Non è un paese per fossili... Il tour di Greenpeace

Greenpeace non ha bisogno di presentazioni. Basta nominarla perché a chiunque vengano in mente battaglie non violente in nome dell'ambiente: dalla lotta ai cambiamenti climatici, passando per l'abolizione dei test nucleari e delle caccia alle balene. La sua flotta è nota in tutto il mondo proprio per queste e molte altre lotte e, tra le sue pioniere, rientra senz'altro la celeberrima Rainbow Warrior, la "guerriera dell'arcobaleno". Questa goletta a tre alberi (ufficialmente varata nelle acque del porto di Amburgo il 10 luglio del 1989 e che ha sostituito la sua omonima predecessora, affondata dai servizi segreti francesi quattro anni prima) è ora impegnata in un tour che tocca anche le acque italiane.

Uno dei loghi di Greenpeace, l'associazione non governativa ambientalista e pacifista, che non ha bisogno di presentazioni)

(Uno dei loghi di Greenpeace, l'associazione non governativa ambientalista e pacifista, che non ha bisogno di presentazioni)

Di cosa si tratta? In realtà, basta già fare il nome dell'iniziativa, "Non è un paese per fossili", per farsi un'idea di cosa si tratta. L'obiettivo del tour è, infatti, sostanzialmente quello di promuovere energia rinnovabili ed efficienza energetica, a tutto svantaggio dei più tradizionali combustibili fossili (primi fra tutti, carbone e petrolio). E, in effetti, la Rainbow Warrior può vantarsi di essere una testimonial di tutto rispetto. Perché? Bé, perché la goletta di Greenpeace è ovviamente dotata di tutti i sistemi necessari a renderne minimo, se non praticamente inesistente, l'impatto ambientale; dal motore ai sistemi di gestione dei rifiuti e di riscaldamento, incluso quello dell'acqua. In pratica, è stata pensata per diventare un esempio concreto di come le energie rinnovabili possano essere sufficientemente efficienti da permettere di dire addio alle fonti fossili. In linea, appunto, con il messaggio del tour!

Rainbow Warrior è la testimone d'eccezione del tour di Greenpeace,

(Rainbow Warrior è la testimone d'eccezione del tour di Greenpeace, "Non è un paese per fossili")

Dopo Genova e Civitavecchia (dove è approdata rispettivamente il 28, 29 giugno e il 2 luglio), Rainbow Warrior visiterà i porti di Palermo (il 5 e il 6 luglio), Capodistria/Koper (il 25 e il 26 dello stesso mese) e, da ultimo, Brindisi (il 2 e il 3 agosto). Sul sito di Greenpeace Italia, è possibile trovare gli orari di apertura, durante i quali è permesso al pubblico di visitare gratuitamente e senza prenotazione la goletta e verificare con i propri occhi questo modello e stile di navigazione ecosostenibile.

Oltre alla possibilità di salire a bordo della Rainbow Warrior, il tour di Greenpeace offre tutta una serie di iniziative parallele, come incontri con i comitati locali, durante i quali sono presentate e tracciate le linee dei progetti della ONG per un futuro rinnovabile e sicuro.

Rainbow Warrior e il suo tour stanno toccando alcuni dei principali porti italiani

(Rainbow Warrior e il suo tour stanno toccando alcuni dei principali porti italiani)

Questo, del resto, è il tema della petizione online, promossa da Greenpeace proprio in occasione del tour. I cittadini italiani (ma la petizione è a carattere europeo) possono, infatti, firmare stando comodamente a casa propria, di fronte al proprio pc, table o smartphone, la propria Dichiarazione di Indipendenza dalle fonti fossili, in favore di energie rinnovabili ed efficienza energetica. La dichiarazione è corredata da una richiesta di impegno ai politici, perché si muovano sempre più per fare in modo che, entro il 2030, la soglia del 45 % di energia europea da fonti rinnovabili sia effettivamente rispettata e, anche in questo modo, il pianeta sia preservato dai cambiamenti climatici, legati all'impatto ambientale delle fonti di energia tradizionale.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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