L'Eolico offshore va a beneficio della fauna marina favorendo l'habitat ideale per i pesci

Nei confronti della tecnologia a sfruttamento energetico pulito tipica delle installazioni eoliche, siamo purtroppo abituati a sentire pareri sfavorevoli riferiti ad una questione di inquinamento acustico, causato dal rumore delle pale dei rotori risentito fortemente dagli abitanti delle zone adiacenti parchi eolici, ma, soprattutto, alla grave e considerevole problematica sollevata dagli animalisti: le installazioni eoliche di tipo on shore, cioè su terra, sono infatti considerate colpevoli dello stermino di differenti specie di fauna aviaria, dato il troppo spesso nefasto impatto dei volatili migratori contro le possenti pale degli aerogeneratori, così come le installazioni off shore sulle acque delle coste californiane rappresentano un attraente pericolo per i leoni marini.

In tema di impiantistica marittima però, per una volta le installazioni eoliche off shore non hanno creato danno agli animali bensì hanno operato per il dato completamente opposto ovvero al fine della conservazione delle specie.

Vediamo di cosa si tratta.

Nuove specie di pesci grazie all'eolico

Uno studio di 7 anni condotto dal DTU aquaistituto danese per le risorse acquatiche, e presentato nella relazione "Effect of the Horns Rev 1 Offshore Wind Farm on Fish Communities. Follow-up Seven Years after Construction", è stato compiuto sull'analisi di uno dei più gradi parchi eolici offshore a largo delle coste della Danimarca, il parco Horns Rev 1, e ha espresso parere positivo nei confronti della rilevazione di assenza di distrurbo da parte dell'eolico nei confronti delle specie marine localizzate nella zona.

E' infatti stato dimostrato come, in alcuni casi, la presenza delle pale eoliche sia stata d'aiuto alla creazione di un habitat ideale e favorevole all'insediamento di nuove specie di pesci. 

Le ricerche,  iniziate prima dell'installazione delle 80 turbine del parco marittimo a circa 20 metri di profondità in acque brulicanti di pesci, hanno favorito una prima analisi delle forme di vita presenti quindi una successiva valutazione inerente l'evoluzione di queste in contemporanea alla messa in opera del parco e hanno portato all'osservazione di come le turbine non abbiano procurato effetti avversi alla fauna ma invece si siano stabilite sull'impianto nuove specie fino ad allora non presenti in loco.

Fautrici del propizio habitat, sono state le grosse rocce utilizzate per la stabilizzazione delle pale al fine di evitare che le correnti marine scavassero profondi canali nella sabbia.

Schema dell'impianto eolico Horns Rev 1

(Schema grafico inerente la base rocciosa dell'impianto eolico Horns Rev 1)

Queste stesse rocce si sono trasformate a nuova vita in una sorta di barriera artificiale, all'interno della quale hanno trovato cibo e rifugio specie ittiche come il tordo dorato, il blennide viviparo e il lompo.

A 7 anni dalla costruzione, le 30 specie di pesci presenti nella zona sono passate a 41.

Assenza di disturbo anche per gli animali tipicamente abitanti del fondale marino come le anguille, che solitamente nidificano sotto la sabbia, poichè le installazioni eoliche non hanno favorito alterazioni della consistenza sabbiosa.

 Lo studio si distingue come il primo nel suo genere ad aver esaminato gli effetti dei parchi eolici danesi sulla vita della fauna marina, evincendo inoltre come un'eventuale serie di parchi eolici ravvicinati, potrebbe avere un effetto positivo sulla generazione e sulla sopravvivenza dei pesci in quanto corridoio di dispersione per uova e larve.

(Fonte: dongenergy.com)

Gli studi in Irlanda

Studi affini sono stati condotti in Irlanda dall'ente internazionale di controllo Royal Haskoning ai fini di una valutazione inerente l'impatto ambientale dell'impianto SeaGen prodotto dalla Marine Current Turbines Ltd, attivo dal 2008 nelle acque di Strangford Lough, in Irlanda del Nord.

Le turbine acquatiche anche in questo caso non sembra abbiano arrecato disturbo a mammiferi marini quali foche e delfini, che continuano a nuotare tranquillamente attorno alle turbine, senza danno verso le proprie rotte abituali.

Benefici anche per la flora e la fauna dei fondali, riformatasi nell'immediato alla successiva installazione dell'impianto e assenti i cambiamenti nella velocità delle onde a riva o delle correnti direzionali.

(Fonte: marineturbins.com)

Video dimostrativo del funzionamento dell'impianto marino SeaGen

AutoreDott.ssa Elisabetta Berra


Visualizza l'elenco dei principali articoli