Caraibi, 100 % rinnovabili?
Si dice "Caraibi" e si pensa a sole, mare, vacanza, ma molto presto (si spera), si penserà anche "rinnovabile". Già perché le isole del mare caraibico hanno in progetto di abbandonare la dipendenza dai combustibili fossili, puntando a un 100 % di energia prodotta da fonti rinnovabili.
(L'obiettivo delle isole caraibiche è puntare all'indipendenza totale dai combustibili fossili)
Di questo si è parlato, infatti, al recente summit tenutosi nelle Isole Vergini Britanniche, con la partecipazione di 12 Stati e oltre 30 corporazioni e istituzioni (con nomi importanti come la Philips, la Private Overseas Investment Corporation e la Banca Mondiale). Per alcuni dei Paesi partecipanti (Isole Vergini Britanniche, San Andres, Dominica, Saint Kitts e Nevis, Saint Lucia e Turks & Caicos), la presenza al summit ha segnato l'ingresso nella Carbon War Room, una ONG che punta a un'economia libera da emissioni di carbonio (la cosiddetta low carbon economy), e e nella campagna "Ten Island Renewable Challenge" del Rocky Mountain Institute, che, dal 1982, è impegnato nella transizione verso l'efficienza ed il risparmio energetico.
(Il Rocky Mountain Institute è l'organismo no profit promotore della campagna "Ten Island Renewable Challenge")
Il primo passo sarà sviluppare progetti rinnovabili per scuole e ospedali, mentre, per ora, è partito il progetto pilota è sull'isola Necker (di proprietà di Sir Richard Branson, tra i fondatori della Carbon War Room). L'appalto per la conversione alle rinnovabili è, infatti, stato affidato alla NRG, il colosso energetico americano con sedi amministrative tra il New Jersey e il Texas. Lo scopo (a detta dello stesso Branson) è riuscire a mostrare che idee imprenditoriali nuove e creative possono portare a un abbassamento dei costi dell'energia pulita, sino a renderla effettivamente e su tutti i fronti più conveniente dei combustibili fossili.
Questioni come queste, infatti, per quanto importanti a livello mondiale, lo sono ancora di più per le piccole isole caraibiche, che, proprio per le piccole dimensioni, non solo non hanno accesso all'energia a basso costo, ma sono spesso in balia dei fornitori locali di energia.
(Il progetto pilota è stato avviato sull'isola Necker, di proprietà di Sir Richard Branson)
Veniamo, quindi, ai primi punti fermi stabiliti dal summit. Si parte, infatti, con tre grandi iniziative che coinvolgeranno più isole.
- La Catilec/Caricom electricity sector capacity building initiative sosterrà lo sviluppo energetico e rinnovabile dell'intera regione.
- Pace sarà, invece, un programma di formazione e garanzie sui prestiti, così da trovare le strade da percorrere per stimolare il mercato.
- Last but not least, saranno codificati gli standard di efficienza per ospedali e hotel.
Il tutto, al modico costo di 300 milioni di dollari, da investire nei prossimi due anni.