Tutto ciò che bisogna sapere sui mutui per il fotovoltaico: la documentazione necessaria, le condizioni economiche e le spese extra

Estinti i conti energia, il fotovoltaico non ha da temere, nuovi modelli di finanziamento si fanno avanti e questa volta a sostenere il solare ci pensano gli istituti di credito.
Quest'ultimi hanno attivato un sistema di agevolazioni, a sostegno di coloro i quali desiderano investire nel settore del fotovoltaico, attivando prestiti, mutui e leasing, in grado di venire incontro alle esigenze dei clienti.

CHE COSA SERVE CONOSCERE PER SCEGLIERE L'ISTITUTO DI CREDITO AL QUALE RICHIEDERE UN MUTUO PER UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO?

Un tempo, il mutuo per l'installazione di un impianto fotovoltaico veniva eseguito mediante la formula di cessione del credito, da parte del GSE, direttamente agli istituti di credito e ciò bastava a ricoprire le garanzia. In pratica, tramite un accordo dell'Ente di gestione dell'energia, insieme con l'Associazione Banche Italiane, gli istituti creditori ipotecavano il bene come garanzia del pagamento.

Per la concessione del credito, inoltre, le banche avevano di bisogno di una serie di documentazioni, relativi ai preventivi di spesa e alle norme di utilizzo e progettazione.
Talune banche, tuttavia, non concedevano i mutui a coloro i quali avessero goduto degli incentivi al fotovoltaico da parte del GSE.

Ultimamente, l'azione delle banche si è fatta più intensa e i mutui concessi sono di gran lunga maggiore. Nonostante la crisi economica, il fotovoltaico viene considerato un investimento sicuro, in grado di ripagare, nel tempo, lo sforzo economico iniziale, dunque, gli investimenti in questo settore aumentano sempre più. L'aiuto di creditori è indispensabile, soprattutto adesso, che il GSE ha messo fine agli incentivi statali al fotovoltaico. 

Il cliente che si rivolge all'istituto di credito per ottenere il mutuo per la realizzazione di un impianto al fotovoltaico, deve conoscere le modalità con le quali opera la banca, ovvero:

  • il limite massimo erogabile;
  • le modalità ammesse per estinguere il mutuo;
  • coloro i quali possono ricevere il mutuo;
  • la durata del mutuo;
  • i tassi di interesse.

Avendo fatto una ricerca approfondita tra le banche che forniscono il servizio di mutuo al fotovoltaico, è necessario mettersi in contatto per conoscere le procedure burocratiche.

CHE COSA CHIEDE LA BANCA PER EROGARE IL MUTUO AL FOTOVOLTAICO?

Poiché un mutuo al fotovoltaico è considerato, a tutti gli effetti, un prestito, il cliente richiedente dovrà trovarsi nella situazione in cui riesca a garantire l'istituto di credito dal mancato pagamento, proprio per questo motivo, egli, per attingere alla prima parte del mutuo (che solitamente si attesta intorno al 40%), dovrà fornire i seguenti documenti:

  • la copia del contratto di fornitura dell'impianto;
  • il preventivo della spesa per la fornitura e l'installazione dell'impianto;
  • la copia delle autorizzazioni e delle concessioni edilizie rilasciate dal comune o da altri enti.

Per ricevere una seconda percentuale su tutto l'importo è necessario presentare, inoltre, la copia del documento di avvenuto montaggio e collaudo.
I mutui sono estinguibili in rate mensili, con tassi variabili tra i differenti istituti di credito, mediante un conto bancario dedicato. L'attivazione del prestito consente di usufruire anche di un'assicurazione sull'impianto.

QUALI SONO LE PRINCIPALI CONDIZIONI ECONOMICHE IMPOSTE DA UN MUTUO BANCARIO AL FOTOVOLTAICO? I TAEG, GLI IMPORTI, L'AMMORTAMENTO, GLI INTERESSI E LE SPESE PER LA STIPULA DEL CONTRATTO.

Prendendo in esame un ipotetico mutuo bancario per l'installazione di un impianto fotovoltaico, di importo pari a 100.000 €, è possibile stilare una presunta condizione economica contrattuale, garantita al cliente richiedente, da parte dell'istituto di credito.
La tabella qui di seguito consente di far luce sui seguenti aspetti:

  • distingue le categorie di cliente in privati o aziende;
  • conoscere il Taeg per ogni categoria;
  • gli importi erogabili e finanziabili;
  • le notizie relative al preammortamento e all'ammortamento;
  • i tassi di interesse;
  • i tassi di mora;
  • le spese per la stipula del contratto.

CATEGORIA

TAEG

CONSUMATORE 3,35%
CONDOMINI/ AZIENDE AGRICOLE
3,35%
DETTAGLIO/NON AL DETTAGLIO (ALTRI)
4,91%

VOCI

COSTI

IMPORTO MASSIMO EROGABILE

Consumatore: 150.000,00€;

Dettaglio/Non al dettaglio: 500.000,00€;

Condomini: 500.000,00€;

Aziende agricole: 600.000,00€;

Aziende: 1.000.000,00€

IMPORTO MASSIMO FINANZIABILE (comprensivo delle spese strutturali)

Dettaglio/Non al dettaglio: fino al 100% del costo dell'impianto(IVA inclusa);

Condominio: fino al 100% del costo dell'impianto(IVA inclusa);

Aziende agricole: fino al 100% del costo dell'impianto (escluso IVA se detraibile o compreso IVA se non detraibile);

Aziende: fino al 100% del costo dell'impianto (IVA esclusa)

DURATA PREAMMORTAMENTO

Consumatore: massima 12 mesi;

Dettaglio/Non al dettaglio: massima 12 mesi;

DURATA AMMORTAMENTO

Consumatore: massima 15 anni(prorogabile fino a 17 in caso di variazione del tasso);

Dettaglio/Non al dettaglio: massima 15 anni(prorogabile fino a 17 in caso di variazione del tasso)

TASSI

 

TASSO DI INTERESSE NOMINALE ANNUO
parametro di indicizzazione + Spread
PARAMETRO DI INDICIZZAZIONE
Euribor 6 mesi, relativo alla quotazione del terzultimo giorno lavorativo del mese precedente a quello di stipula ed avente valuta l'ultimo giorno lavorativo del mese.
SPREAD PREAMMORTAMENTO

Consumatore: +2,000%;

Dettaglio/Non al dettaglio: +2,000%;

Condomini: +2,000%;

Aziende agricole: +2,000%;

Aziende: +3,500%

SPREAD AMMORTAMENTO

Consumatore: +2,000%;

Dettaglio/Non al dettaglio: +2,000%;

Condomini: +2,000%;

Aziende agricole: +2,000%;

Aziende: +3,500%

METODO CALCOLO INTERESSI
Anno civile base 360
TASSO DI INTERESSE DI MORA PER RITARDATO PAGAMENTO
Tasso interesse + 3,000%

SPESE PER LA STIPULA DEL CONTRATTO

 

COMMISSIONE DI ISTRUTTORIA

Consumatore: 0,50% dell'importo finanziato - imposto minimo percepito 300,00€;

Dettaglio/Non dettaglio: 0,50% dell'importo finanziato - imposto minimo percepito 300,00€;

Condomini: 0,50% dell'importo finanziato - imposto minimo percepito 300,00€;

Aziende agricole: 0,50% dell'importo finanziato - imposto minimo percepito 300,00€;

Aziende: 0,70% dell'importo finanziato - imposto minimo percepito 600,00€

CHE COSA SONO E QUALI SONO LE SPESE EXTRA CHE IL CLIENTE DEVE SOSTENERE PER OTTENERE IL MUTUO AL FOTOVOLTAICO?

Quando il cliente stipula il contratto di mutuo con l'istituto di credito, egli deve anche sostenere una serie di ulteriori costi inerenti ai servizi prestati, in merito ai seguenti ambiti:

  • le perizie tecniche;
  • gli adempimenti notarili;
  • l'assicurazione immobiliare.

Il cliente, in pratica, dovrà corrispondere, a proprie spese, alla richiesta di presentazione del documento tecnico della stima delle fonti di reddito, offerte come garanzia agli istituti di credito; tale documento deve essere stilato da un professionista iscritto all'albo e deve essere di gradimento alla banca.

Inoltre, il cliente deve farsi carico delle spese inerenti alle pratiche notarili, riguardanti la stipulazione del contratto e l'atto di cessione del credito, redatto dal Notaio stesso in forma scritta e privata. Le spese notarili sono a carico del cliente anche nel caso in cui il mutuo non venisse erogato, ad eccezione del caso di un finanziamento in surroga, per il quale le spese, invece, vengono addossate alla banca, secondo l'articolo 8 Dl n. 7/2007 (poi convertito in legge n. 40/2007).

Il cliente pagherà anche l'assicurazione dell'impianto, con un importo paria al valore dello stesso, presso un'agenzia assicurativa di preferenza della Banca.

AutoreDott.ssa Sara Tomasello


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