Research and Markets: previsioni per il fotovoltaico in Europa, Medio Oriente e Africa entro il 2030

IL FOTOVOLTAICO TORNERA' A CRESCERE

Research and Markets ha annunciato la pubblicazione del nuovo report "Prospettive del mercato del fotovoltaico in Europa, Medio Oriente e Africa entro il 2030", che prende in considerazione la capacità installata, l'analisi dei rischi, le dimensioni del mercato, la saturazione di mercato e i profili delle compagnie: una vera e propria guida per gli investitori e uno sguardo globale ai futuri scenari per tutti gli addetti ai lavori.

Prevedere gli sviluppi del mercato futuro non è operazione semplice, soprattutto in settori tanto complessi quanto quello che intreccia economia, rapporti politici e produzione energetica: se, da una parte, Bloomberg ha preso in esame i dati delle installazioni mondiali di fotovoltaico e dedotto che il picco del settore potrebbe già essere avvenuto, delineando prospettive poco rosee, diverso è invece lo scenario che emerge dal report di Research and Markets.

Secondo quanto affermato dagli esperti, fino al 2020 in Europa la potenza installata sarà oggetto di una crescita stabile: tale dato prende in considerazione anche il rallentamento avvenuto a partire dal 2012, con le politiche nazionali di ridimensionamento degli incentivi avvenute in tutta Europa, ma sottolinea come la crescita continuerà ad esserci grazie soprattutto a Cina e Giappone. Secondo le previsioni di Research and Markets, dunque, il calo di questi anni è solo una fluttuazione, che porterà ad una crescita stabilizzata sui 32.4-39.2 GW annui.

Parco fotovoltaico a Brandeburgo

(Parco fotovoltaico a Brandeburgo)

LE ALTERNATIVE AGLI INCENTIVI

Del resto, la crescita entro il 2020 è un obiettivo prestabilito anche per l'Europa, che entro tale anno punta a produrre il 20% dell'energia totale proprio a partire dalle fonti rinnovabili. Un risultato che al momento sembra lontano, ma che comunque i singoli Paesi devono impegnarsi a raggiungere.

La crescita del settore, dunque, sarà legata ad una serie di politiche attuate nei singoli Paesi mondiali, che vanno oltre la semplice incentivazione degli impianti, e che riguardano anche l'attuazione di tariffe agevolate e l'istituzione di fondi per l'innovazione tecnologica nel settore.

In Europa, in particolare, a guidare lo sviluppo sembra saranno ancora Germania e Italia: nonostante la decisa virata per quanto riguarda la politica degli incentivi, i due Paesi si manterranno in testa nella produzione di energia solare e nel consumo, mentre i tagli degli incentivi porteranno altrove risultati meno costanti.

I TERRENI PIU' FERTILI

L'analisi, disponibile sul sito web dell'agenzia di ricerca, prosegue poi con più dettagliate previsioni che prendono in considerazione le singole aree del mondo, identificando i mercati in via di saturazione e quelli che costituiscono le migliori aree di investimento a lungo termine: l'Arabia Saudita e l'Africa si confermano, come l'Asia, terreno fertile per la crescita e lo sviluppo dell'energia solare, andando ad influire in buona misura sulla crescita prevista a livello globale, pur individuando in Cina, Giappone e Corea del Sud i Paesi dalla maggiore forza trainante.

Nel report vengono approfonditi, inoltre, i rischi e gli aspetti legati alla possibile saturazione dei mercati, nonché la competitività dell'energia solare rispetto alle fonti di produzione energetica tradizionali, tenendo conto dei possibili scenari di innovazione tecnologica e di accresciuta efficienza.

Infine, l'analisi verte sull'identificazione delle industrie che guideranno il mercato mondiale, delineando i profili delle maggiori compagnie e le possibili strategie a medio e lungo termine, a seconda delle singole aree di maggiore attività.

AutoreDott.ssa Martina Pugno


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