Il microeolico e il minieolico a confronto

Ultimamente, grande sensibilità è stata mostrata da parte di un numero sempre crescente di persone per i problemi climatici e di approvvigionamento che riguardano le risorse del nostro pianeta. È come se, all'improvviso, gli abitanti del terra abbiano riflettuto sul proprio futuro e, al contempo, abbiano sentito il bisogno di migliorarlo mentre sono in tempo.
Rimedi e alternative varie hanno dato vita a un trend sempre in crescita di soluzioni rinnovabili impiegate in vari settori. Anche nel privato, la gente, ha dato vita ad un fai da te di sistemi in grado di generare energia pulita e sostenibile.

Immagine rappresentativa green energy

Tra le fonti rinnovabili più in voga vi è l'eolico. Esso, da una parte, garantisce un'enorme produzione di energia green, dall'altra è stato (e continua ad essere) criticato e combattuto dagli ambientalisti di tutto il mondo, poiché considerato negativo per l'impatto ambientale che le turbine hanno sul paesaggio circostante. Da questo problema, molti si sono mossi per dare vita ad una soluzione che intervenisse principalmente sulle dimensioni ed è per questo che cresce sempre di più l'interesse per un'altra fonte meno invasiva: il minieolico. Ma anche questa sembra essere sorpassata da un'altra alternativa invenzione: il microeolico.

DIFFERENZE TRA MINIEOLICO E MICROEOLICO

La principale differenza tra gli impianti minieolici e microeolici consiste, sostanzialmente, nella quantità di energia che ciascuno di essi riesce a produrre. Mentre il primo riesce a raggiungere i 20 Kw, il secondo si limita a 500 watt. In realtà, però, non esiste ancora una classificazione convenzionale che li definisce in maniera netta.

Turbine mini eoliche

(Mini turbine eoliche sul tetto di un edificio)

Anche il campo applicativo differisce per il primo e per il secondo. Mentre il minieolico viene impiegato per il soddisfacimento del fabbisogno energetico domestico di un'intera famiglia, il microeolico, invece, risulta adatto per impianti energetici portatili di piccole dimensioni, come per esempio, nel caso di un router wireless, un server, ma anche cucine e ospedali da campo. Sempre più frequentemente si notano impianti eolici nei cortili delle case. Il fai da te, soprattutto, ha dato vita a forme e impieghi sempre più alternativi, che si distaccano dalle classiche turbine gigantesche che si stagliano su qualche altura ventosa. Chissà cosa potremmo aspettarci, adesso, dai creativi geni del microeolico.

ANALOGIE DI IMPIEGO

Entrambi gli aerogeneratori domestici, richiedono l'unico requisito di ventosità media minima annuale paria a 5 m al secondo, ovvero 18km/h. Micro turbine, dunque, che si adattano alle ridotte dimensioni degli spazi cittadini e che riescono a lavorare con regimi di vento inferiori, in grado di orientarsi automaticamente in modo da sfruttare al massimo la forza del vento.

Nello specifico, sono i generatori con asse verticale ad avere la meglio nell'ambiente cittadino. Essi infatti, oltre a presentare dimensioni inevitabilmente ridotte, rispetto alle classiche turbine di campagna, si integrano meglio sugli edifici e i condomini delle moderne città, sviluppati in altezza. Ciò non toglie che queste pale domestiche, potrebbero essere facilmente istallate anche in località remote per le quali l'allacciamento alla rete elettrica avrebbe costi elevati o, addirittura, non sarebbe praticabile.

Turbine mini eoliche
(Mini turbine eoliche in città)

I vantaggi per queste mini e micro turbine  non mancano. Con la produzione e il consumo in loco, si evitano i dispendi inutili di energia e a ricavarci saranno la bolletta di casa e l'ambiente, in quanto, la produzione di energia eolica non necessita di alcun combustibile e non produce emissioni in atmosfera di gas a effetto serra o altri inquinanti.

INCENTIVI

Vantaggiosi, inoltre, si presentano gli incentivi per gli impianti eolici di potenza compresa tra 1 e 20 kW; secondo il D.M. del 6 Luglio 2012, il quale contiene le disposizioni in materia di incentivi per energia da fonti rinnovabili non fotovoltaiche, è prevista una tariffa pari a 0,291 €/kWh, pari a 291 euro per MWh per impianti di potenza compresa tra 1 e 20 kW, e 268 euro per MWh per impianti di potenza compresa tra 20 e 200 kW. Tali  incentivi vengono applicati agli impianti interamente nuovi, ricostruiti o riattivati, oggetto di intervento di potenziamento o di rifacimento, che sono entrati in regime dal 1 gennaio 2013. A parte, ovviamente, sono da considerare gli incentivi regionali. (Fonte wired.it)

VIDEO- MINIEOLICO E MICROEOLICO

AutoreDott.ssa Sara Tomasello


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