Studio Ue: aria più pulita aumenterebbe la resa fotovoltaica

FOTOVOLTAICO PIU' EFFICIENTE CON ARIA PIU' PULITA

Diversi studi, nel corso degli anni, hanno dimostrato che con un minore inquinamento atmosferico anche gli impianti fotovoltaici avrebbero una resa maggiore. Tra i fattori considerati causa di funzionamento degli impianti ad un livello inferiore al 100% vi è, infatti, anche l'inquinamento atmosferico. Le particelle inquinanti presenti nella nostra atmosfera, infatti, sono in grado di creare un vero e proprio schermo che rende più difficile il passaggio dei raggi solari destinati a colpire gli impianti.

A parità di caratteristiche climatiche, di conseguenza, un impianto fotovoltaico in una zona caratterizzata da forte inquinamento atmosferico e lo stesso tipo di impianto installato in un'area dalle stesse caratteristiche, ma molto meno inquinata risulterebbero caratterizzati da una resa energetica differente, con una massimizzazione dei risultati da parte dell'impianto posizionato nella zona più pulita.

L'inquinamento atmosferico costituisce un fattore non indifferente per la resa fotovoltaica indipendentemente dalle tecnologie utilizzate: una ragione in più, questa, per contrastare l'inquinamento dell'aria. Proprio l'installazione di nuovi impianti fotovoltaici potrebbe, del resto, essere parte della soluzione: con una transazione sempre maggiore da fonti non rinnovabili a fonti rinnovabili per la produzione energetica, infatti, anche l'inquinamento atmosferico potrebbe ridursi, naturalmente con la concomitanza della messa in atto di politiche internazionali favorevoli a tale miglioramento ambientale.

In parole povere, riducendo le emissioni inquinanti legate all'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, si ridurrebbe l'inquinamento e tale calo, a sua volta, permetterebbe di rendere gli impianti più efficienti e, di conseguenza, più adatti all'uso su larga scala. In questo ciclo virtuoso, però, si inserisce oggi uno studio che pone un interrogativo, mettendo in discussione la validità di tale ragionamento teorico.

EFFICIENZA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

Lo studio in oggetto è stato realizzato dal centro di ricerca Fraunhofer – Institut für Solare Energiesysteme ISE e sembra contraddire in pieno tale teoria: con la presa in esame di impianti fotovoltaici presenti sul territorio tedesco, l'analisi sembra dimostrare che l'inquinamento atmosferico ha, invece, permesso agli impianti tedeschi di produrre più energia fotovoltaica rispetto al passato.

Tenendo conto dei progressi tecnologici compiuti nell'anno, che non permettono un confronto diretto in termini di energia prodotta, lo studio si è concentrato sulle radiazioni solari degli ultimi trent'anni, rilevando cambiamenti tali da permettere al fotovoltaico di raggiungere livelli di efficienza migliorati del 5%.

Se è vero che l'inquinamento atmosferico si presenta come un ostacolo interposto tra i raggi solari e i sistemi ricettivi dei pannelli fotovoltaici, è innegabile anche che proprio l'inquinamento prodotto dall'uomo è in parte responsabile dei cambiamenti climatici in corso, con rapidità mai registrata prima, negli ultimi 30 anni, ovvero il periodo preso in esame dai ricercatori tedeschi.

Dalle rilevazioni effettuate è emerso che i cambiamenti climatici hanno influenzato la radiazione solare sul territorio tedesco, che è aumentata permettendo agli impianti di raggiungere un'efficienza pari al 5% in più di quanto previsto. A produrre tali cambiamenti sono, in particolare, i gas serra presenti in quantità sempre maggiori nell'aria, definiti appunto gas climalteranti. E' chiaro, insomma, che il problema dell'efficienza dei pannelli è complesso e dotato di più sfumature, molte delle quali ancora da approfondire.

AutoreDott.ssa Martina Pugno


Visualizza l'elenco dei principali articoli