Celle solari nelle fibre delle T - shirt: il fotovoltaico incontra il tessile

ENERGIA DAI VESTITI

Dopo le tende e i tappeti fotovoltaici ideati dai ricercatori dell'Università di Bolton, arrivano anche le magliette in grado di produrre energia grazie alla semplice esposizione alla luce del sole. Passeggiare all'aperto o godersi qualche momento di relax al sole potrà essere, in un prossimo futuro, l'unico requisito necessario per ricaricare telefonini, pc, tablet, lettori mp3 e tutti i piccoli apparecchi elettronici che amiamo portare sempre con noi.

A fine marzo un gruppo di ricercatori cinesi ha pubblicato i risultati di uno studio relativo ad un tessuto "intelligente", in grado di svolgere le funzioni elencate e molte altre: pensate a magliette e vestiti in grado di produrre energia e, tramite essa, anche monitorare le vostre principali funzioni, magari nel corso dello svolgimento di un'attività fisica, oppure in grado di registrare informazioni relative all'ambiente esterno, il tutto attraverso dispositivi alimentati dall'energia prodotta ed immagazzinata dai vostri vestiti.

Celle solari flessibili e ultrasottili

(Celle solari flessibili e ultrasottili)

MAGLIETTE SUPER EFFICIENTI

La realizzazione di un tessuto flessibile, eppure efficiente, è stata messa a punto tramite l'utilizzo di celle fotovoltaiche di piccolissime dimensioni, realizzate grazie allo sfruttamento di uno strato ultrasottile di nanoparticelle di titanio tra elettrodi e materiali fotosensibili, intrecciate insieme alle fibre tessili tradizionali. L'obiettivo è quello di ottenere il meglio, dal punto di vista tecnico, dalle celle solari, senza perdere nulla sul fronte delle qualità proprie dei tessuti da indossare.

Le fibre di nanotubi di carbonio contenute nelle celle sono ciò che garantisce la flessibilità e la resistenza delle celle intrecciate insieme al tessuto. In più, essere sono in grado di migliorare l'efficienza delle celle solari, tanto da portarla ad un livello competitivo con altre strutture dello stesso tipo: secondo i ricercatori, grazie ai nanotubi di carbonio le celle possono arrivare a sfruttare il 36% dei raggi solari dalle quali vengono colpite. Il materiale, infatti, permette di aumentare il carico di energia trasportata, riducendo la resistenza e limitando la dispersione.

I RISULTATI DAI TEST DI RESISTENZA

L'efficienza, da sola, non basta a garantire la buona riuscita dell'esperimento e a dimostrare che il tessuto così realizzato è in grado di trovare applicazione ed utilizzo pratico: per questa ragione, il materiale è stato sottoposto anche a test di resistenza, che hanno comportato l'applicazione di forze e oltre mille piegamenti del materiale, per imitare le continue torsioni e i movimenti ai quali sono sottoposti i normali tessuti degli abiti che indossiamo tutti i giorni. Anche in questo caso, la risposta del tessuto solare è stata estremamente positiva, senza segni di rottura da parte delle celle o di danneggiamento, con conseguente perdita di efficienza, per prodotti pensati per essere indossati a lungo nel tempo.

Allo stato attuale, il tessuto ottenuto comporta già dei vantaggi rispetto ad altre realizzazioni messe a punto nei laboratori di ricerca in giro per il mondo: si tratta di un materiale che non necessita di impermeabilizzazione e che non subisce danni se esposto all'acqua, mentre ulteriori migliorie sono già in fase di studio da parte degli ideatori cinesi. In primis, si punta a migliorare ulteriormente l'efficienza energetica delle celle, per poi attribuire al tessuto anche una maggiore proprietà elastica che lo renda più confortevole per l'utilizzo, per dare vita ad una t - shirt il più possibile simile a quelle tradizionali.

AutoreDott.ssa Martina Pugno


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