L'Italia, grazie ai comuni, diventa una tavolozza green

Negli ultimi anni i comuni italiani hanno dato vita a diverse iniziative che li hanno portati a far esplodere il boom del rinnovabile, coinvolgendo tutte le fonti di energia, dal solare all'eolico, dalle biomasse alla geotermia, all'idroelettrico.
Sia dal rapporto dei Comuni Rinnovabili 2012, si del 2013 si può notare, con grande meraviglia, ma al contempo con ammirazione, che la percentuale di fonti alternative, impiegate dai comuni italiani, per la produzioni dei energia pulita è aumentata. Se nel 2012 il 95% dei Comuni italiani era devota al green, contribuendo con il 26,6% alla produzione di energia pulita per i consumi elettrici, nel 2013 gli impianti raggiungono gli oltre 600.000 e sono presenti nel 98% dei Comuni.

Questo boom, in realtà, è frutto di una crescita costante nel tempo. Gli impianti, infatti, sono aumentati gradatamente, passando dai 3.190 del 2008, a 6.993 del 2010, ai 7.661 del 2011, ai 7.986 del 2012, fino a ricoprire i 47,4 TWh odierni, secondo i dati diffusi da Legambiente con il contributo di GSE e Sorgenia. Inoltre, come asserisce Nando Pasquali, amministratore delegato del GSE, oggigiorno" le energie rinnovabili sono sempre più accessibili al singolo cittadino e non solo ai grandi produttori" e questo, grazie anche a politiche accorte e lungimiranti, generano un trend sempre positivo anche rispetto ad altri paesi.

Tabella energie rinnovabili in vari paesi

(Tabella tratta dal Rapporto dei Comuni Rinnovabili del 2013 di Legambiente, che riassume la rituazione del settore rinnovabili in Italia e in altri paesi europei)

I COMUNI PIÙ RINNOVABILI

Secondo la classifica di Legambiente i comuni che sono risultati più rinnovabili ricoprano tutto il territorio italiano, da nord a sud, contribuendo a fare del nostro Belpaese una tavolozza verde in mezzo al blu del mare.

La Cooperativa E-Werk Prad e il Comune di Prato allo Stelvio (BZ), grazie a 18 impianti rinnovabili, di fonti svariate (dal solare al mini idro, dall'eolico alle biomasse), sono stati in grado di ricoprire tutto il fabbisogno energetico del territorio per ciò che riguarda le 1.600 utenze elettriche, 580 di riscaldamento e 250 per servizi di telecomunicazione.
Il Comune di Piacenza che, grazie al progetto di solarizzazione pubblica, ha istallato impianti fotovoltaici su 154,06 mq di tredici edifici, soprattutto scuole e impianti sportivi, per un totale di 188 kW prodotti di energia pulita.

La Società pubblica Energetica Lucana che è stata in grado i pianificare l'energia da fonti rinnovabili, coinvolgendo i Comuni di Calvello, di Potenza, di Tolve, di Tito, di Oppido, di Sasso di Castalda, di Avigliano, di Anzi, di Laurenzana e di Chiaromonte all'interno del territorio della Basilicata, nell'ambito della campagna europea del Patto dei Sindaci e Piani d'Azione per l'Energia Sostenibile (PAES).

In realtà, oltre a quelli già menzionati, sono tanti i comuni che riescono a produrre il 100% del proprio fabbisogno energetico, per mezzo delle energie alternative e tra questi, ad esempio, i capoluoghi Isernia, Agrigento e Lecce

Esempio comune rinnovabile

(Comune rinnovabile - Photo by Legambiente)

La tabella che segue, tratta dal Rapporto Comuni Rinnovabili redatto da Legambiente, ci mostra come, è in atto un miglioramento sia qualitativo sia quantitativo che coinvolge tutte le tipologie di energie rinnovabili,  garantendo, così, sia l'efficienza, sia la varietà degli impianti: i classici, danno spazio ai nuovi , così il mini-idroelettrico, la geotermia, le biomasse e il biogas rientrano a far parte di questa grande rivoluzione italiana.

Tabella energie rinnovabili in Italia

(Tabella tratta dal rapporto dei Comuni Rinnovabili del 2013 di Legambiente, che riassume la situazione delle energie rinnovabili in Italia dal 2006 al 2013)

LA PAROLA A LEGAMBIENTE

Edoardo Zanchini, vicepresidente e responsabile energia di Legambiente ha dichiarato: "Le fonti rinnovabili stanno ridisegnando lo scenario energetico del nostro Paese, con risultati impensabili solo pochi anni fa in termini di diffusione e produzione a dimostrare come gli impianti sono sempre più affidabili e competitivi. In un periodo di crisi, possiamo dire che almeno da qui arrivano buone notizie con un bilancio energetico italiano che dipende meno dall'estero e diventa più pulito e moderno, avvicinando la produzione alla domanda di energia di famiglie e imprese".

Inoltre, lo stesso Zanchini, valutando l'elevato valore che le energie rinnovabili stanno acquisendo all'interno del nostro paese, ha lanciato un appello al governo affinché tutte le iniziative portate avanti non svaniscano e possano "offrire una prospettiva di sviluppo duratura a un settore che può essere il traino per la crescita economica e la creazione di lavoro. Altro che fermarsi ora per via della crisi,come qualcuno incredibilmente sta chiedendo. Proprio i Comuni rinnovabili, come Prato allo Stelvio, ci insegnano che il futuro è già qui e che l'innovazione non si deve fermare mai. Ma ora occorre spingere con nuove e più incisive politiche la generazione distribuita, gli interventi di efficienza energetica e anche la gestione delle reti. Solo in questa prospettiva è realmente possibile ridurre la spesa energetica delle famiglie e delle imprese in un Paese altrimenti condannato a rimanere in balia dei prezzi delle risorse che importa dall'estero". E poi continua "Per dare continuità a questa straordinaria rivoluzione, occorre tuttavia semplificare le normative d'autorizzazione, dare certezze agli investimenti, avviare serie politiche di efficienza energetica e iniziare gli indispensabili interventi di adeguamento della rete alle nuove caratteristiche della microgenerazione distribuita."

VIDEO - INTERVISTA A MASSIMO MILITA, DIRETTORE MARKETING SORGENIA

AutoreDott.ssa Sara Tomasello


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