Edilizia sostenibile in Kenya, un orfanotrofio con il metodo Earthbag

Un orfanotrofio che per forma e tipologia appare completamente lontano da quelli tradizionali. La struttura, ecologica ed accogliente, sorge in Kenya e precisamente nella periferia agricola di Nakuru. Qui in sole otto settimane è stata messa in piedi una nuova casa che aprirà le porte a bambini del posto, meno fortunati, trascurati e ripudiati dalle rispettive famiglie. Ad occuparsi della progettazione e della realizzazione dell'edificio è stato il team britannico di architetti di Orkidstudio, aiutati da un gruppo di studenti del Regno Unito e da oltre 70 residenti della zona, sia uomini che donne.

Fondata nel 2008, Orkidstudio è un'organizzazione umanitaria di progettazione il cui focus è a favore dei bambini e delle comunità attraverso il design innovativo e la costruzione. L'immobile, costruito in Africa orientale, è stato realizzato seguendo il metodo Earthbag che prevede l'utilizzo di sacchi di terra cruda per la costruzione di edifici. Questo tipo di procedimento si basa sul riutilizzo dei sacchi di tela riempiti di sabbia e veniva usato dalle difese militari, in qualità di trincee, come barriere alle intemperie. Il risultato di questa tecnica è soddisfacente: strutture forti e più resistenti del calcestruzzo.

Architettura sostenibile

L'orfanotrofio, noto come St. Jerome's Centre, si presenta come uno dei principali esempi dell'architettura sostenibile di tutta l'Africa. Mentre solitamente ci si ritrova di fronte a grandi dormitori, la nuova casa della comunità di Kikuyu presenta camere per quattro. Ognuno di questi locali gode di un ampio spazio, colori e di luce naturale. Inoltre al suo interno ci sono diversi spazi sociali, aree comuni aperte e spazi per studiare, leggere o semplicemente rilassarsi.

La caratteristica sta proprio nelle sue materie prime: l'orfanotrofio è composto da terreno argilloso e da mattoni di terra a differenza delle altre costruzioni presenti in zona dove dominano gli elementi della pietra e del cemento. "I nostri progetti si concentrano sul processo di progettazione e costruzione e non solo sul prodotto finale – rende noto il team di architetti – Crediamo che questo processo possa essere un potente strumento per influenzare il cambiamento sociale e dare potere alle persone attraverso la condivisione di competenze  e conoscenze in loco". Durante i lavori all'orfanotrofio, infatti, le donne locali hanno lavorato al fianco dei colleghi maschi per un salario pari, creando un precedente raro per l'occupazione della zona. Inoltre molte delle squadre, composte dunque da uomini e donne, sono state avvicinate per lavorare ancora all'interno del progetto e realizzare altri edifici con il metodo Earthbag in modo da contribuire ad incoraggiare questo tipo di architettura eco-compatibile. Mani direttamente sulle realizzazioni e semplici dettagli sono dunque al centro del lavoro del team di architetti inglesi con metodi di costruzione che hanno senso economico e ambientale allo scopo di aiutare a sviluppare nuove conoscenze e valori architettonici .

L'orfanotrofio, intitolato a San Girolamo, vanta la terra locale come materiale primario per la costruzione che appare fondamentale soprattutto per assorbire efficacemente il calore del sole, aiutando dunque a regolare le temperature durante le notti più fredde. Il nuovo edificio dispone anche di un rivestimento in legno riciclato, usato nella lavorazione dell'impiallacciato e spesso scartato come rifiuto. Inoltre in funzione c'è un sistema di raccolta delle acque piovane che fornisce una fonte unica di acqua corrente pulita ai suoi piccoli ospiti, garantendo al contempo il loro benessere.

AutoreDott.ssa Tiziana Casciaro


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