La stampante 3D 'sforna' giardini sostenibili

Entreranno man mano a far parte della nostra quotidianità con l'intento di rivoluzionare completamente gli anni a venire. Si tratta delle stampanti 3D, già balzate in primo piano agli occhi della nostra società, per la produzione di abiti, giocattoli e componenti di macchine. Inoltre c'è chi sta lavorando per stampare anche organi umani. E non solo. Negli Stati Uniti d'America la squadra di "3 Pillar Designs" è riuscita a ricostruire una zampetta ad un'anatra che aveva perso l'arto. In che modo, vi chiederete? Una stampa a tre dimensioni più la termoplastica e la piccola Dudley è ritornata  a camminare. Passi in avanti che fanno immaginare un futuro migliore anche in campo medico e soprattutto chirurgico.

Nella lunga lista dei prodotti stampati si aggiunge da pochi giorni anche un manufatto del tutto "green". Il progetto di Yuichiro Takeuchi  è far in modo che le stampanti 3D facciano "fiorire" veri e propri mini giardini. Non più inchiostro, dunque, ma erba e piante sfornate da questi dispositivi per disegnare angoli e spazi verdi. Tutto "condito" dal design più innovativo. L'idea è stata presentata, in occasione dell'evento "Sony Csl", presso il Museo d'Arte Moderna a New York. In primo piano fiori colorati e semi da coltivare in forme rettangolari o triangolari, ma non mancano le sagome più originali che riproducono il mondo animale.

MINI GIARDINI 3D

(L'idea di Yuichiro Takeuchi è riprodurre mini giardini con stampanti 3D)

L'innovazione tecnologica di Takeuchi prevede al posto del terreno una fibra vegetale in grado di fornire alla vegetazione la giusta nutrizione e di raggiungere dunque le dimensioni giuste già dopo due settimane. Una trovata che mira ad accontentare gli amanti del verde che non dispongono di un ampio spazio per coltivare. Ma anche una scelta orientata ad abbellire piccoli spazi urbani mediante una tecnica a basso costo e ovviamente senza il bisogno della manutenzione che tocca ai giardini verticali tradizionali, il cui prezzo nel conto finale presenta poi tanti zero.

Con le stampe 3D di Takeuchi bastano pochi metri quadri per allestire un piccolo giardino fiorito. Un modo che soddisfa tutti i pollici verde e che unisce il linguaggio dell'arte a quello del giardinaggio e della tecnologia. Un sistema che richiama, inoltre, alla memoria la coltivazione idroponica e quindi una tecnica che consente di coltivare al di là del suolo, mediante elementi come l'argilla, le fibre di cocco. Il lavoro di queste importanti macchine, che continuano a farsi spazio nel mondo della tecnologia, riesce dunque a concretizzare le idee di giardino che ognuno di noi può avere nelle proprie menti. Progetti che assumono poi una forma tridimensionale in modo che tutti possano ammirarne la bellezza, l'originalità e la creatività nell'allestimento degli spazi. Anche quelli più piccoli e quindi di formato mini.

Non è la prima volta che l'uso della stampa 3D presenta come tema principale quello dell'ambiente e degli organismi vegetali. Ad inizio anno un gruppo di studenti d'arte dell'Università di Maribor in Slovenia è riuscito, infatti, a realizzare, mediante sempre una stampante 3D, erba da giardino, costruita a strati. Il progetto didattico, diretto dal professore Dušan Zidar insieme a Maja Petek, Tina Zidanšek, Urška Skaza, Danica Rzenicnik e Simon, si chiamava "Tiskaj Zeleno", ovvero "Green Print". Inoltre a Londra, da qualche anno, va in scena nel periodo di marzo la prima mostra di giardini stampati presso "The Strand Gallery". Un'iniziativa, denominata "miNiATURE", che attrae in Gran Bretagna progettisti provenienti da tutto il mondo per esibire le proprie creazioni, ovvero giardini di piccole dimensioni in formato 3D. L'idea è stata lanciata da Kajsa Björne, Andrew Fisher Tomlin e Tom Harfleet, tre premiati designer che nel 2013 hanno lavorato insieme durante l'Australia Garden Show di Sydney. Uno spettacolo, quello inglese, che apre le porte non solo agli addetti ai lavori ma a tutti coloro che vorranno ammirare da vicino il lavoro prodotto da queste grandiose stampanti a tre dimensioni.

AutoreDott.ssa Tiziana Casciaro


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