L' Autorità per l'Energia si rivolge al Governo e formula un documento contro i SEU: bisogna cambiare la legge!

I SEU, ovvero i Sistemi Efficienti di Utenza, sono dei modelli che consentono ai produttori di energia rinnovabile di vendere questa ai clienti, senza però passare dalla rete, dunque privando il costo finale delle aggiunte relative alla trasmissione, al dispacciamento e agli oneri di sistema.
Tuttavia questa situazione appare alquanto scomoda nella visione dell'Autorità per l'Energia, la quale non accetta che all'interno dei SEU sia possibile effettuare delle simili agevolazioni tariffarie, proprio per questo, si rivolge al governo e al Parlamento al fine di favorire un cambiamento nella legge vigente.

Pannelli fotovoltaici sul tetto di un'abitazione

(Pannelli fotovoltaici sul tetto di un'abitazione)

Qualora questa richiesta venisse accettata, il settore delle rinnovabili sarebbe colpito duramente, poiché i SEU rimangono l'ultima spiaggia nel mare magnum della desolazione, derivante dall'assenza degli incentivi. Infatti, i SEU, sebbene attendino una regolamentazione dal 2008, sono riusciti a mantenere in vita gli impianti di rinnovabili, soprattutto il fotovoltaico, che, altrimenti, avrebbero subito un irrimediabile collasso.

VALUTAZIONI E RICHIESTA DELL'AUTORITA PER L'ENERGIA

L'Autorità per l'Energia si rivolge al Governo in un documento, il DCO 183/2013/R/EEL, all'interno del quale, l'ente fa dichiarazioni ben precise e restrittive. Il documento, infatti, comprende tra i SEU tutti quegli impianti di produzione da fonti rinnovabili di proprietà di una singola utenza, senza distinzioni di potenza istallata: dall'energia fornita da Esco ai supermercati all'impianto fotovoltaico di dimensioni ridotte, pari a 3 kW, presente su, oramai, qualsiasi tetto delle case italiane.

All'interno del documento si legge che i SEU «sono sistemi caratterizzati da uno o più impianti alimentati da fonti rinnovabili o in assetto cogenerativo ad alto rendimento, con potenza complessivamente non superiore a 20 MWe, gestiti da un medesimo produttore e connessi per il tramite di un collegamento privato ad un'unica unità di consumo il cui cliente finale può anche essere diverso dal produttore medesimo o, in alternativa, sono sistemi che connettono, per il tramite di un collegamento privato senza obbligo di connessione di terzi, esclusivamente unità di produzione e di consumo di energia elettrica gestite dal medesimo soggetto giuridico che riveste, quindi, il ruolo di produttore e di unico cliente finale all'interno di tale sistema». (Fonte qualenergia.it)

Impianto di energia fotovoltaica collegato con le rete

(Impianto di energia fotovoltaica collegato alla rete)

In sostanza, quindi, l'Autorità per l'Energia pone sotto accusa i RIU (Reti Interne di Utenza), i SEU e tutti quei sistemi che possono essere a loro paragonati, i SESEU, condannando il fatto, non nuovo ma già espresso in materia di autoconsumo, che privando questi modelli da tutti i costi necessari per la distribuzione in rete, si verrebbe ad aggravare il costo finale degli utenti allacciati; esprimendo il concetto con le parole del documento, dunque, i benefici tariffari di cui godono i SEU «comportano un effetto redistributivo, sempre più rilevante nel tempo, dei costi correlati all'utilizzo delle reti e degli oneri generali di sistema con un conseguente aumento del valore unitario per gli utenti che non beneficiano di tali agevolazioni». (Fonte qualenergia.it)

Secondo l'Autorità per l'Energia, attualmente, in Italia, si ha un consumo annuale di 314 TWh di potenza, della quale 29 TWh rimane esente dalle tariffe imposte dalla rete per la trasmissione, per la distribuzione e per tutti gli oneri di sistema, ovvero quella riguardante i SEU, i RIU, i SESEU e lo scambio sul posto. Ad essere esclusi dalla potenza complessiva sono anche i 17 TWh delle componenti tariffarie A e i 4 TWh delle FS, dunque il calcolo porta ad un restante 264 TWh, in totale, ma la cifra potrebbe ancora scendere e ciò comporterebbe l'inevitabile crescita dei soggetti che godono dell'esonero e il parallelo decadimento del numero di soggetti, invece, sottoposti a tariffe e oneri. ( Fonte qualenergia.it)

LA LEGGE

La legge, Dlgs n. 115/08 modificato dal Dlgs n. 56/2010, dal canto suo, dichiara che i SEU, in realtà non stiano attivando un processo illegale, in quanto il loro comportamento è regolamentato: i SEU, infatti, non devono pagare le tariffe che vengono richieste agli utenti della rete, ovvero quelle relative alla trasmissione e alla distribuzione.

L'Autorità per l'Energia, dunque, si scaglia contro questa normativa, proponendo, al Governo di cambiare la legge e semmai di mantenere gli incentivi espliciti che garantiscano, sia la promozione delle rinnovabili, ma dall'altra parte si riuscirebbe anche a muoversi con procedimenti «più selettivi, controllabili ed efficaci», così come si legge nel documento.

AutoreDott.ssa Sara Tomasello


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