Curcuma per stare bene

Cos'è la curcuma e quali benefici possono derivare dal suo consumo? Lo "zafferano delle Indie" (scientificamente noto come Curcuma longa), appartenente alla famiglia delle Zingiberacee e caratterizzato da lunghe foglie di forma ovale e fiori raccolti in spighe, attira sempre più l'attenzione per le sue proprietà salutari. Da sempre note alla tradizione indiana (dove il suo consumo è diffusissimo), ora anche la scienza occidentale dà importanti segnali di conferma.

I fiori della Curcuma longa sono raccolti in spighe

(I fiori della Curcuma longa sono raccolti in spighe)

Iniziamo col capire come può essere consumata. Si presenta, infatti, sotto forma di polvere giallo-arancione (da qui il nome di "zafferano delle Indie"), ottenuta dopo averne fatto bollire i rizomi per diverse ore e averli fatti seccare in grandi forni. Solo a questo punto, sono schiacciati per ottenere la spezia comunemente utilizzata nelle cucine asiatiche (soprattutto dell'aria meridionale).

Quindi, se volete sfruttarne le proprietà benefiche, provate a unirla ai vostri risotti, piatti a base di patate o di cavolo e simili. Ma attenzione: per mantenerne intatte le proprietà, è importante utilizzarla a crudo, solo a fine cottura, e magari con un'aggiunta di pepe e di olio di oliva, per migliorarne l'assimilazione. Potete provare ad aggiungerne mezzo cucchiaino (o anche meno) a un bicchiere di latte tiepido (anche vegetale), dove verserete anche un cucchiaino di olio di mandorle dolci per uso alimentare. Avrete, così, ottenuto il Golden Milk, una ricetta della tradizione yogica.

Secondo l'Ayurveda, infatti, la curcuma ha proprietà digestive, diminuisce i gas e migliora la digestione, depura il sangue da infezioni e febbri. Ha, inoltre, proprietà curative per la pelle (dalle ferite alle infezioni), per l'artrite e per la stanchezza e il dolore in genere.

La curcuma ha un caratteristico colore giallo-arancione, che l'ha resa famosa come

(La curcuma ha un caratteristico colore giallo-arancione, che l'ha resa famosa come "zafferano delle Indie")

Con la tradizione indiana, siamo, dunque, entrati nel vivo della questione delle proprietà benefiche della curcuma; cerchiamo, quindi, di capire qualcosa di più di questa pianta e dei suoi "principi attivi".

La curcuma contiene, infatti, potassio, vitamina C, amido (in una percentuale del 26 %) e oli eterici di vario tipo, in grado di stimolare sia l'appetito sia la formazione degli enzimi digestivi. Ovviamente, contiene anche la curcumina, il colorante alimentare identificato dall'Unione europea con la sigla E100 e ritenuto il principale responsabile degli effetti benefici della spezia. Per questa ragione, a partire almeno dal 2008, dagli studi in vitro (che ne hanno suggerito una vasta gamma di potenzialità terapeutiche e preventive) si è passati alla sua sperimentazione, in campo clinico, sugli esseri umani.

La sperimentazione è ancora in corso, ma sembra che, tra i tanti effetti benefici, la curcuma possa avere proprietà anti-tumorali, anti-ossidanti (fa da spazzino ai radicali liberi) e anti-infiammatorie. Secondo alcuni, contribuisce anche a migliorare le funzioni mentali e avrebbe un effetto positivo sulla neurogenesi, con conseguente riduzione dei livelli di stress, depressione e ansia.

Il Golden milk è una bevanda a base di latte e curcuma, della tradizione del Kundalini yoga

(Il Golden milk è una bevanda a base di latte e curcuma, della tradizione del Kundalini yoga)

Il consiglio è, comunque, quello di evitarne un consumo eccessivo, soprattutto in caso di calcoli biliari, disturbi emorragici e donne in gravidanza. Il discorso è, infatti, lo stesso valido per tutte le sostanze con proprietà anti-ossidanti (alcuni dei quali possono danneggiare il DNA e distruggere le cellule). Diversi studi hanno comunque dimostrato che la curcumina non è tossica per l'uomo, se consumata in una quantità massima di 8000 mg al giorno.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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