Tetti solari: le 25 corporation americane più virtuose

Tra tutte le energie rinnovabili, il fotovoltaico è di sicuro il settore che ha avuto una crescita globale più rapida anzi, esponenziale. Gli incentivi iniziali e i costi sempre più bassi per l'installazione di pannelli fotovoltaici hanno reso gli impianti accessibili a quasi la totalità degli interessati.

Secondo il PV Status Report 2013, pubblicato a settembre dal Joint Research Center (JRC) della Commissione Europea, la produzione di energia proveniente da celle e moduli fotovoltaici è rapidamente passata dai 46 Megawatt del 1990 ai 38,5 Gigawatt del 2012 nella sola area europea.

Ma anche oltreoceano non sono da meno: le grandi corporation degli Stati Uniti guardano da sempre con molto interesse il tema dell'energia verde e sono sempre più frequenti i grandi investimenti nel settore. L'ultima tendenza americana in materia di fotovoltaico sono i "tetti solari": sempre più aziende decidono di coprire i tetti dei propri edifici con impianti di questo tipo, sopperendo così al loro fabbisogno interno di energia elettrica.

L'ultimo report dell'Associazione americana per l'energia solare SEIA (Solar Energy Industry Association), intitolato "Solar Means Business 2013: Top U.S. Commercial Solar Users", stila una classifica delle 25 società presenti in USA che hanno scelto di ottimizzare anche lo spazio al di sopra delle teste dei dipendenti. Si tratta, quindi, di tetti di capannoni e stabilimenti sul suolo americano, i quali non sono necessariamente di proprietà di aziende made in USA.

Classifica delle 25 corporation USA con pannelli fotovoltaici installati sul tetto: Walmart Stores in testa
(Classifica delle 25 Corporation USA con tetti solari)

La Top 5 della classifica vede grandi nomi del business americano. Al primo posto, con poca sorpresa, compare la multinazionale Walmart, regina indiscussa della grande distribuzione organizzata. Sui tetti dei suoi Walmart Stores sono stati installati impianti che producono quasi 90 MW. Un gradino più in basso, troviamo CostCo, la più grande catena americana di ipermercati all'ingrosso, che possiede circa 47 MW installati sui suoi edifici. All'inseguimento del secondo posto, con uno scarto di poco più di 2 MW, si trova la catena di grandi magazzini Kohl's.

Al quarto posto si distingue Apple con poco più di 40 MW; mentre al quinto posto si posiziona una rinomata azienda di origine svedese a cui piace molto pubblicizzare le sue iniziative green in tutto il mondo, così da influenzare positivamente la percezione dei consumatori sulla sua condotta: stiamo parlando di IKEA. Negli USA, però, i suoi tetti solari producono appena 35 MW. Rimane comunque uno tra i più grandi investitori del mondo in fatto di energia rinnovabile, lo dimostrano le numerose azioni pro-fotovoltaico che compie nei suoi stabilimenti.

All'interno della classifica si susseguono altri nomi importanti come Campbell's, FedEx, Intel e molti brand del panorama automobilistico, come Volkswagen, General Motors e Toyota. Le 25 società nominate hanno, in totale, 950 impianti installati, i quali contribuiscono alla produzione di energia rinnovabile su suolo americano per 445 MW. I dati raccolti dalla SEIA per elaborare la "graduatoria" sono aggiornati ad agosto 2013, questo permette di fare un confronto con lo stesso periodo dell'anno precedente, quando i MW prodotti sugli stabilimenti  ammontavano a 300 per un totale di 730 impianti.

Pannelli fotovoltaici installati sui tetti degli stabilimenti industriali
(Tetti fotovoltaici sulle aziende americane)

Il vantaggio di installare un impianto fotovoltaico non riguarda solo la possibilità di generare in proprio la quantità per il proprio fabbisogno, ma anche quello di rendersi completamente o parzialmente indipendenti dalle grandi compagnie di energia elettrica e dai frequenti sbalzi di prezzo. Quest'ultimo è sicuramente un aspetto da non sottovalutare, soprattutto se si è una multinazionale che, per proteggere la propria competitività sul mercato internazionale, è costretta a fare un business plan a lunghissimo termine. Walmart, per esempio, grazie alla sua scelta di investire sulle energie rinnovabili ha avuto un risparmio, nel solo 2012, pari a 2 milioni di dollari.

Anche in Italia si è pensato di sfruttare al meglio i raggi del sole e, infatti, abbiamo visto sorgere, sempre più spesso, terreni o tetti ricoperti da file di pannelli solari, ma sono state, perlopiù, iniziative mosse da privati grazie gli incentivi statali. A livello di aziende, invece, il fenomeno non è ancora così diffuso, seppur vi siano casistiche che ci fanno onore.

Al CAAB - Centro AgroAlimentare di Bologna, per esempio, è stato di recente inaugurato il più grande tetto fotovoltaico d'Europa: un superficie di 100 mila mq ospita 43.750 mila pannelli solari per un energia totale di 11,35 GW. Questo permetterà alla struttura di rendersi parzialmente autosufficiente e di utilizzare l'energia in esubero per alimentare la mobilità elettrica all'interno del CAAB stesso. Anche il Gruppo Mercatone Uno, catena italiana di ipermercati non alimentari, ha abbracciato questa filosofia ed ha installato sui tetti dei propri stabilimenti impianti fotovoltaici per una produzione di energia pari 9,8 MW.

Installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti
(Pannelli fotovoltaici sui tetti)

Un'altra iniziativa tutta italiana è la campagna "Eternit Free" lanciata da AzzeroCO2, società di consulenza energetico-ambientale, e Legambiente: l'obiettivo è quello di promuovere la sostituzione di tetti in eternit – ahimè ve ne sono ancora – con impianti fotovoltaici presso le aziende del territorio che decidono di aderire, beneficiando degli incentivi speciali introdotti dallo stato.

Tutte iniziative lodevoli e di grande impegno, ma siamo ancora ben lontani dai traguardi americani a livello di capillarità delle installazioni. Ciò non toglie che questi possano fungere da incoraggiamento per percorrere la stessa strada.

AutoreDott.ssa Jessica Ingrami


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