GAS (Gruppi di Acquisto Solidale) e impianti fotovoltaici in multiproprietà

Negli ultimi anni, con la sempre più crescente diffusione delle informazioni che riguardano le tecnologie fotovoltaiche, si è riscontrato un aumento degli investimenti in questo settore.

Le scelte ricadono maggiormente in due categorie: campi fotovoltaici di istallazione a terra oppure impianti domestici o industriale di integrazione con l'edilizia. Il primo comprende un grosso investimento da parte di un imprenditore privato (nella maggioranza dei casi) per lo sfruttamento di un grosso terreno non sottoposto a vincoli normativi agricoli, mentre il secondo si differenza tra l'impiantistica industriale (sempre generalmente di grandi dimensioni) e quella privata. Punto di incontro, appunto, la corretta integrazione del sistema nell'ambito urbanistico e soprattutto in riferimento all'edilizia. Entrambi i sistemi vengono spesso accompagnati dallo sfruttamento di altre tecnologie comprensive di riciclo di fonti naturali e rinnovabili, come l'acqua e il vento.

Fotovoltaico in multiproprietà

(Fotovoltaico in multiproprietà)

Sta però prendendo piede anche un'ulteriore strada per l'approccio a questi sistemi, ovvero l'investimento in campi o impianti fotovoltaici in multiproprietà. Nascono, così, i cosiddetti "orti fotovoltaici", una pratica nata principalmente in Spagna. Il costo complessivo di un impianto viene suddiviso in diversi parametri di valutazione e gestione, come ad esempio il costo della progettazione vera e propria e dell'istallazione dell'impianto, i costi di esercizio e di manutenzione e i guadagni prodotti dallo sfruttamento e dall'energia venduta. Questi costi vengono poi divisi fra tutti i membri dell' "associazione proprietaria" in modo tale che ci possa essere uno sfruttamento/guadagno contemporaneo ed equo.

La scelta per questo genere di alternativa può avere differenti motivazioni, tra le quali la non disponibilità di spazio sufficiente per il materiale posizionamento dei pannelli (ad esempio un appartamento in un condominio o in affitto) o la non disponibilità di un capitale economico.

Da una serie di studi sugli investimenti si è evinto che il guadagno annuo per un investimento su di un fondo pensionistico o sull'affitto di una casa non supera mai 7% al netto delle tasse, ammontare ampiamente superato nel caso, circa 8-10%, appunto, di un impianto fotovoltaico in multiproprietà. Infatti, un investimento di tale genere, consente di monitorare costantemente sia i costi che i benefici senza la presenza di terzi intermediari.

Tutto parte dai Comuni che mettono a disposizione uno spazio e i cittadini fanno il resto. L''iniziativa promossa, ad esempio, da GAS Energia a Castelleone (Cremona).

Gruppi d'acquisto solidale

(Gruppi d'acquisto solidale)

Questi Gruppi di Acquisto Solidale sono associazioni senza fini di lucro che hanno come obbiettivo la promozione di un uso più razionale e attento delle energie rinnovabili. Il progetto in uscita risulta essere una speciale mistura fra pubblico e privato. Questo tipo di operazioni permette a tutti coloro che non hanno la possibilità di usufruire pienamente di un sistema fotovoltaico, di farlo comunque in comunione con altre persone, un principio importante di inclusione e partecipazione sociale.

Le GAS nascono anche per altri generi di prodotti, soprattutto alimentari e una stima della Coldiretti/Agri2000 sulle abitudini alimentari dimostra che c'è stato grande incremento dell'uso di queste forme di economia partecipata. Si stima, infatti, un aumento del 30% dell'adesione degli italiani a questi gruppi e nel 2009 sono stati registrati oltre 600 associazioni, specialmente in Lombardia, Toscana, Piemonte, Veneto e Emilia-Romagna.

Fotovoltaico in multiproprietà2

 

(Fotovoltaico in multiproprietà2)

La GAS nasce, oltre che come forma di associazione comunitaria, come un rifiuto delle attuali forme di consumo capitalistico e di supporto alle persone meno abbienti. Il funzionamento di una GAS è molto semplice: un gruppo di amici, parenti, condomini e conoscenti si riuniscono per stabilire i prodotti da prendere in comunità e ne stabiliscono anche i prezzi che devono essere facilmente accessibili da ogni elemento del gruppo. Da qui si porta "la lista della spesa" direttamente all'ingrosso, dove l'acquisto dei principali beni di consumo, alimentari in primo luogo, si mostra nettamente più economico.

AutoreDott.ssa Chiarina Tagliaferri


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