Chi ha più idee si faccia avanti, progetti di energie rinnovabili per le isole minori: il concorso Sole, vento e mare

Sole vento e mare per le isole minori e le aree marine protette italiane - Energie rinnovabili e paesaggio, questo è il titolo del concorso internazionale promosso dal Gestore dei Servizi Energetici (GSE), dall'associazione ambientalista Marevivo, da ENEA (Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile), da CITERA (Centro di Ricerca Interdisciplinare Territorio Edilizia Restauro Ambiente) dell'Università di Roma La Sapienza, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Un concorso, questo, che mira a promuovere le nuove idee riguardanti le componenti ambientali, paesaggistiche e socio-culturale delle isole minori italiane e delle aree marine protette e, al contempo, lo sviluppo dei sistemi impiantistici garanti dell'efficienza nel risparmio energetico, derivante dall'impiego di fonti rinnovabili in un'ottica prettamente eco sostenibile. (Fonte distrettoenergierinnovabili.it)

LE IDEE VINCENTI AL SERVIZIO DEL TERRITORIO ITALIANO

Il concorso è aperto a tutte quelle figure professionali (architetti ed ingeneri d'Italia e d'Europa) in grado di fornire nuovi progetti e soluzioni innovative ed eco compatibili per la produzione di energia termica ed elettrica, derivante dalle fonti rinnovabili, al fine di incrementare il loro impiego anche nelle isole minori del territorio italiano. La forte innovazione, l'efficienza massima e il risparmio energetico sono i fattori determinanti per vincere, il tutto dovrà abbracciare le peculiari caratteristiche del paesaggio italico.

Energie rinnovabili in un isola immaginaria

(Energia eolica installata su un'isola immaginaria del pianeta terra)

Le isole minori del territorio italiano sono caratterizzate da numerosi fattori che presentano una doppia faccia della medaglia, in quanto, talvolta, si presentano sottoforma di problematiche, legate, ad esempio, alla natura del loro territorio, in particolar modo la limitata disponibilità di risorse naturali, ai costi supplementari dei trasporti e delle comunicazioni e all'inquinamento marino e costiero, dall'altra parte, invece, proprio l'insularità costituisce un fattore potenzialmente sfruttabile per ciò che riguarda una politica strategica di sviluppo sostenibile, mirato ad un corretto uso delle risorse e al rispetto delle caratteristiche paesaggistiche.

I progetti da presentare dovranno essere pertinenti ai settori di intervento, propri delle attività insulari, come la mobilità sostenibile, sia a terra sia a mare, le efficienze delle aree portuali, l'illuminazione pubblica sostenibile, come negli anni passati sono stati presi a rappresentanza i mulini high tech alle torri portuali con forma di alberi, al fine di captare il vento, i pontili elettrici e le tegole fotovoltaiche. (Fonte distrettoenergierinnovabili.it)

ANCHE I COMUNI FANNO LA LORO PARTE

Proprio per voler dare una connotazione marcatamente e volutamente territoriale, notevole importanza è stata data anche ai comuni delle piccole isole al fine di agire in maniera mirata secondo le esigenze di ognuno; tra le prime a partecipare attivamente a questo progetto ci sono i nomi delle isole di Giglio, Capri, Ischia, Ponza, San Pietro (Comune di Carloforte), d'Elba (Comune di Capoliveri) e di Salina (Comune di Santa Marina Salina). (Fonte distrettoenergierinnovabili.it)

DI TERRA NE ABBIAMO UNA SOLA

La Presidente di Marevivo, Rosalba Giugni, ha descritto così il grande impegno che dovrebbe essere portato avanti da tutti, ovvero che «il paesaggio italiano è talmente straordinario che non possiamo pensare di distruggerlo, nemmeno per un buon motivo come quello di cambiare l'energia Riteniamo che chiunque calpesti il suolo di questo pianeta si debba preoccupare di questo cambio di energia, di questa terza rivoluzione. Le isole minori sono dei territori di particolare pregio, piccoli ma molto speciali sui quali si possono sperimentare nuove tecnologie col rispetto del paesaggio».

E ancora, secondo Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, il rapido aumento del numero di abitanti nel pianeta terra ha portato ad un punto in cui «i consumi di energia sono aumentati più di dieci volte, si sono rivoluzionati gli stili di vita (automobili, case, elettrodomestici) e la quota di popolazione mondiale che partecipa a questa crescita di consumi di energia è enorme, con un impatto devastante anche sul clima», dunque al fine di migliorare la vita nel nostro paese e di porre fine ad un inquinamento bisogna «tagliare l'uso di energia e tagliare l'utilizzo di combustibili fossili e far crescere l'uso di energie rinnovabili».

Isola green

(Isola green, simbolo del rispetto ambientale)

Carlo Tricoli, Responsabile dell'Unità Centrale Studi e Strategie Enea, ha sottolineato la necessità di trovare le metodologie più tecnologiche per raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico e come egli sostiene, «un'idea può essere ingegnerizzata per fare un'impresa. Obiettivo di Enea è il territorio (energie rinnovabili) e in questo bando si sono considerate le esigenze reali delle piccole isole. Perché l'efficienza energetica deve giocare un ruolo importante».

Inoltre l'intervento di del segretario generale del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Paolo Latella, ha ribadito la necessità di sperimentare nuove idee e progetti in grado di risollevare «un'Italia affannata che si rivolge ai mercati internazionali», e invita il governo che verrà a «ragionare in termini specifici significa valorizzare il territorio». (Fonte baresinelmondo.it)

AutoreDott.ssa Sara Tomasello


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