Inverter integrati: come guadagnare con il Fotovoltaico nel 2014

Gli inverter sono degli apparati elettronici che hanno la capacità di trasformare l'energia solare (continua) in corrente (alternata) per il consumo della rete. I micro-inverter possiedono le stesse capacità ma occupano uno spazio molto più piccolo. Infatti, assolvono lo stesso compito occupando uno spazio più piccolo, e al posto di un inverter si possono utilizzare più micro-inverter applicati direttamente sui moduli dei pannelli. Non rappresentano certo una novità nell'universo del fotovoltaico, eppure negli ultimi mesi i micro-inverter si stanno assicurando una fetta di mercato sempre maggiore. Secondo stime recenti si parla di un giro di affari di oltre cento milioni la quota del miliardo di dollari già nel 2018. Attualmente siamo intorno ai trecento milioni l'anno. Un nuovo business dove le varie nazioni sono in competizione per riuscire ad ottenere spazio e visibilità, in un particolare momento storico in cui si registra un generale abbassamento dei prezzi. Sono gli Stati Uniti a dominare da parecchio tempo nelle esportazioni e per i lavori in abitazioni private, un cui l'articolo è maggiormente diffuso. SolarEdge ed Enphase, i quali si stanno allargando pure in ambito distributivo, sono al momento su scala globale i produttori più potenti, ma la Francia e la Germania non restano a guardare. Senza dimenticare, naturalmente, la Cina e il Giappone, lanciati in prima linea da anni sul campo del fotovoltaico.

Una famiglia che decidere di installare il fotovoltaico nella propria abitazione aiuta la comunità e l'ambiente

(nel 2014 un impianto costa l'80% in meno rispetto a dieci anni fa)

Chiunque scelga di installare un impianto fotovoltaico nel 2014 potrà disporre di un modello di ultima generazione, che ha le caratteristiche di essere sicuramente più efficiente ma di durare anche di più nel tempo. Mettere in casa un piccolo impianto significa fare un investimento che si ripaga da solo in più o meno quattro anni, e che porta un guadagno (al netto dei costi) compreso tra i ventuno e i trentaduemila euro. Ai giorni d'oggi un impianto costa l'80% in meno di quanto costava dieci anni fa, senza dimenticarsi della possibilità della detrazione fiscale, che essendo fissata per il 50% permette di abbattere ulteriormente il costo. I pannelli di vecchia generazione garantivano un'efficienza intorno ai venti anni, e trascorso questo periodo l'affidabilità era ridotta al minimo. I pannelli della nuova generazione arrivano a sfiorare invece una soglia di trentacinque anni. È il 2014 l'anno per gli inverter: gli installatori hanno cominciato a proporre i nuovi pannelli con gli inverter integrati, che hanno la capacità di conservare l'energia che producono per poterla utilizzare in altre fasce della giornata, ad esempio la sera. Una famiglia che decidere di installare il fotovoltaico nella propria abitazione aiuta la comunità e l'ambiente, perché riduce le emissioni di CO2 di circa milletrecento chilogrammi all'anno e aiuta a combattere il cambiamento climatico. Attraverso lo sfruttamento solare, inoltre, possiamo acquistare indipendenza dalle importazioni di petrolio, gas e di carbone (i cui prezzi sono in aumento di anno in anno) e di energia nucleare.

Per non incappare nell'errore di guadagnare meno occorre confrontare le proposte di più installatori, perché i preventivi possono variare molto tra loro, e in secondo luogo non bisogna valutare i preventivi soltanto in base al prezzo, ma capire la soluzione che può portare un maggiore profitto nel nostro caso specifico. Infine, da non dimenticare che l'aumento del valore catastale dell'immobile non riguarda i tradizionali impianti domestici da 3kW.

Il nostro sistema di incentivi ha creato in media una riduzione della taglia degli impianti realizzati. In particolar modo, la dimensione (media) degli impianti fotovoltaici è passata negli ultimi due anni da 54 a 24 kW. Il ritorno sul mercato del fotovoltaico a generazione distribuita è cominciato proprio tra il 2012 e il 2013, e il segmento delle centrali negli ultimi cinque anni ha registrato una quota inferiore al 10% della nuova potenza entrata in esercizio. Si registra invece una crescita che supera il 50% per quanto concerne gli impianti residenziali, e un aumento del 12% per il segmento degli esercizi commerciali.

AutoreDott. Luigi Boccia


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