La rivoluzione verde delle università
Ripartire dalla green economy per uscire dalla crisi, è la speranza del governo italiano che prosegue nella sua politica d'investimento capitali in un settore, quello appunto delle energie rinnovabili, destinato a svilupparsi e a creare nuovi posti di lavoro.
In linea con questa tendenza e per rispondere alle richieste di un mercato "verde", sono nati percorsi di studio ad hoc.
Tra le università, troviamo l'Università di Pisa con il corso di laurea in Ingegneria dell'Energia. L'obiettivo formativo è quello di far acquisire agli studenti una metodologia nell'uso delle risorse energetiche, nei processi di trasformazione, nella produzione di potenza attraverso combustibili fossili e fonti rinnovabili e nell'utilizzo dell'energia elettrica e termica. Vengono, inoltre, forniti agli universitari strumenti per raggiungere un'adeguata competenza nell'analisi dell'impatto ambientale dei sistemi energetici.
(Museo dell'Università luterana del Brasile, città di Canoas, RS. Foto di dieterjj)
Per accedere al corso è necessario sostenere un test autovalutativo preparato dal Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l'Accesso (C.I.S.I.A.). In base al risultato, l'università decide se assegnare al candidato Obblighi Formativi Aggiuntivi (OFA). Il test si tiene ai primi di settembre e chi non lo supera ha la possibilità di ripeterlo alla fine dello stesso mese. La prova consiste nella comprensione di un testo scritto, nel riconoscere un ragionamento logico elementare corretto da un contraddittorio e nella verifica di conoscenze base di matematica, chimica e fisica.
Anche l'Università di Padova ha attivato il corso di laurea in Ingegneria dell'Energia. Il percorso di studi dà allo studente competenze generali in ambito matematico, fisico e chimico e conoscenze specifiche riguardo la produzione, la distribuzione e l'utilizzazione dell'energia nelle sue diverse forme. A tutto questo è affiancata una valutazione degli aspetti ambientali, economici e normativi. Per accedere al corso bisogna sostenere due prove di ingresso. Una per verificare le conoscenze di chimica, fisica, matematica e le attitudini al ragionamento logico deduttivo e una seconda per verificare la conoscenza della lingua inglese a livello B1. I test si tengono nel mese di settembre.
Al Politecnico di Milano, invece, gli studenti in possesso di una laurea di primo livello (in primis quella in Ingegneria Industriale e dell'Informazione), possono accedere al corso di laurea magistrale in Ingegneria Energetica. L'obiettivo è quello di formare tecnici preparati ad operare nell'ambito delle fonti di energia rinnovabile e delle tecnologie innovative a minimo impatto ambientale. Nel distaccamento di Piacenza, inoltre, è attivo un interessante programma in lingua inglese volto a dotare gli studenti di una visione complessiva sulle tematiche tecniche relative all'energia e all'ambiente.
Sul sito è possibile trovare tutte le informazioni necessarie per accedere a questo corso di laurea.
All'università La Sapienza di Roma, abbiamo il corso di laurea in Ingegneria Energetica, a numero chiuso, per cui è prevista una prova di ammissione nel mese di settembre. Il primo e secondo anno sono dedicati alla matematica, alla fisica, alla chimica e alle materie proprie dell'ingegneria industriale. Nel terzo anno, invece, lo studente acquisisce una formazione più specifica nel settore energetico, con studi sulla sicurezza, l'impatto ambientale e il risparmio energetico. Il corso prevede, inoltre, attività di tirocinio che possono essere svolte presso industrie, enti di ricerca o società. In tal modo, i ragazzi hanno l'opportunità di sperimentare un primo approccio a quella che sarà la loro futura attività professionale.
Per quanto riguarda i master post laurea, da segnalare è quello organizzato presso l'università Bocconi di Milano, in Green Management, Energy and Corporate Social Responsibility (MaGER) interamente in lingua inglese e di respiro internazionale. È rivolto a giovani studenti e professionisti interessati a intraprendere una carriera in un settore in costante crescita. Va ricordato, che la Bocconi è stata tra le prime università a realizzare un programma dedicato alle problematiche ambientali ed energetiche. Il MaGER prevede 580 ore di insegnamento, 320 ore di stage in organizzazioni leader nel settore dell'energia e della sostenibilità e sarà arricchito da workshop e testimonianze aziendali.
La Luiss, invece, organizza il Master universitario di II Livello in Management e regolazione per l'energia sostenibile (MRES), che ha tra gli obiettivi quello di formare manager, regolatori, progettisti, tecnici e professionisti dell'economia sostenibile. Il Master si rivolge a laureati Magistrali e del vecchio ordinamento e ha la durata di un anno accademico. Prevede 470 ore di didattica frontale, 140 ore di project work riguardanti gli argomenti più importanti affrontati nei moduli formativi e 300 ore di stage presso imprese partner. Per accedervi occorre sostenere un test di selezione; il primo si è tenuto il 24 ottobre, l'altro è fissato per il 12 dicembre alle 09:30. Il costo del Master è di 12.000 euro, pagabili in due rate. Sul sito sono fornite tutte le informazioni relative alle modalità di presentazione delle domande e del pagamento.
L'università di Siena 1240, propone il Master Universitario Risparmio Energetico applicato agli edifici (REA/ENERGY). Il corso si incentra sul tema del risparmio energetico direttamente connesso alla politica di rilancio delle energie rinnovabili, che ha comportato la ricerca, da parte di imprese e aziende, di competenze altamente specializzate, in grado di far crescere questo settore. Il costo del Master è di 4.500 euro (pagabili in due rate). La durata è di dodici mesi e l'inizio è previsto per gennaio 2014. Si ha tempo fino al 7 gennaio 2014 per presentare la domanda d'iscrizione. L'attività didattica si suddivide in 376 ore di lezioni frontali ed esercitazioni e in 250 ore di tirocinio.
Da questo breve excursus, è evidente, quindi, quanto l'ambiente accademico italiano si stia adeguando al resto del mondo, offrendo agli studenti una formazione di alto livello, caratterizzata non solo dalla teoria ma anche dalla pratica. Gli studenti, grazie ai tirocini, sono messi subito in contatto con le aziende e questo facilita, in futuro, il loro accesso al mondo del lavoro. Rivoluzione verde, dunque, anche nelle università.
Foto in copertina di chris2k