Tetti bianchi per contrastare il riscaldamento globale e ridurre i consumi
Anche un semplice cambio di colore può avere effetti sorprendenti sulla climatizzazione degli edifici e sul riscaldamento globale: è il caso dei tetti bianchi, in grado di influire in modo positivo su entrambi questi fattori semplicemente grazie all'effetto del loro spettro cromatico.
EFFICIENZA TRIPLICATA
Secondo un recente studio americano, non solo i tetti bianchi sono più efficienti di quelli neri, me sono fino a tre volte più efficienti anche di quelli verdi: realizzare dei giardini sospesi, insomma, favorisce la riduzione della dispersione termica, contrastando anche l'inquinamento dell'aria, ma dipingere i tetti di bianco è un'operazione che può ridurre i consumi in modo ancora più deciso. Mentre i tetti verdi, infatti, sono in grado di isolare grazie alla presenza dello strato di terreno, i tetti bianchi riflettono i raggi solari ed impediscono il surriscaldamento dell'ambiente interno degli edifici. Naturalmente, tale fattore sarà tanto più importante quanto la zona nella quale si trova l'abitazione sia soggetta a temperature molto elevate e all'esposizione a lunghe ore di luce nel corso della giornata.
TETTI BIANCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE
Il primo vantaggio offerto dai tetti bianchi, immediatamente riscontrabile nei consumi, è quello di ridurre l'impatto dei raggi solari sulla climatizzazione dell'edificio. Riflettendo i raggi solari e sfavorendo la trasformazione delle onde corte in onde lunghe, infatti, i tetti bianchi fanno sì che il tetto e gli strati inferiori non si surriscaldino, trasmettendo poi il calore alle stanze immediatamente inferiori: in questo modo, di conseguenza, risulta più facile mantenere basse le temperature degli ambienti interni anche durante i mesi più caldi, consumando meno energia per la climatizzazione.
(Tetti bianchi in Grecia)
TETTI BIANCHI CONTRO IL GLOBAL WARMING
Un secondo, importante effetto dei tetti bianchi è quello che interessa tutto l'ambiente circostante e non soltanto gli edifici dotati di tale colore: questo cromatismo permette di svolgere una lotta di duplice natura, diretta e indiretta, contro il global warming e l'inquinamento atmosferico. Da una parte, la capacità di riflettere i raggi solari contrasta l'innalzamento delle temperature: in questo caso, l'efficacia sarà riscontrabile soprattutto in zone nelle quali sono presenti più tetti bianchi in posizione ravvicinata. I tetti bianchi hanno un efficace riscontro anche dal punto di vista della riduzione dell'inquinamento atmosferico, inoltre, proprio come diretta conseguenza di quanto riportato finora: riducendo i consumi e la dispersione, i tetti bianchi contribuiscono alla riduzione dell'anidride carbonica immessa nell'atmosfera.
TETTI BIANCHI: EFFICACI, MA DOVE?
Come visto, i tetti bianchi sono in grado di limitare la trasmissione di calore verso l'interno degli edifici: va da sé, quindi, che essi risultano efficaci nei luoghi in cui il sole colpisce gli edifici per molte ore nel corso della giornata e dove il clima favorisce l'innalzamento della temperatura. Al contrario, i tetti bianchi risulteranno del tutto inefficaci laddove l'esigenza è quella opposta, ovvero la possibilità di sfruttare ogni risorsa naturale per produrre calore. La compresenza di molti fattori che influiscono sulle emissioni, sulla dispersione domestica e sull'isolamento, inoltre, rende difficile stabilire in modo preciso l'effettiva entità del risparmio ottenuto tramite i tetti bianchi, nonché il loro effettivo impatto ambientale.
UN FUTURO BIANCO OLTRE I TETTI
Il tema dei "white roof", ovvero dei tetti bianchi, non costituisce una scoperta recente, ma ultimamente l'attenzione è tornata ad essere rivolta a tale sistema proprio nell'ottica del contrasto al global warming. L'esperto di energia Arthur H. Rosenfeld ha recentemente sottolineato come il colore bianco possa essere esteso a superfici delle case e delle strade, e come tale caratteristica possa impattare positivamente il surriscaldamento globale: secondo Rosenfeld, 100 mq di tetti bianchi sono sufficienti per annullare, in 20 anni, il surriscaldamento prodotto da 10 tonnellate di CO2. Si tratterebbe di un passo tutt'altro che risolutivo, ma quantomeno incoraggiante.