L'efficienza energetica potrebbe far risparmiare il 40% nella PA

Il tema dell'efficienza energetica è sempre più importante per un paese come il nostro, dipendente per il proprio fabbisogno da paesi che molto spesso sono in preda a crisi politiche estremamente pericolose. Un tema emerso già nel corso degli eventi mediorientali e maghrebini e poi tornato prepotentemente di attualità con la guerra civile ucraina. Proprio i fatti ucraini, con le conseguenti minacce russe di chiudere o limitare gli approvvigionamenti di gas, hanno spinto la stessa Comunità Europea a prendere atto del problema dell'indipendenza energetica nel varo del recente Pacchetto clima energia 2030, cercando di accelerare su energie rinnovabili e limitazione dei consumi. Una delle strade attraverso le quali si potrebbero ottenere risultati tangibili è proprio quella dell'efficienza energetica degli edifici, come del resto dichiarato di recente dal Ministro dell'Ambiente Galletti, nel corso dello Smart Energy Expo, un evento organizzato presso Veronafiere.

L'efficienza energetica degli edifici è un tema cruciale

(L'efficienza energetica degli edifici è un tema ormai fondamentale)

Il dato riferito da Galletti è in effetti estremamente chiaro: intervenendo in maniera risoluta in questo particolare settore, si potrebbero ottenere risparmi nell'ordine del 40% sui costi sostenuti dalla Pubblica Amministrazione per il proprio fabbisogno di energia, dimezzando o quasi le bollette. Considerato che il nostro paese è nel bel mezzo di una discussione serrata sulla revisione dei conti pubblici, si può facilmente comprendere come il dato fornito da Galletti sia foriero di un percorso il quale dovrebbe presto portare ad interventi decisi. Una prima avvisaglia di questo orientamento è peraltro emersa con la decisione di migliorare il profilo energetico di alcune scuole, in modo da aprire la strada ad una vera e propria strategia organica in grado di consentire risparmi su larga scala i quali potrebbero riflettersi in maniera benefica sulle provate casse pubbliche del nostro paese. Nell'ambito di questa strategia va visto lo stanziamento di 350 milioni di euro da parte del Ministero, deciso nella prima parte dell'estate.

 
Il ministro Galletti ha peraltro posto l'accento sulla necessità di rendere sempre più diffuso il concetto di efficienza energetica, partendo da una serie di percorsi formativi in grado di educare imprese e famiglie ad un consumo responsabile dell'energia. Ai quali dovrebbe naturalmente accompagnarsi un piano industriale in grado di tenere nel giusto conto efficienza energetica, fonti rinnovabili e abbattimento delle emissioni di gas serra, adottando quindi in pieno le coordinate che sono del resto state delineate a livello comunitario. Un piano dal quale potrebbe infine scaturire non solo un ambiente meno inquinato, ma anche un sistema energetico meno sottoposto ai venti di crisi che soffiano nelle aree mondiali determinanti per l'approvvigionamento.

Ottimizzando i consumi degli edifici si può risparmiare molto

(Agendo sull'efficienza energetica degli edifici, si potrebbe risparmiare moltissimo)

Andrebbe peraltro segnalato al proposito che il nostro paese, almeno in questo caso, non parte da zero, se solo si pensa che in una recente classifica stilata da ACEE, una organizzazione statunitense che si occupa proprio di queste tematiche, l'Italia risulta seconda al mondo per efficienza energetica, alle spalle della sola Germania. Il rapporto è stato stilato tenendo conto tra gli altri di parametri quali gli obiettivi nazionali per il risparmio di energia, la legislazione riguardante i veicoli a combustibile, i consumi medi per chilometro del parco veicoli, il fabbisogno energetico per il riscaldamento e il raffrescamento degli edifici, e gli standard di efficienza energetica per gli elettrodomestici. In una scala da 1 a 100, è risultata prima appunto la Germania, con 65 punti, soltanto uno più del nostro paese. In particolare il nostro paese è primo per il settore dei trasporti, mentre la Germania prevale nell'industria.

AutoreDott. Dario Marchetti


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