Good Energy Award, il premio per chi investe nell'ecosostenibile

Siete costruttori che hanno sposato la cultura del risparmio energetico o fate parte di un'organizzazione no-profit o di un'impresa che lavora su progetti innovativi in nome della salvaguardia dell'ambiente? Allora il Good Energy Award è il premio che fa per voi. Si tratta di un rinomato riconoscimento all'innovazione energetica e all'utilizzo responsabile, efficiente e sostenibile dell'energia, nato cinque anni fa da un'idea di Bernoni Grant Thornton, storica società di consulenza tributaria e societaria milanese che da allora lo promuove e lo ha fatto crescere.

Si tratta del primo premio italiano dedicato a produttori e costruttori di impianti per il settore delle energie rinnovabili, a quelle "imprese virtuose che hanno saputo applicare politiche di efficienza energetica" e che stanno traghettando l'Italia verso un futuro energetico sostenibile. Candidarsi è facile, libero e gratuito e lo si può fare fino fino al prossimo 14 aprile.

Il logo ufficiale del premio

(Logo ufficiale del Good Energy Award. Fonte: Bernoni Grant Thornton

Chi può partecipare.

Imprese private, pubbliche e Onlus che abbiano come condizione "sine qua non" l'essere operativi in Italia. Sono invece esclusi i soggetti che abbiano in atto procedure concorsuali, azioni esecutive o che negli ultimi dodici mesi siano nel bel mezzo di un piano di risanamento. Fuori anche gli enti pubblici soggetti a commissariamento e i vincitori delle precedenti edizioni. 

Come candidarsi.

Innanzitutto occorre individuare la categoria d'appartenenza fra le sei in gara: Industria, Terziario, Real Estate, Pubblica Amministrazione e No profit, Agroalimentare, "Giovani speranze" e Start-up. Quindi è necessario compilare il modulo di adesione scaricabile dal sito apposito. Ogni scheda con relativo materiale richiesto a supporto dell'iscrizione dovrà essere inviata a o via mail o a mezzo posta.

Chi giudica.

Il Comitato Organizzatore, coordinato appunto da Bernoni Grant Thorton, ha scelto i giurati fra una rosa di nomi appartenenti al mondo economico-finanziario, imprenditoriale e istituzionale. Il presidente è Maurizio Fauri, professore dell'Università di Trento.

I vincitori.

Saranno premiati i primi di ognuna delle sei categorie e, novità di quest'anno, sarà scelto anche un vincitore assoluto. Determinanti saranno le considerazioni sulle tecnologie impiegate, le risorse coinvolte, i parametri economici, le conseguenze sull'ambiente e i vantaggi per la collettività.
La cerimonia di premiazione si terrà a giugno nella sede milanese di Bosch, uno dei partener che patrocinano l'iniziativa.

Immagine simbolica di un mondo a energia rinnovabile

Il Good Energy Award è un riconoscimento che si inserisce in un momento storico in cui le fonti energetiche rinnovabili, in particolare il solare termico, il fotovoltaico e l'eolico, stanno vivendo un vero e proprio boom, sia a livello mondiale, che nazionale. Secondo i dati diffusi da Legambiente e relativi al 2012 (quelli che riguardano il 2013 sono in fase di elaborazione) l'Italia conta oltre 600mila impianti da fonti alternative. Nel suo rapporto annuale ‘Comuni rinnovabili 2013', infatti, si precisa: "Di grande e piccola taglia, termici ed elettrici, tali impianti sono ormai diffusi nel 98 percento dei Comuni italiani, dalle aree interne ai grandi centri. Compongono un articolato sistema di generazione sempre più distribuita che nel 2012 ha garantito il 28,2 percento dei consumi elettrici e il 13 di quelli complessivi del nostro Paese".

Relazione positiva confermata anche da GreenPeace, che studiando i dati del primo semestre del 2013 ha stabilito come "in un anno (confrontando giugno 2012 con giugno 2013) la quota delle fonti rinnovabili sulla produzione netta sia passata dal 38,2 per cento al 50,2 per cento coprendo il 44,3 percento della domanda. E se fotovoltaico, eolico e idroelettrico fanno registrare livelli record di produzione, la produzione termoelettrica crolla (-22,8 per cento), con impianti a gas e anche a carbone in netto calo".

Sono tante dunque le realtà italiane improntate alla Good Energy e tutte rappresentano il candidato ideale al premio dello studio Bernoni Grant Thornton. La gara si preannuncia molto dura. Che vinca il migliore.

AutoreStella Spinelli


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