Stop all'inquinamento atmosferico? Pechino si accorda con IBM

Da tempo vi sono allarmanti messaggi di come l'inquinamento stia a dir poco divorando la città di Pechino. Vengono, infatti, registrati livelli preoccupanti di sostanze tossiche nell'aria. Numerose idee sono state avanzate negli anni per poter migliorare questo stato di cose. Di recente, ad esempio, è balzata alla cronaca la notizia che la "IBM Corp" (International Business Machines Corporation), azienda statunitense, tra le maggiori al mondo nel settore informatico, abbia firmato un accordo con la capitale cinese per cercare di porre un rimedio a tale problema. Sembra che anche le proteste sempre più forti della popolazione di Pechino abbiano spinto il governo a prendere serie misure di sicurezza contro lo smog imperante.

inquinamento ambientale altissimo

(Ecco un esempio di inquinamento ambientale. I cittadini protestano. Si cercano soluzioni mirate ed efficaci per risolvere una volta per tutte il problema).

Cosa prevede, allora, l'accordo tra la IBM e la capitale? Un utilizzo appropriato di previsioni meteorologiche avanzate e di tecnologie di cloud computing ("nuvola informatica"). Con tale termine inglese ci si riferisce a particolari tecnologie in grado di memorizzare ed elaborare dati "grazie all'utilizzo di risorse hardware/software distribuite e virtualizzate in Rete". L'obiettivo dell'accordo è sostanzialmente quello di impiegare, in tempo reale, le competenze di previsione della società americana e la tecnologia di raccolta dati per riuscire appunto a prevedere la formazione di smog. Alla base vi è il forte bosogno di aumentare le capacità di monitoraggio e di previsione della capitale cinese.

"Si tratta del modo in cui possiamo aiutare le città a migliorare la gestione basata sulla 'Big Data', e meglio prevedere l'inquinamento con precisione così che il governo possa intervenire in maniera pro-attiva" - ha dichiarato Xiaowei Shen, direttore cinese di IBM Research - . Allo stesso tempo si informa - ha continuato sempre il direttore Shen - che tali sistemi analitici di IBM potrebbero anche essere in grado di realizzare un utilizzo migliore delle energie rinnovabili".

E', comunque, da sottolineare come a Pechino esista già un sistema di allerta basato sui dati provenienti da 35 stazioni di monitoraggio. Tale sistema è stato realizzato per riuscire a prevedere in tempo necessario i giorni di massimo inquinamento, così da chiudere scuole e fabbriche; ma i cinesi dicono che nonostante tutto, ancora questo sistema non si mostra in alcun modo foriero di soluzioni adeguate.

Da parte sua Jun, direttore dell'Istituto Ambiente e Affari Pubblici, ha dichiarato che: "Prevedere lo stato ambientale è utile perché aiuta a prevenire l'esposizione, ma non è sufficiente sapere solo in quali giorni si debba indossare una mascherina o rimanere in casa".

E' fondamentale dare alle persone tutte le informazioni che si hanno sullo stato reale dello smog; tale azione potrebbe portare ad un'azione più efficace, evidenziando gli strumenti e le aree adeguate su cui intervenire.

C'è da dire che lo scorso febbraio a Pechino si arrivò ad uno stato di inquinamento elevatissimo che costrinse addirittura bambini ed anziani a rimanere in casa per evitare ogni tipo di contaminazione.

Ed ancora nel mese di gennaio 2014 in virtù dell'alto tasso di inquinamento atmosferico i meteorologi cinesi richiesero il divieto dei fuochi d'artificio. Allora fu il portavoce della "China Meteorological Administration", Chen Zhenlin, ad affermare drastico: "I petardi ed i fuochi d'artificio possono rilasciare grandissime quantità di gas e di particelle come l'anidride solforosa: tutto ciò è in grado di causare un grave inquinamento atmosferico, particolarmente tossico per gli abitanti". 

AutoreDott.ssa Mariagrazia Poggiagliolmi


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