E a Berna i treni sono idroelettrici

Cosa hanno a che fare le Ferrovie Federali Svizzere e la centrale idroelettrica di Kraftwerk Wassen AG? Semplice, dal primo gennaio 2015, le Ferrovie Svizzere sono diventate azioniste di maggioranza della centrale, di cui, al momento, detengono il 90% delle azioni. Il restante 10% è, invece, rimasto nelle mani del Canton Uri, regione alpina ricchissima di ghiacciai e alpeggi, che confina a sud-ovest con il Canton Berna. Un passo importante visto che, da sola, la centrale partecipa alla produzione di ben il 40% della corrente di trazione necessaria a far muovere l'intera rete ferroviaria svizzera.

Dal primo gennaio 2015, le Ferrovie Federali Svizzere sono diventate azioniste di maggioranza della centrale idroelettrica di Kraftwerk Wassen AG

(Dal primo gennaio 2015, le Ferrovie Federali Svizzere sono diventate azioniste di maggioranza della centrale idroelettrica di Kraftwerk Wassen AG)

La storia della centrale

Sono passati ormai quasi sessant'anni da quando, nel 1949, la centrale di Kraftwerk Wassen AGha cominciato a produrre energia elettrica sfruttando le acque dei fiumi Gotthardreuss, Meienreuss e Rorbach. A queste si aggiungevano quelle provenienti dalla centrale di Kraftwerk Göschenen AG. Oltre la centrale, le acque si uniscono a quelle provenienti da Göschenen e Amsteg (altre due centrali idroelettrice svizzere) e dopo essere state utilizzate tre volte per produrre energia idroelettrica, formano finalmente la grande cascata della Reuss.

All'interno di questo circuito, la centrale di Kraftwerk Wassen AG è di importanza fondamentale: ogni anno, produce, infatti, circa 282 GW orari di energia idroelettrica, pari al fabbisogno energetico di 65,000 gruppi famigliari composti da quattro persone.

Dopo aver attraversato il Canton Uri, le acque delle centrali Göschenen, Amsteg e Wassen si incontrano nella cascata della Reuss

(Dopo aver attraversato il Canton Uri, le acque delle centrali Göschenen, Amsteg e Wassen si incontrano nella cascata della Reuss)

La centrale e le Ferrovie Federali Svizzere

Per le Ferrovie Federali Svizzere, diventare azionista di maggioranza della centrale di Wassen rappresenta un nuovo passo avanti verso uno dei suoi principali obiettivi energetici: offrire un'offerta sempre più sostenibile ai suoi viaggiatori. Le previsioni parlano, infatti, di un prossimo incremento del fabbisogno energetico dell'intera rete ferroviaria pari al 25% (con picchi del 40% nelle ore di punta) ed è intenzione delle Ferrovie svizzere coprire questa richiesta con energia proveniente esclusivamente da fonti rinnovabili: idroelettrica, dunque, ma non solo. 

Uno sforzo notevole, quindi, a cui contribuirà lo stesso cantone di Uri che mira a produrre il 10% in più di energia idroelettrica entro il 2020.

Le Ferrovie Federali Svizzere mirano a coprire il proprio fabbisogno energetico con energia proveniente da fonti rinnovabili

(Le Ferrovie Federali Svizzere mirano a coprire il proprio fabbisogno energetico con energia proveniente da fonti rinnovabili)

I detrattori

In questo scenario così rinnovabile, c'è però anche chi grida e invita a fare attenzione. Si tratta di due ricercatori dell'Istituto Leibniz di Berlino, che, in un recente studio, hanno indicato i fattori di rischio e le conseguenze di uno sviluppo eccessivo del ricorso all'energia idroelettrica. Lo studio evidenzia, infatti:

  • Conseguenze ambientali, legate allo sbarramento dei fiumi e alle sue ricadute sull'intero ecosistema fluviale
  • Conseguenze sociali per le persone che abitano nelle zone interessate alla costruzione delle dighe e per questo, costrette a spostarsi in altre aree

Senza contare che, a livello mondiale, l'implementazione delle centrali idroelettriche (soprattutto nelle zone tropicali) solleva non poco le stesse emissioni di CO2.

Sì all'idroelettrico, dunque, a alle altre rinnovabili, ma con attenzione a non esagerare, provocando effetti collaterali tutt'altro che positivi per l'intero ecosistema terrestre.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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