Market Coupling: il nuovo scenario dell'energia elettrica in Europa

Lo scenario attuale dell'energia elettrica in Europa è molto diversificato ed è caratterizzato da un mix produttivo molto vario fra i vari paesi con poca capacità di interconnessione fra i molteplici sistemi nazionali dell'UE. Questo, in aggiunta alla sempre maggiore generazione elettrica proveniente da fonti rinnovabili (soprattutto fotovoltaico e eolico), genera dei prezzi di mercato di complessa gestione e difficoltà nella formazione di sistemi interconnessi e unitari. Per ovviare a queste problematiche e per creare un mercato elettrico unico europeo si è lanciato il progetto "Market Coupling" che è proprio finalizzato ad unire tutti gli stati membri partecipanti sotto un unico obiettivo: dare origine a un nuovo scenario per l'energia elettrica in Europa.

Le fonti ENTSO del 2012 evidenziano che circa il 60% dell'energia primaria utilizzata per produrre elettricità proviene da combustibili fossili come carbone, gas e petrolio. Da non sottovalutare vi è poi l'energia nucleare che copre una quota pari al 26% e l'energia idroelettrica che contribuisce alla produzione elettrica per il 17%. All'interno di questo mix si inseriscono inoltre le energie rinnovabili quali eolico, fotovoltaico e biomassa che negli ultimi anni hanno avuto una progressione velocissima e che a livello europeo coprono circa il 10 % dei consumi.

Mix elettrico europeo: produzione totale 3.349 TWhFonte ENTSO-E

(Mix elettrico europeo: produzione totale 3.349 TWh. Fonte ENTSO)

Come prima anticipato, sul totale del mix europeo elettrico, ogni nazione componente ha però una produzione elettrica assai diversificata. La Germania si caratterizza per l'utilizzo del carbone, la Francia del nucleare, la Svizzera dell'idroelettrico, la Spagna, il Regno Unito e l'Italia per il gas naturale. Questo vuol dire che Germania e Francia avranno maggiore produzione e maggiori risparmi in termini di costi dell'energia ma maggior inquinamento (non quantificabile economicamente), mentre Svizzera, Italia, Spagna e Regno Unito saranno più "pulite" ma con dei costi energetici più elevati.

Mix elettrico Germania: produzione totale 570 TWh. Fonte ENTSO-E)

(Mix elettrico Germania: produzione totale 570 TWh. Fonte ENTSO)

Mix elettrico Francia: produzione totale 541 TWh. Fonte ENTSO-E

(Mix elettrico Francia: produzione totale 541 TWh. Fonte ENTSO)

Mix elettrico Svizzera: produzione totale 68 TWh. Fonte ENTSO-E

(Mix elettrico Svizzera: produzione totale 68 TWh. Fonte ENTSO)

Mix elettrico Italia: produzione totale 288 TWh. Fonte ENTSO-E

(Mix elettrico Italia: produzione totale 288 TWh. Fonte ENTSO)

Mix elettrico Spagna e Regno Unito. Fonte Assoelettrica

(Mix elettrico Spagna e Regno Unito. Fonte Assoelettrica)

Lo scopo ultimo del Market Coupling è quindi quello di far interagire fra loro tutte le Nazioni delle Comunità Europea cosi come creare un'interconnessione fra le molteplici tecnologie di produzione elettrica (considerando vantaggi e svantaggi) per garantire un approvvigionamento elettrico affidabile, equilibrato e che vada a favore di tutti i cittadini europei e dell'ambiente che ci circonda. Ma come è possibile fare ciò? Tramite degli strumenti normativi volti proprio a garantire un processo di interconnessione dei mercati:

1) Direttiva 2009/72/Ce del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica,

2) Regolamento (CE) n.713/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, che costituisce un'Agenzia per la cooperazione fra i regolamentatori nazionali dell'energia, ossia ACER,

3)  Regolamento (CE) n.714/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 13 luglio 2009, relativo alle condizioni di accesso alla rete per gli scambi transfrontalieri di energia elettrica.

Questi strumenti normativi trovano la propria applicazione nella pratica tramite dei codici di rete molto complessi in cui intervengono:

- l'ACER che nell'arco dei primi 6 mesi definisce le linee guida,

- l'ENTSO che nell'arco dei 12 mesi definisce il codice di rete,

- i Governi della Comunità Europea che definiscono la fase di Comitologia in un arco di tempo indefinito.

Dal punto di vista dell'allocazione della capacità di trasmissione dell'energia, il Market Coupling implica che ci sia un operatore che calcola l'equilibrio per l'intero sistema (price coupling) o in alternativa che le borse elettriche nazionali calcolino gli equilibri interni e l'operatore centralizzato calcoli il volume del coupling, ovvero i flussi. Detto in questi termini, in maniera schematica e semplice, potrebbe sembrare un procedimento quasi banale, ma cosi non è. Dietro al Market Coupling si nascondono una serie di studi tecnici complicatissimi e talvolta indecifrabili tanto da richiedere il supporto di diversi esperti provenienti da vari campi di indagine affinché vengano raggiunte soluzioni valide e giuste.

Ma a che punto è attualmente il processo di integrazione europeo? Sul finire del 2010 si sono unite Francia, Germania, Belgio e Olanda che poi nel 2012 hanno allargato le proprie frontiere anche ai Paesi Scandinavi raggiungendo cosi un Market Coupling costituito da 8 Stati. Nel maggio del 2014 si sono uniti fra loro Portogallo e Spagna mentre entro il 2015 si attende che vengano integrate Italia e Slovenia. Un po' più lontana è la Svizzera che comunque sullo scadere del 2020 si spera venga anche lei inserita all'interno del programma.

Situazione attuale Market Coupling Europeo. Fonte ACER

(Situazione attuale Market Coupling Europeo. Fonte ACER)

Situazione di Market Coupling Europeo che si spera raggiungere entro il 2020

(Situazione di Market Coupling Europeo che si spera raggiungere entro il 2020)

L'Italia è a un passo dal nuovo mercato dell'energia elettrica interconnesso, non rimane che aspettare ancora un po'!

AutoreDott.ssa Ambra Angelini


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