La Polonia apre al fotovoltaico e alle energie rinnovabili: nuovo programma di incentivi e agevolazioni dal 2014
Anche la Polonia apre agli investitori esteri grazie ad una nuova programmazione nazionale di supporto per lo sfruttamento delle energie alternative. Per il 2014 infatti, è attesa l'entrata in vigore di una nuova legge operante nel settore delle energie rinnovabili.
Incentivi, basso costo e rapidità nello snellimento della burocrazia sono gli elementi più accattivanti a riguardo di possibili investimenti. Vediamo di cosa si tratta.
Il progetto di Varsavia
Alla fine del 2012, il Governo polacco del primo ministro Donald Tusk ha provveduto ad occuparsi dell'aggiornamento inerente la normativa nazionale allo scopo di raddoppiare, entro il 2020, la quota di energia verde proveniente da fonte rinnovabile e raggiungere così la percentuale di produzione del 15.5%.
Il progetto di Varsavia prevede la triplicazione dei contributi al settore fotovoltaico, per il quale l'attuale capacità installata sull'intero territorio polacco risulta pari soltanto a 3 MW di potenza, attraverso un programma di certificazione verde per i grandi impianti e un Feed-inTariff dedicato per impianti di dimensioni minori.
Il Ministero dell'Economia pensa di poter raggiungere i 50 MW di capacità solare nel primo anno di applicazione del decreto e 700 MW entro il 2020. Il piano governativo concede inoltre ampio spazio anche all'eolico, al geotermico e all'idrotermico.
La fattibilità del territorio polacco per il solare
Molte zone appartenenti al territorio polacco si prestano alla realizzazione di impianti solari poichè le stesse non sono redditizie dal punto di vista agricolo: il loro prezzo di acquisto o di affitto, variabile da regione a regione, si aggira tra i 15.000 e 26.00 PLN per ettaro.
Le agevolazioni
Le agevolazioni previste riguardano un aumento di incentivi e allaccio alla rete nazionale gratuito per micro impianti fino a 40 kW e feed in tariffs ovvero una tariffa unica e agevolta per piccoli impianti con potenza compresa tra 40 kW e 200 kW, per i quali non sarà obbligatorio ottenere la concessione da parte dell' URE (Urzdq Regulacji Energetyki). Una persona fisica potrà produrre energia e vendere il surplus al gestore di rete senza Partita IVA.
Sono inoltre previsti incentivi per i parchi fotovoltaici provvisti di certificati verdi e tutte le strutture che produrranno fino a 100 kW avranno diritto a sgravi e tariffe fisse per 15 anni. I guadagni derivanti dalla vendita di energia saranno stimabili in circa 190 PLN/MWh mentre il costo per un certificato verde sarà di 270 PLN.
Il nuovo disegno di legge prevede ancora l'obbligo per i costruttori edili di realizzare case ecologiche a basso impatto ambientale su criteri di eco-compatibilità, risparmio energetico, con utilizzo di materiali non inquinanti e ricorso a fonti di energia rinnovabile.
La condizione attuale
La nuova normativa è attualmente in discussione presso il Governo ed il Parlamento polacco e potrebbe entrare in vigore nel 2014, salvo possibili ritardi o modificazioni, quali ad esempio un eventuale cambiamento concernente la diminuzione del peso del fotovoltaico nel quadro complessivo del programma di incentivi previsto.
Questo a causa di una serie di contrasti governativi interni: l'ex ministro dello sviluppo economico polacco, Waldemar Pawlak è stato recentemente sostituito da Janusz Piechocinski, la cui posizione sul fotovoltaico non risulta ancora chiara.