Un ponte fotovoltaico per Londra: da oggi viaggiare è ancora più green

Tra le capitali europee, Londra è tra le mete più gettonate dal turismo. Ora, esiste una ragione in più perché file di turisti, interessati al settore delle rinnovabili, arrivino nella capitale del Regno Unito, magari passando proprio per la stazione di Blackfriars, una stazione della metropolitana e della National Rail, ubicata nella City, tra New Bridge Street e Queen Victoria Street. Finalmente, sono, infatti, stati terminati i lavori di realizzazione del più grande ponte fotovoltaico al mondo.

Un'immagine del 2012 della stazione di Blackfriars nel cuore della City

(Un'immagine del 2012 della stazione di Blackfriars nel cuore della City)

La costruzione di questo ponte fotovoltaico fa parte dei lavori di rinnovamento della stazione (costruita nel lontano 1886) e, a detta di Frans van den Heuvel, amministratore delegato di Solarcentury (uno dei più grandi leader mondiali nel settore del fotovoltaico, che ha curato la realizzazione del ponte insieme a Network Rail e First Capital Connect, che si è occupata degli impianti) porta con sé due benefici fondamentali (oltre ovviamente a tutti quelli derivanti dalla produzione di energia elettrica da una fonte rinnovabile ed ecosostenibile):

  1. La possibilità di dimostrare che il fotovoltaico può essere integrato in maniera straordinaria nel profilo architettonico di Londra.
  2. La reale possibilità di integrarlo all'interno di complessi progetti ingegneristici. Il ponte fotovoltaico di Blackfriars è, infatti, stato installato sopra le linee ferroviarie e un fiume, il Tamigi.

Non a caso, il nuovo ponte fotovoltaico di Blackfriars si è già trasformato in un nuovo simbolo per Londra, in particolare, per quel che riguarda le nuove politiche energetiche attente a ridurre il più possibile l'impatto ambientale. Secondo le dichiarazioni di David Statham (amministratore delegato di First Capital Connect, la società che gestisce Blackfriars), grazie al fotovoltaico e ai treni elettrici (la forma più green di trasporto pubblico), il viaggio di londinesi, inglesi e turisti diventa sempre più ecosostenibile.

Il modello di quello che poi sarebbe stato il ponte fotovoltaico più grande al mondo, a Blackfriars

(Il modello di quello che poi sarebbe stato il ponte fotovoltaico più grande al mondo, a Blackfriars)

Vediamo ora nel dettaglio le meraviglie di questa costruzione. Ben 4400 pannelli fotovoltaici sono stati posti su un'area di 6000 m2, a copertura del tetto della stazione, di cui soddisferanno per metà il fabbisogno energetico. L'impianto è, infatti, in grado di generare "appena" 900000 kWh annuali di energia elettrica, determinando, così, un risparmio di ben 511 tonnellate all'anno di CO2 (in sostanza, il corrispettivo di 89000 viaggi in auto di media percorrenza).

In quanto alla costruzione, si è rivelata particolarmente lunga e complessa (senz'altro la più difficile sinora affrontata da Solarcentury): cinque anni con la pausa obbligata delle Olimpiadi del 2012. Questo per via dei problemi legati alla realizzazione su un ponte collegato alla stazione, una situazione più "estrema" rispetto a qualsiasi copertura commerciale o residenziale e che ha richiesto particolari standard di sicurezza con conseguenti blocchi del traffico durante i lavori di realizzazione. 

Un'immagine dei lavori di messa in opera di uno dei 4400 pannelli fotovoltaici del ponte di Blackfriars

(Un'immagine dei lavori di messa in opera di uno dei 4400 pannelli fotovoltaici del ponte di Blackfriars)

Grazie al nuovo ponte (che mantiene la struttura in ferro a cinque archi originale, del 1869, allargata tra il 1907 e 1910) permette ora di accedere alla stazione da entrambe le parti del fiume. Un'opera importante e straordinaria, dunque, da diversi punti di vista e che vale bene il primo premio vinto alla ottava edizione del British Renewable Energy Awards, tenutosi proprio a Londra.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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