Ad Anversa, è in funzione il primo tunnel ferroviario fotovoltaico

Era il 2011 quando, per la prima volta, niente poco di meno che tra le pagine del Telegraph, si vociferava di trasformare il tunnel di poco meno di 3,4 Km della linea ferroviaria ad alta velocità che collega Parigi con Anversa in un tunnel fotovoltaico. Ora che sono passati più o meno tre anni, giusto a fine gennaio, è stato installato l'ultimo pannello ad opera dalla belga Enfinity, un'azienda specializzata nella realizzazione di grandi impianti fotovoltaici.

Diciamo subito che non si è arrivati ai 50000 moduli di cui si vociferava nelle prime fasi di realizzazione, ma la quota di 16000 resta comunque di tutto rispetto, visto che si tratta della prima tratta ferroviaria al mondo a produrre energia direttamente dalla luce del sole.

La storia del tunnel è green sin dall'inizio, prima ancora che si cominciasse a speculare circa la sua conversione in tunnel fotovoltaico. Era nato, infatti, per proteggere gli alberi secolari della zona intorno ad Anversa dall'impatto dei treni. Tuttavia, oltre a scongiurare problemi di deforestazione, il tunnel svolgeva anche il ruolo di "barriera protettiva" per i treni in transito, in caso si eventuali cadute d'alberi.

Il tunnel dell'alta velocità poco prima di Anversa era stato costruito per proteggere l'area boschiva secolare intorno

(Il tunnel dell'alta velocità poco prima di Anversa era stato costruito per proteggere l'area boschiva secolare intorno)

Anche ora, il tunnel, destinato a produrre ben 3, 5 MW di energia annuali, continua la propria storia andando a soddisfare un duplice scopo: alimentare di energia elettrica la stazione di Anversa (garantendo, così, il normale funzionamento di segnaletica, illuminazione e riscaldamento delle stazioni) ed erogare energia a tutti i convogli ferroviari in transito, in qualsiasi momento e ora di viaggio. Per ora, le stime parlano di 4000 treni all'anno, con una riduzione delle emissioni di CO2 pari a 2400 tonnellate annue (ben 47000 nell'arco di un ventennio).

Il tutto è stato possibile grazie alla cooperazione della Enfinity (al momento impegnata anche sul fronte francese, dove sta realizzando due tra le più grandi centrali fotovoltaiche del continente europeo) con Infrabel, la società che gestisce le infrastrutture ferroviarie belghe, Solar Power Systems (un'altra azienda che si occupa di installazioni fotovoltaiche) e i comuni di Brasschaat e Schoten. La JinkoSolar Holding (l'azienda cinese al quinto posto tra i più grandi produttori mondiali di fotovoltaico) ha, invece, fornito i 16000 pannelli fotovoltaici, da 245 W ciascuno e che garantiscono performance di altissimo livello.

Il costo di realizzazione finale è stato di 15, 7 milioni di Euro, un po' oltre i 14 milioni di cui si era parlato nel 2011.

Il castello di Brasschaat. La realizzazione del tunnel è stata possibile anche grazie alla collaborazione di questo comune

(Il castello di Brasschaat. La realizzazione del tunnel è stata possibile anche grazie alla collaborazione di questo comune)

Alla base di questo innovativo progetto (a detta di Arturo Herrero, Responsabile Marketing di JinkoSolar, un'innovazione assoluta per il settore dei trasporti, che si sta interessando sempre più al tema dell'energia solare), esiste una semplice idea di fondo: sfruttare il più possibile dello spazio antropico già esistente (tetti, strade, ponti, etc.) per installare nuovi impianti di produzione di energia fotovoltaica, senza andare a modificare e deturpare ulteriormente la morfologia naturale dell'ambiente di installazione (in questo caso, si tratta di ben 50000 metri quadrati, l'equivalente di otto campi da calcio).

Il nuovo tunnel ferroviario fotovoltaico si estende su una superficie pari a otto campi da calcio

(Il nuovo tunnel ferroviario fotovoltaico si estende su una superficie pari a otto campi da calcio)

Il progetto sembra, quindi, perfettamente in linea con la proposta avanzata dall'Unione Europea di sfruttare le corsie autostradali più assolate e facilmente adattabili per realizzare quelli che sono stati già ribattezzati Tunnel del sole.

Si tratterà di infrastrutture in grado di garantire il trapasso di luce sufficiente ad assicurare buona visibilità agli automobilisti a qualsiasi ora della giornata, ma senza sfruttare l'illuminazione artificiale. In questo modo, infatti, l'energia prodotta dagli impianti fotovoltaici (collocati sul tetto, orientabili verso Sud e inclinati a 30 gradi) potrà essere interamente riutilizzata per soddisfare il fabbisogno energetico degli edifici delle aree circostanti. Inoltre, una pellicola opaca posta sul tetto, al di sotto dei pannelli, garantirà un la diffusione della luce, a tutto svantaggio di giochi di luci e ombre, fastidiosi per gli automobilisti.

Il progetto della Comunità Europea

(Il progetto della Comunità Europea "Tunnel del sole" mira a sfruttare lo spazio autostradale adatto per realizzare tunnel fotovoltaici)

L'obiettivo è installare 240MW all'anno di energia per i prossimi 15 anni, con una potenza di ottenendo 4, 2 GW.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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