Oggi, il Glamping è ancora più green grazie all'inventiva coreana

Se pensate che campeggio sia ancora e soltanto sinonimo di zanzare, sacchi a pelo, tende da montare, docce da condividere e file per il bagno, vuol dire che non siete ancora venuti a conoscenza dell'ultima frontiera per gli amanti della natura, che non solo non vogliono rinunciare alle comodità della vita di tutti i giorni, ma nemmeno al lusso. Dalla fusione di "glamour" e "camping" è nato, infatti, il "glamping", un fenomeno a livello mondiale che unisce il campeggio tradizionale ai lussi di un'abitazione o di un hotel. Com'è possibile? Dormendo in iurte (antiche tende utilizzate dalle tribù nomadi), tipis (le più famose tende indiane), case sugli alberi, casette su ruote e simili.

Nel glamping, si può dormire all'interno di iurte

(Nel glamping, si può dormire all'interno di iurte)

In aggiunta a tutto questo, ora, il glamping diventa anche ecosostenibile grazie alle nuove tende (anche queste rigorosamente di lusso) nate dalla mente dei designers della Archiworkshop, la neonata casa di design con sede a Yang-Pyeong (nella Corea del sud). Hee-Jun Sim e Su-Jeon Park hanno, infatti, progettato delle tende a forma di vermicello e nocciolina, una forma particolare che ne permette l'adattamento a qualsiasi tipo di terreno e in qualsiasi stagione, senza che gli interni (all'insegna del lusso) ne risultino modificati.

Gli accessori sono, infatti, creati su misura, per rispondere alle esigenze di ciascun cliente, e gli interni (dipinti da un artista locale) sono curati alternando bianco e colori vivaci; a questi si aggiungono fantasie grafiche e cura dei dettagli. Un esempio? Ogni tenda è dotata di un  sofà da giorno che di notte si trasforma in un comodo letto per dormire sotto le stelle.

In cosa sono ecosostenibili? Nel design a basso impatto ambientale, che coniuga libertà, avventura, vita all'aria aperta con estetica, comfort e lusso. Sono, infatti, riciclabili, facilmente trasportabili e realizzate con materiali naturali, che ne minimizzano, appunto, l'impatto ambientale.

Il logo della Archiworkshop, l'azienda di design coreana scesa in campo nel glamping

(Il logo della Archiworkshop, l'azienda di design coreana scesa in campo nel glamping)

Inoltre, mentre la tenda a forma di vermicello si adatta ai terreni più impervi, quella a nocciolina ha una struttura circolare, dotata addirittura di un'area per trascorrere il tempo libero all'aperto. In entrambi i casi, una membrana ottenuta ricorrendo alle più avanzate tecnologie ne garantisce, oltre che l'impermeabilità, la resistenza al fuoco e ai raggi UV; sono, quindi, in grado di resistere a qualsiasi condizione climatica. Le forme modulari garantiscono, inoltre, alle tende una struttura estensibile.

Uno dei modelli della Archiworkshop prevede una struttura a forma di nocciolina

(Uno dei modelli della Archiworkshop prevede una struttura a forma di nocciolina)

Per ora, le tende sono state posizionate nel glamping di Yang-Pyeong, da dove si ha un panorama mozzafiato che copre l'intera valle con la foresta e il corso d'acqua sottostante.

Ma niente paura: non dovete spingervi sino in Corea per provare l'esperienza del glamping. L'Europa offre diverse possibilità e anche l'Italia si è ormai attrezzata. A Manta, in Piemonte, potrete alloggiare ai piedi del Monviso su una casa sull'albero, dotata di tutti i comfort (la stessa possibilità la avete a Corvara in Abruzzo). A Capalbio, in Toscana, potrete fare pochi passi e dalla vostra tenda, ammirare direttamente il mare, ma, se preferite le coste e il mare sardo, potete optare per le casette mobili di Capoferrato nel sud-est della Sardegna. Al glamping di San Marco, vicino a Venezia, potrete, invece, alloggiare in costruzioni simili a iurte, rigorosamente in legno e pietra. 

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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