Auto elettriche: riciclarne le batterie per un impianto fotovoltaico

L'Oriente è una grande e inarrestabile fucina di invenzioni sempre nuove. Se la Cina è ormai la regina indiscussa del fotovoltaico mondiale, il Giappone "minaccia" non solo di tenerle il passo, ma anche di superarla. Al grido di "mai più una seconda Fukushima", il governo giapponese continua, infatti, ad accelerare la corsa alla rinascita e alla crescita green. Così, dal Paese del Sol Levante, negli scorsi mesi, sono arrivate notizie sempre più benauguranti che univano passi avanti nello sviluppo delle rinnovabili (dal Renewable Energy Center all'inaugurazione della più grande centrale fotovoltaica del Paese) alla creatività orientale attiva, questa volta, nel settore del riciclo.

Dopo il disastro di Fukushima, la politica energetica giapponese ha avuto una svolta verde

(Dopo il disastro di Fukushima, la politica energetica giapponese ha avuto una svolta verde)

La notizia di questi giorni vede le menti giapponesi unite proprio su questi due fronti: riciclo e sviluppo delle energie rinnovabili. E il progetto fa ancora più notizia, perché porta la firma della 4R Energy Corporation, che dal 2010 ha messo insieme l'esperienza della Sumitomo, uno dei più grandi keiretsu giapponesi, che affonda le radici nel XVII secolo, e la Nissan Motors, la grande casa giapponese produttrice di automobili, nata nel 1934. Dalla collaborazione tra questi due colossi nasce l'idea di dare nuova vita ai sistemi di accumulo delle batterie usate delle Nissan Leaf.

I sistemi di accumulo delle batterie usate della Nissan Leaf avranno nuova vita grazie alla 4R Energy Corporation

(I sistemi di accumulo delle batterie usate della Nissan Leaf avranno nuova vita grazie alla 4R Energy Corporation) 

Continua, così, all'insegna del rispetto dell'ambiente il percorso di questa automobile, introdotta dalla Nissan nei mercati giapponese e statunitense alla fine del 2010. La sua caratteristica è, infatti, sin dagli esordi, quella di essere Leading ("accessibile"), Environmentally friendly ("amica dell'ambiente"), Affordable ("affidabile) e Family (adatta alla "famiglia") e, cioé, Leaf! La Nissan Leaf è, infatti, una berlina a due volumi e cinque porte a propulsione elettrica e, dunque, incapace di produrre qualsiasi tipo di emissioni inquinanti.

Per quel che ne riguarda le batterie, recentissimi oggetto di riciclo per la 4R Energy Corporation, si tratta di batterie a 48 moduli, con un totale di 192 celle, agli ioni di litio, posizionate nei pianali delle vetture. Alla batteria principale si accompagna una batteria ausiliaria da 12 volt al piombo-acido, necessaria a fornire energia a computer di bordo e accessori (sistema audio, tergicristalli e fari). Questa può essere accessoriata con uno spoiler con pannello solare, per fornirle supporto di ricarica.

Il sistema di accumulo con batterie agli ioni di litio della Nissan Leaf

(Il sistema di accumulo con batterie agli ioni di litio della Nissan Leaf)

Nate, quindi, con particolare attenzione all'ambiente, le batterie della Nissan Leaf hanno trovato ora nuova vita anche alla fine della loro esperienza automobilistica. In un impianto fotovoltaico nel sud ovest del Giappone (per l'esattezza a Hikari-no-Mori, il parco solare da 10 MW della Yumenoshima Island, l'isola artificiale formata da rifiuti nella baia di Tokyo), la Sumitomo ha, infatti, installato il primo sistema di stoccaggio dell'energia su larga scala, basata sul riutilizzo delle batterie di un veicolo elettrico.

Una veduta aerea del parco solare di Hikari-no-Mori, dove è stato installato il nuovo sistema di stoccaggio

(Una veduta aerea del parco solare di Hikari-no-Mori, dove è stato installato il nuovo sistema di stoccaggio)

Per ora, si tratta solo di un prototipo, fortemente voluto anche dal locale Ministero dell'Ambiente, che l'ha letto a progetto pilota per testare l'uso di sistemi di storage su larga scala al fine di promuovere l'utilizzo delle fonti rinnovabili.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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