Un diamante è per sempre ed Enel ne fornisce uno alla città di Roma, ma questa volta è eco
Anche Roma, in quanto città al femminile, possiede un diamante, ma questa volta, gli intenditori di gioielli non dovranno indossare la lente per riconoscere l'effettivo valore, basterà solo far specchiare le suo facce colpiti dei raggi del sole, per valutarne l'efficienza. Ebbene sì, si tratta di un diamante fotovoltaico.
Il Diamante è stato inaugurato il 13 maggio del 2013 a Valle Giulia, a Roma dal sindaco della città, Gianni Alemanno, e dall'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti. Il Diamante, collocato all'interno dello spazio messo a disposizione dell'Università La Sapienza, consiste in una centrale fotovoltaica in grado di sfruttare l'energia solare, al fine di produrre energia elettrica anche durante le ore notturne.
Esso costituisce un progetto altamente innovativo sperimentato dal centro di ricerca Enel. Lo stesso Conti ha sottolineato che «la centrale rappresenta un nuovo modo di concepire gli impianti produttivi, in armonia con l'ambiente in cui sono inseriti. La sua struttura architettonica, a forma di cupola geodetica di Fuller, fatta di vetro e acciaio, risulta particolarmente adatta a contesti di pregio ambientale e architettonico». (Fonte Enel)
(Immagine dell'innaugurazione del Diamante di Enel a Roma)
Il discorso di Conti ha toccato tasti propositivi dedicati alla città di Roma, la quale «deve diventare sempre più sostenibile» e poi ha continuato dicendo che «questo impianto è solo una piccola parte dei 350 milioni di euro che abbiamo investito per progetti su Roma». Le previsioni di Conti sono ottimistiche e lo stesso dichiara che il Diamante romano, per il momento rappresenta solo uno degli «impianti dimostrativi, ma un domani saranno industriali» e poi continua soffermandosi sull'attività eco sostenibile dell'azienda che da anni si impegna «per riuscire ad abbassare il prezzo della produzione da rinnovabili e renderla competitiva portando così sviluppo al sistema paese. L'impegno nelle rinnovabili è uno dei nostri pilastri sia in Italia che all'estero, con Enel Green Power che miete successi in tutto il mondo grazie a un mix che comprende tutte le tecnologie». (Fonte enel.it)
Il sindaco, inoltre, ha ricordato l'impegno che Roma persegue nella «riduzione di oltre il 20% delle emissioni di gas serra entro il 2020, così come previsto dal Patto dei Sindaci delle città europee aderenti».
LA STRUTTURA DEL DIAMANTE
L'innovazione del Diamante deriva innanzitutto dalla sua particolare struttura architettonica a forma di cupola geodetica di Fuller, in vetro e acciaio, particolarmente adatta ad integrarsi in ambienti con un notevole prestigio architettonico.
Questa tipologia di cupola è costituita da una struttura emisferica sorretta da travi che poggiano a terra e che sono sorretti da cerchi, in modo da formare degli elementi triangolari dalla loro intersezione.
(Il Diamante di Enel)
Secondo le descrizioni precise dei tecnici di Enel, il Diamante è alto 12 metri ed «è costituito da una sfera del diametro di 8 metri con 38 pannelli fotovoltaici al silicio monocristallino disposti sul lato orientato a sud della calotta superiore» con 42 facciate di vetro, mentre «la superficie sferica restante è coperta da pannelli di vetro che proteggono la costruzione dal vento». (Fonte enel.it)
La sfera è sorretta da una struttura in acciaio e nella parte sottostante è presente un ambiente, l'Educational Room, sfruttabile per visite guidate e attività simili.
COME FUNZIONA?
L'energia solare viene immagazzinata all'interno di un sistema di accumulo fondato sulla tecnologia di ioni di litio e per mezzo di una gestione organizzata dei flussi energetici, il Diamante è in grado fornire l'energia elettrica anche durante le ore in cui manca il sole, alimentando un impianto di illuminazione a Led.
Inoltre, durante le ore notturne il diamante risplenderà producendo una luce multicolore proveniente dal nucleo centrale, sempre attraverso l'impiego dei Led.
VIDEO - ENEL: UN DIAMANTE PER ROMA
