La luce nelle campagne: in Perù è fotovoltaica

Molti Paesi in via di sviluppo o non ancora tra i "Big" della Terra sembrano aver capito (forse ancor meglio dei grandi) che la strada per lo sviluppo passa attraverso l'ecosostenibilità. Ed ecco che dall'Africa, all'Asia, passando per Haiti (che ancora si lecca le ferite per il terremoto del gennaio 2010) sino al Sud America, sempre più governi puntano sulle energie rinnovabili per riuscire finalmente a illuminare le vite dei propri cittadini. A quanto pare, ora è la volta del Perù.

Molti Paesi del cosiddetto Terzo Mondo hanno deciso di intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile, investendo in rinnovabili

(Molti Paesi del cosiddetto Terzo Mondo hanno deciso di intraprendere la strada dello sviluppo sostenibile, investendo in rinnovabili)

Lo Stato dell'America meridionale (incastrato tra Ecuador, Colombia, Brasile, Bolivia, Cile e Oceano Pacifico) conta una popolazione di 29 milioni di abitanti (secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Statistica e Informatica, pubblicati nel gennaio 2011). Di questi, 3,5 milioni non hanno ancora accesso all'energia elettrica (pari a più o meno 550 mila famiglie) e i primi 2 milioni sono i destinatari dei prossimi interventi governativi, che mirano a garantirne l'accesso all'energia elettrica nelle aree rurali, attraverso l'installazione di 500,000 impianti fotovoltaici. Tra questi, il governo conta che almeno la metà sia dotata di sistemi di accumulo, che permettano, quindi, di stoccare l'energia prodotta in eccesso e utilizzarla successivamente nei momenti di necessità.

Portare elettricità nelle aree rurali e attraverso sistemi di produzione puliti e rinnovabili come il fotovoltaico (per ora, ne sono stati installati 50000), non rappresenta, però, il solo passo del governo peruviano nel mondo delle rinnovabili. Per raggiungere il tetto del 5 % di energia da rinnovabili, è, infatti, necessaria tutta una serie di politiche più capillari, che oltre al solare interessano eolico, impianti a biomassa e mini-idroelettrici.

Il Perù si è prefissato il tetto del 5 % di energia da fonti rinnovabili

(Il Perù si è prefissato il tetto del 5 % di energia da fonti rinnovabili)

Queste politiche hanno previsto, negli ultimi anni, l'introduzione di un sistema di aste biennali, aperte alle aziende operanti nel settore della produzione di energia da fonti rinnovabili. I vincitori si apprestano ora a installare:

  • 80 MW di impianti solari
  • 142 MW di impianti eolici
  • 27 MW di impianti a biomassa
  • 250 MW di impianti mini-idroelettrici.

Per ora, manca all'appello la geotermia, ancora al centro degli studi di valutazione di impatto ambientale, mentre il settore dei biocarburanti può vantare già l'obbligo di miscelare il 7, 8 % di etanolo alla benzina e il 5 % di biodiesel al gasolio.

Tra le fonti di energia rinnovabile, la geotermia è ancora al vaglio degli studi di impatto ambientale

(Tra le fonti di energia rinnovabile, la geotermia è ancora al vaglio degli studi di impatto ambientale)

Per ora, il fotovoltaico resta, dunque, la punta di diamante della politica energetica e rinnovabile del Governo di Lima. Il Programa Nacional de Electrificación Fotovoltaica Domiciliaria, lanciato nel luglio 2013 (quasi un anno fa) dal Ministro  dell'Energia e delle Miniere, ha, infatti, previsto come primo passo l'installazione di 1,601 pannelli solari, sparsi tra le 126 comunità più povere dei distretti di Contai, Chilete, Cupisnique, San Benito, Tantarica e Yonan (sino ad allora totalmente tagliate fuori dalla rete elettrica).

Il primo passo verso l'installazione di più di 12,000 moduli fotovoltaici è, dunque, stato fatto. Ora, sono sufficienti 200 milioni di dollari di investimenti, il sostegno del Governo e delle banche (che hanno già dato il proprio assenso) perché il Perù continui a illuminarsi in maniera sempre più pulita e nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale.

AutoreDott.ssa Morena Deriu


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