Il fotovoltaico e le energie rinnovabili sono scelte come energie del futuro dagli Italiani, anche senza incentivi
Secondo la nona edizione del rapporto "Gli Italiani e il Sole" realizzato da IPR e la Fondazione Univerde, non ci sarebbe alcun dubbio: gli italiani preferiscono il solare. Scelto dall'89% della popolazione come l'energia più adatta con cui sostituire quella normale costituita dal carbon-fossile o dalle importazioni, si è classificata al primo posto nella classifica delle favorite: al secondo e al terzo si pongono l'eolica e l'idroelettrica con il 54 e il 35% delle preferenze.
LA PERCENTUALE DI "POPOLARITA'" DELLE ENERGIE RINNOVABILI NEL NOSTRO PAESE
PERCENTUALE |
|
---|---|
ENERGIA SOLARE | 85% |
ENERGIA EOLICA | 54% |
ENERGIA IDROELETTRICA | 35% |
ENERGIA GEOTERMICA | 25% |
BIOMASSE | 16% |
Perchè proprio l'energia solare?
Considerata compatibile e sicura per l'ambiente dal 90% della popolazione, l'energia solare si è sempre posta in rilievo rispetto alle altre energie rinnovabili per due motivi principali: l'aumento della popolazione moderna che comporterebbe un'aumento dell'energia elettrica e quindi un aumento delle importazioni e del costo dell'energia e gli stessi vincoli di approvigionamento riguardo la stessa produzione.
Problemi risolvibili prevalentemente dal solare che eviterebbe l'aumento delle importazioni e quindi del costo dell'energia in casa nostra.
Per di più, il solare e i pannelli garantirebbero energia pulita a costo zero, senza deturpare in maniera eccessiva il nostro territorio.
I pro e i contro
Le problematiche per l'installazione dei pannelli e l'estrema burocrazia che aleggia su queste strutture condizionano il 68% degli intervistati che li considerano i primi ostacoli verso il passaggio al solare; ma nonostante ciò, la voglia di rinnovabile è sempre più in aumento: l'80% della popolazione, infatti, ha cominciato a prendere il considerazione l'idea di utilizzare i pannelli per la propria abitazione o di installarli sull'edificio condominiale e finalmente, dopo anni, è diminuita la credenza del solare troppo costoso o complesso per l'impiego nelle abitazioni private.
Gli incentivi non sono mai troppi
Tutto è iniziato dagli incentivi governativi: coloro che erano convinti di trasformare la casa o un edificio di proprietà in un impianto di energia solare, potevano ricevere dal Governo degli incentivi in modo tale da non gravare sulla spesa familiare e poter comunque installarli con tutti i vantaggi che ne conseguono.
Ora nel 2013 ci si comincia a chiedere se gli incentivi siano ancora importanti o se si possano sostituire da semplificazioni burocratiche o dalla libertà di auto-produrre energia utilizzando la rete elettrica.
Dall'indagine fatta, si evidenzia l'inconvertibile voglia degli italiani di cambiare e il 53% sono convinti che sceglierebbero il solare anche senza incentivi, non solo perché credono sia un ottimo modo per risparmiare e salvaguardare l'ambiente, nonostante i prezzi esosi delle strutture, ma anche perchè si pensa ad una privatizzazione di queste energie: il 48% della popolazione pensa che sia necessario che le energie rinnovabili comincino a camminare da sole con le proprie gambe senza più il supporto statale.
L'incognita novità: le Smart Grids
Nel rapporto sono trattate anche le Smart Grids, l'incognita novità di cui solamente il 6% della popolazione ne sarebbe a conoscenza e ne saprebbe indicare le funzioni.
La domanda sorge spontanea quindi: cosa sono le Smart Grids e a che cosa servono?
Conosciute anche come reti intelligenti, questi strumenti sono vere e proprie "reti" di informazione che affiancano quelle di distribuzione elettrica in maniera intelligente per la distribuzione di energia elettrica, evitando così sia sprechi energetici e sia cadute di tensione elettriche, uniformando così le reti a bassa e media tensione.
Petrolio e Carbone
Si denota in maniera definitiva ormai il no diffuso alle energie non rinnovabili.
Il petrolio e il carbone sono considerati dannosi dall'80% della popolazione e, rispetto al passato, il 42% li considerano ben più inquinanti di quel che si aspettava.
Dal rapporto si alza un richiamo forte e deciso: più del 50% della popolazione è d'accordo di chiudere entro il 2020 tutte le centrali a carbone e olio combustibile partendo dalle più vecchie e di dare spazio alle rinnovabili che costituiranno sicuramente un futuro migliore e più rispettoso nei confronti dell'ambiente.