Smartphone e fonti rinnovabili, l'accoppiata è vincente?

Hanno completamente rivoluzionato le nostre giornate, hanno cambiato il modo di comunicare, lavorare, studiare e di divertirsi. Di cosa sto parlando? Ma degli smartphone, ovviamente.

Iper tecnologici e capaci, ormai, di fare praticamente tutto: ci tengono compagnia, lavorano con noi e ci guidano anche; ma hanno un unico problema la batteria. Esatto, quante volte ci siamo trovati a dover fare una chiamata, rispondere un messaggio e ritrovarsi il cellulare scarico, dovendoci rinunciare? Io molte, anzi parecchie, forse troppe. 

Immagine esemplificativa di un cellulare

(Immagine esemplificativa di un cellulare)

Per risolvere la questione, allora, sono nati diversi prodotti sia software che hardware, penso ad esempio alle batterie portatili che permettono di caricare in qualsiasi luogo il proprio cellulare anche in assenza di una presa di corrente, o alle cover/batterie, o ancora ad applicazioni studiate ad hoc per ottimizzare le varie funzioni degli smartphone in modo da poter prolungare la durata della batteria.

Ma allora come non unire questo enorme dispendio di energia alle fonti rinnovabili? Progetti ce ne sono e anche di concreti. Sono, ormai, diversi anni che sul mercato si hanno caricabatterie con le celle solari incorporate, o smartphone veri e propri con le coverback fatte con dei micropannelli fotovoltaici, o ancora caricabatterie a energia solare. Ma il progetto di cui vi parlerò è tutt'altra cosa.

Si chiama Trinity ed è stata messa a punto da Skajaquoda (un team di ricerca del Minnesota) che attualmente sta cercando finanziamenti attraverso il sito di crowdfounding Kickstarter. Di cosa sto parlando? Ma di un caricabatterie alimentato da una minipala eolica.

Si, esatto un caricabatterie portatile che trae energia dalla pale eolica. Il dispositivo pesa appena un chilo e ottocento grammi, e si richiude all'interno di un cilindro della lunghezza di trenta centimetri.

Quando il nostro cellulare sarà scarico possiamo estrarre dal cilindro la pala eolica che si stenderà raggiungendo la dimensione di cinquantatré centimetri. Il caricabatterie può generare una potenza di 15 W consentendo di ricaricare una batteria da 15.000 mAh. L'unica pecca è quella che, ovviamente, il caricabatterie necessita di vento per poter funzionare.

L'obiettivo di Einar Agustsson e Agust Agustsson, inventori della turbina eolica portatile Trinity, è quello di raggiungere quota cinquantamila dollari sul sito di crowdfounding (una sorta di colletta pubblica in cui si acquistano quote di progetto mediante donazioni) per poter avviare da febbraio 2015 la produzione. 

I primi modelli, comunque, potrebbero essere già costruiti da gennaio, ma solo chi parteciperà al finanziamento collettivo potrà riceverli. Al grande pubblico, invece, la Trinity avrà un costo comprensivo tra i 179 e i 288 euro. La prima cifra si riferisce al modello standard, mentre la seconda al modello "premium" che permette di ricevere la pala eolica portatile personalizzata in uno dei colori disponibili.

Trinity, dunque, sarebbe solo l'ultimo dei dispositivi dedicati alla produzione di piccole quantità di energie elettriche attraverso fonti rinnovabili mediante caricatori portatili.

AutoreDott. Giovanni Rispo


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