Quando conviene accendere gli apparecchi elettrici ed elettrodomestici per risparmiare con il fotovoltaico: strategie e consigli di utilizzo
Non è la prima volta che si sente dire che per risparmiare con il fotovoltaico, ora che gli incentivi sono stati ridotti, l'unico modo è l'autoconsumo. Ebbene, si, l'autoconsumo, ma per ottimizzare il consumo dell'energia prodotta dal nostro impianto fotovoltaico non è sufficiente sapere quando accendere gli elettrodomestici o gli apparecchi elettrici, ma è necessario conoscere come e quando accenderli per farli consumare in maniera ottimale e non avere un ulteriore bisogno di energia che andrà a gravare sulla bolletta elettrica nel momento in cui si decide di acquistare l'energia dal GSE.
Il meccanismo di autoconsumo permette di razionalizzare la produzione di energia da fonti rinnovabili in modo da fruirne in maniera consapevole ed evitare il disagio di utilizzare tutta l'energia ed avere bisogno di quella della rete nazionale - fatta eccezione dei momenti in cui non vi è produzione da fonti rinnovabili, come durante la notte. L'obiettivo è autoconsumare istantaneamente l'energia autoprodotta programmando in maniera dettagliata l'accensione degli elettrodomestici e apparecchi elettrici in ordine di priorità, considerando, inoltre che il meccanismo di autoconsumo viene incentivato con la tariffa premio erogata dal GSE.
Quando conviene accendere elettrodomestici e apparecchi elettrici?
In realtà la risposta non è così scontata: l'obiettivo è quello di autoconsumare il più possibile l'energia autoprodotta, per cui il momento migliore per accendere gli elettrodomestici e gli apparecchi elettrici è il giorno, in cui vi è una maggiore produzione di energia da fonti rinnovabili, ma con un occhio di riguardo: è necessario preservarsi l'energia necessaria per gli apparecchi elettrici indispensabili per le ore diurne, accumulando l'energia con sistemi di accumulo.
Se durante le ore del giorno consumiamo tutta l'energia da fonti rinnovabili prodotta dal nostro impianto, durante le ore diurne dovremo affidarci all'energia della rete nazionale, andando a costituire una somma maggiore sulla bolletta elettrica che non verrà azzerata: l'accensione degli elettrodomestici durante il giorno è la soluzione migliore per autoconsumare, ma si deve necessariamente pensare anche alle ore in cui non vi è produzione di energia, razionalizzando e cercando di organizzarsi per sostenersi energeticamente con le proprie forze.
Guadagnare accendendo gli elettrodomestici di giorno: la tariffa premio autoconsumo
Per comprendere meglio, il valore di risparmio nell'accensione degli elettrodomestici e apparecchi elettrici durante la giornata - autoconsumando almeno il 70% della produzione elettrica e lasciando il 30% dell'energia prodotta per le ore notturne, osserva anche la tabella seguente in cui sono riportati i dati di guadagno con la tariffa premio autoconsumo:
Autoconsumo annuale |
Tariffa premio autoconsumo |
Guadagno annuale |
2.500 kWh | 0,155 EURO a kW | 2.500 x 0,155 = 388 EURO |
Verificare il livello produzione di energia più adatta per l'accensione degli elettrodomestici
Non è scontato: accendere gli apparecchi elettrici nel momento di maggiore produzione da fonti rinnovabili significa farli funzionare durante le ore del giorno, ma è importante verificare un fattore: il livello di produzione dell'energia del vostro impianto fotovoltaico.
Ciò significa che per permettere un ottimale funzionamento dei vostri elettrodomestici e ottimizzare realmente i guadagni con l'autoconsumo, è necessario accendere gli apparecchi elettrici solo nel momento in cui il livello di produzione di energia da fonti rinnovabili è sufficiente per farli funzionare bene.
Automatizzare e organizzare l'accensione degli elettrodomestici
Non è detto che chi sta fuori casa tutto il giorno non possa fruire dell'energia elettrica prodotta dal proprio impianto fotovoltaico e ottimizzare il meccanismo di autoconsumo o verificare il livello di produzione dell'energia da fonti rinnovabili. La soluzione è nell'installazione di alcuni sistemi di domotica che permettono di automatizzare l'accensione e lo spegnimento degli apparecchi elettrici che avete interesse a far funzionare quando voi non siete in casa, come per esempio la lavatrice, la pompa di calore o la stufa a pellet per il riscaldamento o la climatizzazione della vostra abitazione.
Con questo sistema è molto più facile fruire in maniera ottimale dell'energia generata dal vostro impianto fotovoltaico, massimizzare l'autoconsumo in maniera totalmente programmata e consapevole e conservare l'energia necessaria per altri elettrodomestici che dovete usare voi stessi, come l'aspirapolvere, la televisione, l'illuminazione, il forno nei momenti in cui siete nella vostra abitazione: in questo modo, l'autoconsumo è la soluzione indicata anche per chi sta fuori casa tutto il giorno, fermo restando l'organizzazione nell'accensione degli elettrodomestici.
Ridurre l'autoconsumo dell'energia rinnovabile: quando accendere gli elettrodomestici?
Come abbiamo potuto capire precedentemente, non basta solo accendere gli elettrodomestici nelle ore di massima produzione di energia da fonti rinnovabili, ma acquista particolare importanza il consumo consapevole dell'energia autoprodotta e l'organizzazione dell'accensione degli apparecchi elettrici. Per lo stesso motivo, assume rilevanza particolare la riduzione dei consumi dell'energia da fonti rinnovabili, adottando alcune strategie che riguardano gli elettrodomestici installati e presenti nella nostra abitazione:
- installare il frigorifero nella parte più fresca dell'abitazione per favorire il raffrescamento dei cibi con minore quantitativo di energia - l'ambiente ha già una temperatura inferiore a quella dell'ambiente circostante;
- utilizzare la lavatrice a bassa temperatura, in quanto il maggior consumo è dato dal riscaldamento dell'acqua durante il lavaggio;
- azionare il condizionatore solo dopo avere arieggiato il locale, senza dover azionarlo in un ambiente con temperatura troppo elevata con necessità di energia elettrica maggiore;
- programmare lo scaldabagno su una temperatura non superiore ai 50 gradi;
- installare la caldaia in una zona fesca e asciutta per facilitare il suo funzionamento con il minimo dispendio energetico.