Un Google sempre più green sceglie l'eolico per i suoi data center

Il 'vento' del cambiamento soffia anche per Google?

È guerra aperta tra i colossi hi-tech sul terreno delle energie rinnovabili: chi si dimostrerà più aperto al cambiamento? Chi risulterà più eco-friendly agli occhi dell'opinione pubblica? È questa la domanda che in molti si sono fatti in occasione della Giornata della Terra 2014, celebrata il 22 aprile nel mondo. Per l'occorrenza, giganti del web come Apple o Google si sono combattuti a colpi di annunci sui loro siti, per alimentare una maggiore sensibilizzazione energetica ed ambientale.

Google punta sempre più sull'eolico e sulle energie rinnovabili stringendo accordi di fornitura energetica

(Google punta sempre più sull'eolico e sulle energie rinnovabili stringendo accordi di fornitura energetica)

Per quanto riguarda Google, è stato pubblicato sul suo GreenBlog un articolo in cui si afferma che il colosso di Mountain View avrebbe siglato un accordo con la compagnia MidAmerican Energy, leader nel mercato dell'eolico, affinché il suo data center in Iowa (costruiti nel 2007) venga rifornito con 407 MW di energia eolica pulita. L'accordo permetterà a BigG di avanzare nel mercato green, contribuendo a consolidare l'immagine di un colosso della tecnologia sensibile alla sopravvivenza del pianeta, oltre che al proprio immediato guadagno economico.

Il Data center in Iowa di Google è stato costruito nel 2007

(Il data center in Iowa di Google è stato costruito nel 2007)

Come annunciato sul blog si tratta del settimo, più importante, patto siglato da Google in materia di rinnovabili, che lo porterà ad aver accumulato un totale di 1 GW, utile al funzionamento della macchina produttiva. Per adesso l'azienda fa ricorso a fonti d'energia pulita per un 48%, ma con questa abile mossa la percentuale è destinata a salire.

Il meccanismo adottato dal leader trai motori di ricerca è quello di utilizzare i cosiddetti PPA (Power Purchase Agreement), ossia di stringere accordi di fornitura energetica con aziende specializzate nel campo delle rinnovabili, in modo tale che ne derivi un doppio vantaggio: se da un lato Google ne beneficia in termini energetici e d'immagine, le società cui il colosso si rivolge ricevono cospicue somme di denaro che potrebbero essere utilizzate per costruire nuovi parchi eolici e solari. La società di Mountain View non può permettersi di costruire parchi eolici nei pressi dei propri data center e quindi sopperire da sola ai propri bisogni energetici, perché non esistono zone in cui sarebbe possibile mettere in piedi con successo sia un data center che un parco eolico o solare, che necessitano di condizioni atmosferiche ed ambientali differenti.

I data center di Google vengono alimentati a distanza da parchi eolici o solari

(I data center di Google vengono alimentati a distanza da parchi eolici o solari)

Anche in passato BigG strinse accordi di fornitura energetica per le proprie infrastrutture: accadde infatti nel 2012, quando il data center in Oklahoma cominciò ad essere rifornito dalla Grand River Dam Authority, con cui Google intratteneva rapporti da tempo e nel 2013, quando siglò un'intesa con una società svedese per sopperire alle necessità dei suoi data center finlandesi. Inoltre BigG ha investito negli ultimi tempi circa 1 miliardo in 15 progetti green in tutto il mondo.

Dal canto suo, la MidAmerican Energy ha firmato l'accordo con Google per poter realizzare il progetto "Wind VIII program", che prevede ulteriori investimenti nel settore eolico, anche nello stato dell'Iowa, uno dei più attivi in termini di rinnovabili. Tra i vari punti del programma, emerge il fatto che la società vorrebbe infatti aumentare di un altro MW la produzione di energia eolica in Iowa entro la fine del 2015, costruendo 656 nuove turbine. Il ceo della MidAmerican Energy, Bill Fehrman, ha difatti affermato: "La crescente presenza di Google all'interno del nostro mercato dei servizi, insieme al suo decisivo ruolo per lo sviluppo delle energie rinnovabili, è stata un fattore importante per l'impegno della MidAmerican Energy nel settore delle rinnovabili", aggiungendo poi che l'accordo sarebbe vantaggioso non solo per Google stesso, ma per i clienti della sua società che vedrebbero così ridotti i costi di fornitura energetica.

AutoreDott.ssa Irene Armaro


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