Google Loon, palloni aerostatici ad energia solare che portano web

Nonostante l'evolversi della tecnologia, due terzi della popolazione mondiale vive ancora in regioni prive di connessione internet. La squadra di Google, impegnata a risolvere tali disagi a livello internazionale, ha lanciato il progetto Loon per portare connettività laddove non c'è. Il rivoluzionario piano è semplice sulla carta: una flotta di palloni, trasportati dal vento nella stratosfera ed alimentati ad energia solare, consentirà ai cittadini l'accesso alla rete internet in aree più remote dove per motivi di carattere economico ed ambientale la connessione è ancora assente.

Il progetto Loon, che in inglese significa "matto", vedrà costruire dunque un vero e proprio anello di palloni attorno al globo: alcuni di essi hanno già volato oltre 3 milioni di km totali. Al fianco di Google in questa missione, che avrà inizio nel 2015, c'è il Cnes, l'agenzia spaziale francese, che fornirà la sua esperienza tecnica all'iniziativa che punta a utilizzare una flotta di palloni stratosferici per fornire un accesso a internet delle zone del pianeta che non sono connesse con i mezzi classici.

PALLONI STRATOSFERICI PER CONNESSIONE INTERNET

(Oggi l'accesso ad internet è possibile tramite palloni aerostatici)

"Migliaia di palloni permetteranno di connettere a internet le zone bianche del globo, è questo l'ambizioso obiettivo del progetto Loon di Google" sintetizza il Cnes in una nota diffusa a Parigi. Secondo l'agenzia spaziale francese, i palloni "viaggerebbero tra i 18 e i 20 chilometri di altezza, più alti degli aerei di linea, al riparo dai capricci del meteo, e saranno alimentati ad energia solare". Mike Cassidy di Google e vicepresidente responsabile del Progetto Loon ha affermato: "La connettività Internet può migliorare la vita, ma più di 4 miliardi di persone ancora non hanno accesso. Oggi esiste un'unica soluzione in grado di risolvere un grosso  problema così complesso Ecco perché noi stiamo lavorando con esperti di tutto il mondo, come il Cnes, per investire in nuove tecnologie come progetto Loon che possono utilizzare i venti e fornire internet in luoghi rurali e appartati".

Come riportato su Wired.com, Google sta lavorando per migliorare le prestazioni dei suoi palloncini: invece del Wi-Fi ha optato per una connettività LTE, che consente più connessioni contemporaneamente e una velocità fino a 22 mbps da un'antenna sul terreno e 5 mbps da un telefono. Inoltre i palloni areostatici riescono a volare per più di 70 giorni, anche se l'obiettivo è di arrivare a 100.

Il presidente del Cnes, Jean Yves Le Gall, ha aggiunto: "Questo progetto arriva proprio al momento giusto mentre cerchiamo modi per portare internet in aree svantaggiate. Si tratta di un'esperienza unica per Cnes che lavorerà al fianco di Google. Collaborazioni come questa servono ad abbattere le barriere e a generare nuovi progetti interdisciplinari. Siamo orgogliosi di fornire la nostra competenza beneficiando in cambio dell'assistenza di una grande azienda globale".

Il progetto Loon ha avuto inizio nel 2013 in Nuova Zelanda quando furono lanciati ben trenta palloni aerostatici in aria: i risultati del test, eseguito poi in seguito anche in California e nel Nord- Est del Brasile, servono a migliorare la tecnologia, in vista delle ultime modifiche del progetto. Google intende, infatti, rivolgersi ad una platea sempre più ampia in modo da poter stabilire un anello di connettività ininterrotta alle latitudini dell'emisfero meridionale in modo che tutte queste regioni possano ricevere un servizio continuo di internet mediante tali mongolfiere.

AutoreDott.ssa Tiziana Casciaro


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