Legge sui delitti ambientali si o Legge sui delitti ambientali no?

Forse non tutti i cittadini sono al corrente che già da un bel po' di tempo si parla con grande vigore di una legge molto interessante per la salute comune. Si tratta della "Legge sui delitti ambientali", che se realmente fosse approvata metterebbe una volta e per sempre KO il business delle mafie sullo smaltimento dei rifiuti. Purtroppo, da mesi e mesi, tale legge è accantonata, messa da parte, quasi dimenticata. Perchè? Per quale reale motivo? Per fortuna, come ha sostenuto di recente anche "Legambiente" c'è chi ha rimesso in circolazione tale possibile provvedimento per andare a contrastare le spaventose Ecomafie.

Legge contro le eco mafie

(Dove è la Legge sui delitti ambientali? Perchè non se ne parla in modo veloce e decisivo? Cosa si aspetta?).

E' stato Alessandro Bratti, presidente della Commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti, che, infatti, ha deciso di scrivere direttamente a Pietro Grasso, Presidente del Senato, per cercare di andare a smuovere tale atavico torpore, chiedendo esplicitamente un intervento atteso e coerente in tale campo. "Legambiente" ha da paret sua dichiarato: "Il disegno di legge sui delitti contro l'ambiente nel codice penale giace da tempo in Commissione Ambiente e giustizia, sebbene sia nota a tutti  l'importanza di questo strumento per combattere il crimine ambientale. Per questo apprezziamo l'iniziativa del Bratti".

provvedimenti

(E' fondamentale continuare la lotta contro le Ecomafie). 

E' necessario fare approvare, ed anche in modo veloce, suddetta Legge. Che cosa si profilerebbe in questo modo? Si parla di una seria reclusione contro chi ha compiuto impunemente reati come i disastri ambientali o il traffico di materiale radioattivo, che purtroppo hanno minato e continuano a minare la salute di grandi e piccini.

Da parte sua Rossella Muroni, direttrice nazionale di Legambiente, riguardo alla legge sui Delitti ambientali, ha affermato: "Una legge sicuramente perfettibile, necessaria però ad avviare quella riforma di civiltà che questo paese attende da tempo".

Sulla legge intanto continua a pesare una accesa, quanto infinita, querelle, soprattutto da parte di quei partiti che vedono tale provvedimento necessario sì, anche se in parte da rivedere, poichè secondo loro, si deve in qualche modo giungere ad una sorta di equilibrio, senza passare da "una norma troppo permissiva ad un'altra eccessivamente punitiva". Confindustria ha sottolineato la possibilità dei sentimenti di sconforto e di paura che una legge del genere potrebbe creare: "bisogna evitare di di scoraggiare ulteriormente gli investimenti di cui il Paese ha un urgente bisogno per uscire dalla crisi".

Stefano Ciafani, vicepresidente nazionale dell'associazione "Legambiente" invece continua a sottolineare come "Senza un inasprimento delle pene, il traffico illecito e lo smaltimento illegale dei rifiuti non si fermeranno mai. Se non si rafforza l'azione penale in questo campo, gli scarti continueranno a essere depositati in discariche abusive, sotto le fondamenta di edifici o di opere infrastrutturali. E non si smetterà nemmeno di miscelare i rifiuti con il cemento». Per Legambiente l'impianto della legge è quasi perfetto, basta eliminare pochi e piccolissimi vizi formali".

AutoreDott.ssa Mariagrazia Poggiagliolmi


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