Il vino sostenibile italiano approda a New York

Il primo rapporto sulla sostenibilità del vino approda a New York. L'appuntamento è stato messo in calendario per lunedì 10 novembre, presso la New School, dove il professore Lorenzo Zanni presenterà a media ed operatori del settore un dossier su un prodotto che rappresenta il simbolo della cultura italiana. Sorto nel 2013, grazie all'impegno profuso da Attilio Scienza, Michele Manelli e Marco Sabellico e con il sostegno di Gambero Rosso Holding e Unione Italiana Vini, il Forum per la Sostenibilità ambientale del vino porta avanti la sua missione volta a valorizzare la qualità del frutto delle viti e ad analizzarne la competitività tra le varie aziende sul mercato.

FORUM 2014 

(Il rapporto sulla sostenibilità del vino sarà presentato dal prof. Zanni a New York)

Il professor Zanni, che detiene la cattedra di ordinario di Economia e Gestione delle imprese a Siena, accenderà i riflettori sul tema vino-sostenibilità che rappresenta anche una leva di marketing. Tra gli obiettivi sia quello di creare un percorso per migliorare il settore da un punto di vista scientifico che sotto un profilo manageriale. Lo studio si basa su una serie di dati raccolti mediante un questionario online somministrato a circa 4700 imprese del settore vino italiano, selezionate da Gambero Rosso. Le domande suddivise in 4 sezioni riguardano le strategie delle imprese, l'organizzazione, la tecnologia.

Dall'indagine è emersa l'importanza del concetto di sostenibilità che appare infatti ormai radicato nel settore vitivinicolo. Soltanto in Italia sono stati messi in campo 15 programmi per lo Sviluppo della Sostenibilità nelle aziende dedite a questa produzione. Ma non solo. Numerosi anche i progetti realizzati per promuovere l'eco-compatibilità del prodotto made in Italy. Ma quali sono i dati importanti che possono essere considerati principali indicatori ambientali in questa ricerca? In primis le emissioni di gas ad effetto serra diretti ed indiretti legati al processo- prodotto; il consumo di acqua ed il suo inquinamento ed infine il concetto di biodiversità e la sua tutela.

L'interesse delle imprese per l'ambiente costituisce, dunque, un valore aggiunto per la qualità del vino e per la crescita economica della società. Ma non è sempre stato così. Il report sottolinea, infatti, che l'Italia si è mossa con un notevole ritardo rispetto agli altri paesi. Addirittura in una ricerca svolta tra il 2006 e il 2007 il concetto di sostenibilità, pur risultando importante, non veniva considerato fondamentale tanto da promuovere altre iniziative nella filiera vitivinicola.

Soltanto dopo con la nascita del Forum l'attenzione per la sostenibilità è diventata così alta da indirizzare addirittura le scelte aziendali italiane. Tale mentalità, inoltre, interessa vari tipi di azienda anche diverse tra loro in quanto il concetto di sostenibilità può apportare benefici ad ognuna.

Come sottolineano dal Forum il Rapporto 2014, scaricabile sul sito internet ad esso dedicato, rappresenta dunque un'importante "sintesi delle proposte innovative del comparto italiano, sia sotto il profilo culturale che tecnico-scientifico, sul tema vino e sostenibilità. Ai policy maker e in generale ai portatori di interesse vengono forniti indirizzi e proposte di lavoro comuni oltre che un luogo, il Forum stesso, dove coltivarle". La qualità del vino e la sua sostenibilità sono stati al centro di un incontro del Merano Wine Festival nella giornata di venerdì 7 novembre; una tavola rotonda alla quale ha partecipato il professore Zanni.

Fonte: www.vinosostenibile.org

AutoreDott.ssa Tiziana Casciaro


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