McDonald's è ecosostenibile secondo CasaClima
Se c'è una catena di fast food conosciuta in tutto il mondo e che non ha bisogno di presentazioni, questa è McDonald's. Dal piccolo chiosco di hot dog aperto nel 1937 dai fratelli Maurice e Richard McDonald ad Arcadia in Arizona all'impero che oggi copre buona parte del pianeta (il settimanale inglese The Economist ha inventato l'indice Big Mac per calcolare, in maniera informale, il potere di acquisto), la strada è stata lunga e costellata da moltissime critiche, sfociate anche in azioni di boicottaggio, sull'impatto economico ed ecologico della catena produttiva dell'intera azienda. Qualcosa, però, deve essere cambiato, visto che, proprio in questi giorni, il nome della più nota catena di fast food al mondo compare affiancato a quello di CasaClima. Mercoledì 8 ottobre, infatti, in Piazza Castello a Milano, CasaClima consegnerà la sua prestigiosa targhetta ai rappresentanti della catena.
(McDonald è la più nota catena di fast food al mondo, con una lunga carriera costellata da critiche)
CasaClima è l'Agenzia per l'Energia firmata Trentino Alto Adige, con direzione e coordinamento nella Provincia Autonoma di Bolzano. Lo scopo dell'agenzia è quello di fornire una valida e riconosciuta certificazione energetica a edifici e strutture distribuite sull'intero territorio nazionale, ma non finisce qui! Si occupa, infatti, di organizzare programmi di formazione per gli operatori del settore e, allo stesso tempo, di promuovere una fitta rete di sensibilizzazione nei confronti di sostenibilità, ambiente, risparmio energetico e cambiamenti climatici proprio in seno alla popolazione.
A oggi, ben 5,000 edifici sull'intero territorio nazionale possono vantare la certificazione energetica CasaClima (altri 900 sono in fase di certificazione) e tra questi è appena comparso, appunto, il nuovo McDonald's di San Giovanni Lupatoto, un comune di circa 25,000 abitanti a 7 Km da Verona.
(CasaClima è l'Agenzia per l'Energia trentina che si occupa di certificazione e sostenibilità ambientale ed energetica)
Il McDonald di San Giovanni Lupatoto può vantare così il merito di essere il primo ristorante del mondo italiano dei fast food ad aver ottenuto la certificazione di CasaClima Nature, una certificazione adatta a edifici sia residenziali sia non, a patto che rispondano a queste caratteristiche:
- Le emissioni di Co2 devono essere inferiori ai 20 Kg a m2
- L'indice di efficienza dell'involucro deve essere inferiore ai 50 kWh/m2a
- Il requisito minimo richiesto per l'impatto idrico deve essere di WKW ≥ 35%
- I materiali di costruzione dell'edificio devono avere un impatto ambientale inferiore ai 300 punti
- L'illuminazione naturale deve essere sfruttata al meglio, con un fattore medio di luce diurna pari a FmLD ≥ 2% (per l'ambiente principale di un'abitazione) e FmLD ≥ 3%
- Per garantire la migliore qualità possibile all'aria interna, l'edificio deve essere dotato di un sistema di ventilazione meccanica controllate e/o di materiali e prodotti rispettosi dei limiti di emissione stabiliti dalla normativa tecnica
- Deve essere garantito anche il comfort acustico, nel pieno rispetto delle norme relative ai limiti di fonoisolamento
- Infine, i livelli di concentrazione interna di gas radon (un gas molto pesante e pericoloso per la salute umana) devono essere inferiori ai 200 Bq/m³ per le nuove costruzioni e ai 400 Bq/m³ per le strutture già esistenti.
(Tra i punti richiesti per ottenere la certificazione CasaClima Nature, bassi livelli di gas radon)
Il soddisfacimento di questi otto punti ha permesso, quindi, al nuovo McDonald alle porte di Verona di ottenere il prestigioso riconoscimento energetico e, a quanto pare, di aprire la strada a molti altri ristoranti della catena. Questo, almeno, quanto dichiarato da Alessandro Moscardi, Development Director di McDonald's Italia. L'obiettivo per i prossimi anni è che questi standard energetici divengano la norma per tutte le prossime aperture di ristoranti nella formula McDrive (per ora, ne sono state preventivate circa una decina all'anno). A oggi, i ristoranti McDonald's sono per il 90% in materiali riciclabili, un grande traguardo rispetto al 25 % di appena quattro anni fa.
L'impegno energetico e ambientale della notissima catena di fast food sembra, dunque, destinato a proseguire sulla strada intrapresa nel 2009 e che ha portato alla progressiva riduzione delle emissioni di Co2 (sino agli attuali 0,51 Kg per scontrino), di consumi di acqua (ben 16,500,000 litri d'acqua risparmiati) e di cellulosa (650 tonnellate, pari a 1,800,000 alberi). Non solo edifici, dunque, ma anche una nuova politica aziendale costruita sul miglioramento delle attrezzature e su un maggiore controllo dei sistemi di produzione e degli sprechi.
(La certificazione CasaClima Nature è solo un passo della svolta green di McDonald's cominciata nel 2009 e con ottimi risultati)