Artis di Technogym, gli attrezzi da palestra che producono energia

La corsa all'efficienza energetica sta invadendo, piano piano, tutti i settori. Questa volta si parla di benessere psico-fisico e la novità arriva dall'azienda italiana leader nella fornitura di attrezzature e servizi per il fitness: Technogym. La nuova linea di macchinari Artis, infatti, è stata studiata e creata per trasformare la fatica e lo sforzo degli atleti in energia elettrica pulita, anziché lasciare che una potenziale fonte rinnovabile vada dispersa.

Le 30 attrezzatture dedicate al training cardiaco, allo sviluppo della muscolatura e all'allenamento funzionale, sono il frutto di 5 anni di studio e rappresentano il meglio dell'ingegneria biomeccanica, della tecnologia interattiva e dello sviluppo sostenibile. L'energia che sono in grado di produrre dall'attività fisica degli utenti è destinata ad alimentare i loro display e a soddisfare parzialmente il fabbisogno interno del centro fitness.

Il progetto per realizzare la linea Artis si è ispirato al "Green Concept" dell'azienda romagnola: Riduci, ovvero diminuire i consumi del 30% delle apparecchiature che non possono produrre energia ma che la consumano solamente, come i tapis roulant, mantenendo inalterate le prestazioni; Ricicla, cioè sfruttare l'energia prodotta dal movimento delle leve negli attrezzi per tonificare i muscoli al fine di rendere autosufficiente il funzionamento del display; Rinnova, nel senso di dotare le attrezzature cardio, come cyclette, stepper o ellittiche, di un sistema che utilizzi l'energia generata dall'utente non solo per far funzionare i display, ma anche per contribuire al fabbisogno energetico della palestra.

Attraverso gli studi Technogym, è stato calcolato che con 30 macchine Artis attive per 8 ore al giorno, l'energia autoprodotta arriva a coprire il 25 % del fabbisogno energetico del centro fitness, contribuendo significativamente alla riduzione di emissioni nocive nell'atmosfera. Ogni attrezzo produce l'energia necessaria per illuminare una lampadina a basso consumo da 20 Watt e quando avrà generato abbastanza energia per mantenere in funzione il display e tutte le funzioni ad esso collegate, accumulerà il surplus per impiegarlo nel soddisfare il fabbisogno del resto della palestra.

Si stima che al mondo ci siano 110 mila palestre, dotate di circa 1 milione e 500 mila attrezzature cardiovascolari potenzialmente utilizzabili per produrre energia. Se le attrezzature Artis fossero presenti in tutte i centri fitness del pianeta, si eviterebbe un rilascio di anidride carbonica pari a quello prodotto da una vettura di media cilindrata che percorre 10 mila volte il giro della Terra.

Ma Technogym ha voluto fare le cose in grande perchè Artis non è solo tecnologia per lo sviluppo eco-sostenibile, ma consente agli utenti di essere costantemente connessi con il mondo esterno. Ogni componente della nuova linea, infatti,  è dotato di "Unity", la consolle interattiva che funziona come un moderno smartphone: ogni atleta, durante la propria attività motoria, potrà collegarsi ad internet e controllare i propri profili sui social network, utilizzare le applicazioni, navigare i siti web che frequenta abitualmente. Inoltre,  potrà accedere ai propri programmi d'allenamento e memorizzarli collegando lo smartphone oppure potrà, attraverso la webcam integrata, effettuare videochiamate ai propri contatti personali.

Con questa tipologia di macchinari, una palestra potrebbe ovviare a due grandi utilizzi di energia: quella elettrica per illuminare e far funzionare gli attrezzi e quella termica per riscaldare o raffrescare gli ambienti, con tutti i costi che ne derivano. Basti pensare ad una lezione di gruppo di spinning con attrezzi che convertono l'energia cinetica: il fabbisogno energetico della palestra potrebbe essere interamente soddisfatto da corsi di questo tipo a cadenza giornaliera.

La linea Artis è già in vendita ed è stata inserita con successo in diversi centri fitness europei nelle città di Amsterdam, Berlino, Bristol, Londra e Madrid. Noi, insieme a Technogym, ci auguriamo che questo nuovo approccio al mondo del fitness possa rappresentare un trampolino di lancio per sfruttare al massimo ogni tipo di fonte rinnovabile a nostra disposizione.

AutoreDott.ssa Jessica Ingrami


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