Fotovoltaico, rapporto GSE 2012: Italia seconda dopo la Germania

Il rapporto tra l'Italia e il sole che la irraggia è sempre stato strettissimo, esso è sempre stato per il nostro Paese una risorsa fondamentale. Adesso, però, è confermato che il sole è diventato una risorsa primaria anche nella produzione di energia elettrica. Così, per lo meno, ci comunicano i dati statistici di GSE (Gestore dei Servizi Energetici), cioè il soggetto attuatore dei meccanismi di sostegno delle energie rinnovabili e responsabile del Sistema Italiano di Monitoraggio delle Fonti Rinnovabili.

Secondo il consueto rapporto statistico, pubblicato lo scorso 8 maggio (consultabile per esteso qui), l'Italia si conferma al secondo posto, dietro alla Germania, tra le potenze mondiali che più hanno investito nel campo dell'energia fotovoltaica. Alla fine del 2012 l'Italia può contare 478.331 impianti fotovoltaici funzionanti per 16.420 MW installati e 18.862 GWh prodotti.

Esempio di pannelli fotovoltaici


La penetrazione capillare dello sviluppo di questa fonte di energia è perfettamente esemplificata dalla cifra secondo cui almeno un impianto è presente nel 97% dei comuni italiani, a fronte dell'11% del 2006. Nonostante ciò, però, la diffusione degli impianti fotovoltaici non si distribuisce in maniera omogenea in tutta l'Italia. Sebbene, infatti, l'irraggiamento solare sia, come è possibile prevedere, più intenso al Sud che al Nord, è qui che si concentra il maggior numero di impianti. E', infatti, in Lombardia e Veneto che troviamo la percentuale più alta di impianti in rapporto al totale nazionale, rispettivamente il 14,3% e il 13,6%. In totale al Nord si registra il 54% degli impianti totali, al Sud il 29% e al Centro il restante 17%. Tra le province più virtuose, invece, abbiamo Treviso con il 3,6% seguita da Brescia (3,3%) e Roma (3,2%) (vedi tabella qui giù).

 

DISTRIBUZIONE NUMERO IMPIANTI FINE 2012

ABRUZZO 2,5%
BASILICATA 1,2%
CALABRIA 3,0%
CAMPANIA 3,5%
EMILIA-ROMAGNA 9,4%
FRIULI-VENEZIA GIULIA 4,7%
LAZIO 5,6%
LIGURIA 0,9%
LOMBARDIA 14,3%
MARCHE 3,6%
MOLISE 0,5%
PIEMONTE 7,1%
PUGLIA 7,0%
SARDEGNA 4,7%
SICILIA 6,7%
TOSCANA 5,2%
TRENTINO-ALTO ADIGE 3,8%
UMBRIA 2,4%
VALLE D'AOSTA 0,3%
VENETO 13,6%

Altri dati che permettono un'analisi interessante del fenomeno e della diffusione del fotovoltaico sono quelli che differenziano la potenza degli impianti per tipologia del sito, per categoria di Soggetti Responsabili e per settore di attività.

I primi dati, infatti, ci restituiscono un Paese in cui a prevalere è la tecnologia dei pannelli policristallini su quelli monocristallino e quelli a film sottile (media nazionale: 72% contro il 21% degli impianti a silicio monocristallino e il 7% del film sottile o altra tipologia), con qualche rara eccezione come, ad esempio, il Trentino Alto Adige e la Valle d'Aosta, in cui la tecnologia monocristallino arriva circa al 40%, o la Sicilia dove le nuove tecnologie a film sottile raggiungono il 13% della potenza installata (per un approfondimento delle tipologie di impianti fotovoltaici è possibile consultare quest'articolo).

I dati riguardanti la diffusione per Soggetti Responsabili e per settore di attività permettono di guardare al fenomeno di diffusione del fotovoltaico da un'ulteriore prospettiva. Premettendo che per Soggetto Responsabile si intende la persona fisica o giuridica responsabile dell'esercizio e della manutenzione dell'impianto, ci si rende conto che la stragrande maggioranza degli impianti è affidata a Società (86,3%). Della restante parte sono invece titolari persone fisiche per il 9,9% e altri per il 3,8% (a loro volta così suddivisi: 3,4% enti pubblici, 0,2% enti non commerciali, 0,1% scuole e strutture sanitarie, 0,1% condomini).

Anche per quanto riguarda le percentuali di potenza analizzate per settore di attività emerge un trend piuttosto univoco, secondo cui il 60% della potenza nazionale è utilizzata nel settore industriale, mentre il restante 40% è suddiviso, abbastanza equamente, tra il 15% di un uso agricolo, il 14% di uso nel terziario e l'11% per uso domestico. Discostamenti significativi dalla media nazionale si hanno nel caso della Puglia in cui l'utilizzo industriale raggiunge addirittura l'81%, in Basilicata in cui utilizzo nell'agricoltura e nell'industria arrivano quasi ad equivalersi (rispettivamente il 35% e il 45%) e la Valle d'Aosta in cui sono l'uso nel terziario e l'uso domestico (33% e 31%) a prevalere.

Concludendo, questi dati, insieme ai numerosi altri contenuti nel rapporto statistico del GSE, ci permettono di accedere agli ottimi risultati raggiunti dall'Italia nello sviluppo dell'energia fotovoltaica e di comprendere in che direzione questo sviluppo può andare per quanto riguarda, invece, le potenzialità ancora inespresse.

AutoreAndrea Nicita


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