Le regioni più green d'Italia? Sono Trentino, Umbria e Marche

E' il Trentino Alto Adige ad avere la maglia rosa per la green economy, seguita da Umbria e Marche: questo il podio delle Regioni più green d'Italia, secondo l'Indice di Green Economy 2013. Il primato del Trentino, peraltro, è netto rispetto alla seconda classificata, con 1,004, contro lo 0,280 dell'Umbria e lo 0,209 delle Marche.

La classifica, stilata da Fondazione Impresa, scatta la fotografia di un Paese in cui ad ottenere i risultati migliori sono le aree del centronord, mentre le regioni del sud ottengono risultati decisamente peggiori, eccetto l'Abruzzo (8ª posizione, con un miglioramento di 5 rispetto al 2012), la Sardegna (11°) e la Basilicata (12°) che si riescono ad ottenere un piazzamento migliore di quello di Regioni come la Lombardia (13°) e la Liguria (15°).
A collocarsi nelle zone basse della classifica è invece il Lazio, che ottiene un misero18esimo posto (punteggio pari a -0,481). Si conferma quindi il divario tra le regioni del Nord e le regioni del Sud, "con il Centro Italia che, Lazio a parte, tiene testa al Nord" - evidenzia l'indagine -. Le regioni del Centro, in particolare, occupano dopo la "capolista" Trentino Alto Adige le posi-zioni migliori (Umbria 2°, Marche 3°, Toscana 4°) e le Marche entrano così nel po-dio 2013 scalzando, rispetto all'anno precedente, la Toscana. La prima regione del Nord Italia (dopo l' "irraggiungibile Trentino Alto Adige") è l' Emilia Romagna che scende tuttavia al 5° posto in classifica (era 4° nel 2012). Balzano invece in avanti Veneto (6°) e Piemonte (7°): in particolare il Veneto guadagna addirittura 4 posizioni sul 2012 (era 10°), mentre il Piemonte sale di una posizione.
Le regioni del Sud sono invece generalmente peggiorate, ad eccezione di Puglia, Sardegna a del già citato Abruzzo. Campania (19° posto) e Sicilia (20°) perdono ancora terreno e diventano fanalini di coda assieme al Lazio".

green economy

Il buon posizionamento delle regioni del Nord trae origine in buona parte dagli indicatori dei comportamenti individuali nell'ambito della vita quotidiana e nelle proprie abitazioni. In particolar modo spicca l'indicatore sulle detrazioni fiscali sulla riqualificazione energetica degli edifici, che vedere le regioni del Nord ricoprire le prime otto posizioni (ancora il Trentino sul podio, seguito da Friuli Venezia Giulia e da Piemonte). Anche l'indicatore sui rifiuti vede al nord i migliori posizionamenti, e in particolare nell'ambito della raccolta differenziata è sempre settentrionale il podio: primo il Veneto (62,6% di raccolta), secondo il Trentino (62,3%) e il Friuli (57,5) al terzo posto.

Il settentrione si rivela virtuoso più o meno per tutti gli indicatori, tranne quello dell'agricoltura biologica, che vede la Lombardia agli ultimi posti, del turismo agricolo e del trasporto pubblico. In centro Italia spiccano invece i negozi biologici (Marche 1°, Umbria 2° e Toscana 6°), ma anche negli agriturismi. Nell'agricoltura biologica sono invece le regioni meridionali (Calabria, Basi-licata, Sicilia e Puglia) a fare da padrone. Ci sono inoltre alcune regioni del Sud che riescono ad avere la meglio sul nord per la produzione di energia da fonti rinnovabili.

Entrando nel merito del discorso energetico, a produrre la maggior parte dell'energia rinnovabile sono Valle d'Aosta, Trentino Alto Adige e Basilicata (rispettivamente 99,9%, 91,2% e 69,7% sulla produzione totale). Risultato positivo anche per l'Umbria (4° con il 55,5%). Sul tema delle emissioni, invece, la regione più virtuosa è la Campania, seguita da Trentino Alto Adige, Lazio, Marche, Lombardia, Piemonte e Veneto. La Puglia si merita invece la maglia nera.

Autore Laura Bosio


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