Biocombustibili innovativi nello spazio

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), fondato nel 1923 ed arrivato oggi al suo novantunesimo anno di vita, è un Ente Pubblico nazionale composto da 100 Istituti 7 Dipartimenti e circa 8000 dipendenti articolato su tutto il territorio italiano il quale, sotto il controllo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR), svolge attività di ricerca scientifica in tutti i settori della conoscenza, ne promuove e valorizza lo sviluppo e ne applica i risultati. Il oltre il CNR dispone di una flotta di navi da ricerca e di 3 basi speciali situate nel Circolo Polare Artico, in Antartide e a 5.000 metri di quota sull'Everest, le quali consentono lo studio delle situazioni ambientali più estreme.

Uno degli esperimenti del CNR, ed in particolare dell'Istituto motori che ha sede a Napoli ed è diretto dal Prof. Vittorio Rocco, il quale rientra nel programma Italian combustion experiment (ICE)-Green Air (GA), ha lo scopo di studiare combustibili e biocombustibili operanti in situazioni particolari quali la microgravità.
Luca Parmisano, Militare ed Astronauta italiano nato a Paternò, è partito per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) nel Maggio 2013, ed è lo scienziato che da poco più di un anno analizza la combustione di singole gocce di miscele al variare della pressione e della percentuale di ossigeno in condizioni di microgravità. Ormai nello spazio da 166 giorni 06 ore e 19 minuti Luca Parmisano è stato raggiunto dalla collega italiana Samantha Cristoforetti il 24 novembre 2014.

L'immagine ritrae un astronauta all'interno dell' ISS al lavoro con degli attrezzi per la realizzazione dell'esperimento ICE(Parte dell'equipaggio al lavoro sul Rack Combustion Integrated all' interno dell'esperimento italiano ICE)

L'opportunità di poter osservare e studiare il processo di riscaldamento, evaporazione e combustione del materiale oggetto di studio, in situazioni che presentano grosse diversità rispetto a quelle presenti sulla terra, è di straordinaria importanza e consente di guardare avanti nello sviluppo delle tecnologie legate alla combustione, passaggio fondamentale alla base della creazione dell'energia sfruttata dai motori. Il fatto che questi esperimenti vengano effettuati in assenza di gravità, permette di studiare reazioni che, ad oggi, non sono mai state osservate in quanto al di fuori dell'atmosfera terrestre le leggi che regolano la fluidodinamica, la geometria, i processi di trasferimento di massa e calore risultano semplificate e consentono di guardare con più attenzione all'interazione fisico-chimica che avviene durante la combustione.
In oltre è risaputo tra gli scienziati che, pur partendo dalla stessa biomassa, in base alle condizioni stagionali ed in base al processo di trasformazione e di produzione, è possibile ottenere combustibili diversi. Le sperimentazioni in atto, le quali si realizzano in situazioni estremamente semplificate rispetto a quelle che avvengono nei laboratori sulla terra, potrebbero portare alla scoperta di un modello di base rispondente a delle proprie leggi.
Le stesse sperimentazioni in atto sulla base spaziale orbitante intorno alla terra verranno effettuate in laboratorio dagli scienziati del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

 

Autore Emiliano Salamone


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