Il Parlamento in difesa dell'ambiente: 4 i nuovi reati

Il Parlamento dice sì alla proposta di legge che introduce nel Codice penale una serie di reati ai danni dell'ambiente. Si tratta del risultato di una lotta condotta in primi dal Movimento Cinque Stelle. A commentarlo è il neoministro della Giustizia che nel Governo Letta ricopriva il ruolo di ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando: "L'approvazione del ddl sui reati ambientali è un passaggio importantissimo: se ne parla da 20 anni, ora esiste finalmente un testo che rappresenta un riordino complessivo e organico della materia e delle sanzioni, predisposte secondo un sistema proporzionale e congruo. Questo testo è il frutto del concorso di tutte le parti politiche ed è stato approvato con una maggioranza più ampia di quella che sostiene il governo. Ho due ragioni per esserne soddisfatto: come neo ministro della Giustizia e come ex ministro dell'Ambiente - ha sottolineato Orlando, auspicando ora che - il testo sia rapidamente approvato dal Senato". 

inquinamento industriale

Ecco i quattro nuovi reati.

- Disastro ambientale: chi altera gravemente o irreversibilmente l'ecosistema o compromette la pubblica incolumità rischia dai 5 ai 15 anni.

- Inquinamento ambientale: dai 2 a 6 anni di reclusione e una multa da 10mila e 100mila euro per chi deteriora biodiversita o ecosistema o lo stato del suolo, delle acque o dell'aria.

- Traffico e abbandono di materiale di alta radioattività: da 2 a 6 anni e una multa da 10 a 50mila euro per chi commercia e trasporta materiale radioattivo o chi se ne disfa abusivamente.

- Impedimento al controllo: da 6 mesi a 3 anni per chi nega o ostacola l'accesso o intralcia i controlli ambientali.

AutoreStella Spinelli


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