Dalla Tanzania arrivano i gioielli solidali

Dalla tradizionale arte Maasai di creare ornamenti con le perline e da un design tutto italiano nasce la linea di gioielli solidali Tanzania Maasai Woman Art. Una serie di monili che fanno bene non solo all'ambiente ma anche alle donne africane, in quanto, costituendo una fonte alternativa di reddito, migliorano la qualità della loro vita.

In passato le comunità femminili davano il proprio contributo ai fabbisogni familiari con il taglio degli alberi necessario alla produzione e alla vendita della carbonella. Un'attività altamente dannosa non solo per l'intero ecosistema ma anche per la salute dell'uomo. Oggi, grazie a questo progetto, hanno abbandonato una simile pratica, dedicandosi completamente ai bijoux.

Seguendo corsi di alfabetizzazione e seminari indirizzati sia a istruire nell'arte di realizzare gioielli a mano che a mettere in atto una vera e propria attività imprenditoriale, le maasai sono state in grado di fondare una cooperativa, di costruire un punto di raccolta e riunione per la propria produzione, di gestire le vendite e le ordinazioni. Inoltre, come qualsiasi altra donna in carriera dotata di spirito d'iniziativa e della giusta dose di talento e creatività, presentano periodicamente nuove linee di monili, lanciando, così, una moda, un brand che anche grazie al sito internet cresce ogni giorno di più.

Donna maasai intenta a realizzare i gioielli

(Donna maasai colta in un momento della lavorazione dei gioielli. Fonte Maasai Woman Art)

Tanzania Masaai Woman Art è un progetto iniziato nel 2006 dall'NGO Istituto Oikos e dall'Oikos East Africa in partnership con l'Istituto Europeo di Design (IED). Nel 2008, però, è divenuta un'organizzazione indipendente e autosufficiente che coinvolge le donne Masaai del villaggio di Mkuru e quelle di Meserani.

Risale al 2009 l'apertura di un punto vendita ad Arusha, diventato ben presto un luogo di ritrovo per chi desideri vedere "dal vivo" le meravigliose creazioni maasai, simbolo di appartenenza etnica e di benessere sociale.

Donna maasai intenta nella lavorazione dei gioielli

(Donna maasai intenta nella lavorazione dei gioielli. Fonte Oikos)

Le collane, gli orecchini, i bracciali della collezione con i loro delicati ma decisi intrecci di perline parlano di una donna sicura di sé, che non ha paura di camminare a testa alta, di imporsi sul mondo, al di là delle difficoltà. I colori usati, topazio, marrone, nero, bianco, rosso rievocano la tradizione africana, i classici costumi di un popolo aperto alla vita, per niente incline alla resa.

Esempio di un orecchino solidale della Tanzania Maasai Woman Art

(Esempio di un orecchino prodotto dalle maasai. Fonte Tanzania Maasai Woman Art)

Il team di  Tanzania Maasai Woman Art conta, in totale, 120 donne Maasai della cooperativa Nasaruno a Mkuru e altre 20 donne del gruppo Enaboisho a Meserani. Francesca Torri Soldini è l'art director del progetto e ha messo a disposizione, fin dall'inizio, le sue idee e competenze professionali. Il suo contributo è stato fondamentale per creare una linea di gioielli che combinasse insieme le tradizionali tecniche maasai di lavorazione delle perline, i materiali locali e un design all'avanguardia.
Marina Oliver Blaettler, svizzera, ha vissuto in Africa negli ultimi diciassette anni. A lei è affidata la gestione dell'azienda. Margaret Gabriel è responsabile delle vendite nel negozio di Arusha. Sintamei Kipepiari dirige le attività di sviluppo del progetto. Helen Laiser è esperta del lavoro artigianale.
Le ultime tre collaboratrici sono tutte maasai, a dimostrazione di quanto quest'iniziativa abbia dato alle comunità femminili l'input per affermare il proprio talento e le proprie potenzialità.

Fonti
GreenMe
Oikos
Tanzania Maasai Woman Art

Foto della copertina tratta da Tanzania Maasai Woman Art

AutoreDott.ssa Elisabetta Rossi


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