Micro-alghe: la nuova frontiera dei carburanti bio
Si chiama Med-Algae, il progetto (della durata di 36 mesi) per la produzione di biodiesel dalle alghe, a cui partecipano i progetti pilota di una serie di Paesi dell'area mediterranea: le isole di Cipro e Malta, l'Italia, il Libano e l'Egitto (ma è parte del progetto anche la Grecia). Il progetto (che si inserisce all'interno della più ampia strategia europea per la produzione di energia pulita e i cambiamenti climatici) prevede il prelievo e la campionatura di alghe tanto di acqua dolce quanto di acqua salata, la loro selezione e identificazione (se ne stimano, infatti, tra le 200 mila e le 800 mila specie), la coltivazione e, infine, la produzione e sperimentazione del biodiesel in accordo con gli standard EN14214.
(Il progetto Med-Algae coinvolge, con dei progetti pilota, cinque Paesi del bacino mediterraneo)
A capo del consorzio (di cui fanno parte 12 organizzazione tra enti di ricerca, istituzioni accademeiche, agenzie per l'energia e organismi privati), l'Istituto di Ricerca per l'Agricoltura di Cipro, che, in collaborazione con la locale agenzia energetica, coordina l'intero progetto. Il partner italiano è l'associazione professionale Studio Sardo (che, a dispetto del nome, ha sede a Catania, in Sicilia), fondata nel 2000 dall'omonimo professore (Vito Salto, venuto a mancare nel 2011) e attiva (anche a livello europeo) nei settori dell'irrigazione e del drenaggio, della bioenergia, dello sviluppo sostenibile e della coltivazione in saline.
Ma vediamo nel dettaglio scopi e obiettivi di un progetto che si spinge ben al di là della "semplice" produzione di biodiesel.
Med-Algae è, infatti, prima di tutto un progetto di ricerca che mira a raccogliere il maggior numero di informazioni possibili sulle micro-alghe presenti nei sei Paesi interessati. Le informazioni e i dati derivanti dalla ricerca saranno, infatti, pubblicati sotto forma di studi scientifici, su riviste di settore.
(Il progetto Med-Algae prevede, prima di tutto, un lavoro di ricerca sulle micro-alghe dell'area mediterranea)
Una seconda area di ricerca e investigazione sarà, invece, rappresentata da una serie di studi sullo stato delle tecnologie nei Paesi coinvolti; in maniera da poter determinare non solo lo stato e la fattibilità di studi e progetti sulla produzione di biodiesel dalle micro-alghe, ma anche individuare interventi mirati e necessari all'implementazione delle attività di ricerca. L'obiettivo è, infatti, quello di creare una nuova e preziosa catena di produzione di biodiesel, con un occhio anche al trasporto e al valore del prodotto.
In questa fase, si rivelerà, senz'altro, fondamentale (oltre che indispensabile) la collaborazione con istituti di ricerca e imprese del settore sia pubblico sia privato. Solo attraverso collaborazioni di questo tipo, infatti, sarà possibile rendersi conto di tutte le problematiche inerenti la coltivazione delle micro-alghe, il loro trattamento finalizzato alla produzione del biodiesel, nonché come biomassa da utilizzare per la produzione di prodotti di vario genere (incluse vitamine e acidi).
(La collaborazione con istituti di ricerca e imprese pubbliche e private è tra i punti chiave di Med-Algae)
Il progetto prevede, infine, la realizzazione del "Mediterranean Regional Centre for Bioproduction", con sede ad Alessandria d'Egitto, sotto la direzione della locale università. Nei laboratori del centro, si studierà teoricamente e concretamente la coltivazione delle micro-alghe e la loro lavorazione per la produzione di biodiesel, anche attraverso workshop, seminari e convegni.