I condomini ecologici. Sempre più famiglie scelgono il cohousing

Negli ultimi anni si sta diffondendo la necessità di uno stile di vita più ecologico e meno consumistico. Un modo molto semplice per unire il rispetto per l'ambiente e un aiuto al portafogli è l'esperienza di vita in cohousing.

logo cohousing

Cos'è il cohousing?

Il cohousing consiste in un progetto di vita comunitaria tra un gruppo di famiglie. La caratteristica fondamentale è la condivisione di alcuni beni di consumo e di spazi comuni.

A differenza degli ecovillaggi, il cohousing non prevede la fondazione di realtà esterne a quella dei comuni esistenti e si sviluppa solitamente nelle aree urbane. Le singole persone che decidono di intraprendere un progetto di cohousing scelgono con chi andare a vivere, in che modo vivere e cosa condividere. La realizzazione partecipata riguarda sia il progetto edilizio vero e proprio, pensato per una facilitazione degli scambi sociali, sia le regole da adottare.
Solitamente questi condomini di nuova generazione hanno una lavanderia comune, una sala di intrattenimento, possono avere piscina, orti, giardino e spazio per i bambini; ma si può anche decidere di condividere delle automobili e degli elettrodomestici. A volte il gruppo promotore si accorda anche per dei servizi comuni, come il car sharing o la turnazione per il pagamento di bollette e ritiro della posta.

Caratteristiche principali del cohousing

La maggior parte delle comunità è costituita dalle venti alle quaranta unità abitative, dove vivono famiglie o single. I residenti si occupano personalmente della gestione e della manutenzione degli spazi. Non ci sono principi ideologici alla base dell'unione, ma soltanto la voglia di adottare uno stile di vita più ecologico.
Gli spazi e i sistemi utilizzati sono dunque pensati per dare una mano all'ambiente. Caratteristiche frequenti delle abitazioni sono:

  • la climatizzazione degli ambienti con un sistema di pompe di calore geotermiche che scambia energia con il terreno

  • presenza di impianti fotovoltaici condominiali per la produzione di energia elettrica

  • materiali e tecniche di costruzione che permettono l'isolamento termico e acustico nettamente al di sotto delle soglie massime stabiliti dalle norme vigenti

  • la possibilità di costituire un Gas (Gruppo di acquisto solidale) per

  • l'acquisto degli alimentari biologici e privilegiando la filiera cortapresenza di spazi verdi

Chiaramente a beneficiarne non sarà solo l'ambiente; i cohouser hanno dalla comunità un ritorno economico notevole.

esempio di comunità cohousing
(Esempio di comunità cohousing)

Come è nato il cohousing

L'idea fu partorita nel 1964 dall'architetto danese Jan Gundman Hoyer che, insieme ad un gruppo di amici, pensò ai vantaggi di una comunità eco-sostenibile. Inizialmente il progetto non ebbe successo e il gruppo non riuscì a costruire neanche un'abitazione sul sito prescelto. Gundman-Hoyer cercò allora di diffondere la sua idea veicolandola attraverso un grande quotidiano nazionale. Dopo la pubblicazione dell'articolo "The Missing Link between Utopia and the Dated One-Family-house" più di cento famiglie si mostrarono interessate al progetto.
Le prime comunità, Saettedammen e Skraplanet, furono fondate vicino Copenhagen e Hillerod alla fine del 1973.
Dopo lo scetticismo iniziale, anche il Governo mostrò entusiasmo verso questa nuova concezione della vita comunitaria e iniziò a supportare le iniziative. Le banche si mostravano particolarmente interessate ai progetti perché gli appartamenti venivano venduti molto prima della chiusura dei cantieri.
Oggi in Danimarca il cohousing è una realtà consolidata; in seguito il cohousing si è diffuso anche in Olanda, Svezia, Inghilterra e in Canada, Giappone, Australia e negli Stati Uniti.

Esperienza del cohousing in Italia

In Italia il primo cohousing risale a due anni fa: l'Urban Village Bovisa si trova a mezzo chilometro dal Politecnico di Milano. Nelle case, principalmente loft e mansarde, risiedono trentadue famiglie. La comunità è dotata anche di garage e un giardino con piscina e solarium.
Oggi ci sono molte esperienze di cohousing (molte delle quali a Milano) e moltissime sono in fase di avviamento. Per entrare a far parte o proporre dei nuovi progetti basta contattare le organizzazioni che se ne occupano.
Non ci sono solo progetti che prevedono l'acquisto della casa: Cosycoh (a Milano) è stato il primo progetto in Italia di cohousing in affitto. Gli otto appartamenti sono stati presi in affitto da famiglie o da singoli che condividono la casa.
Il successo del modello può far prevedere una grande crescita in questa direzione, magari fino al raggiungimento del "collegamento mancante tra l'utopia e una grande"...non più "casa", ma città-famiglia.

AutoreClaudia Morelli


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