Fotovoltaico e solare termico: quali sono le differenze?
Quando si parla di energia solare, solitamente si è portati a pensare alla tecnologia fotovoltaica, che tuttavia non è l'unica a poter essere installata per lo sfruttamento del sole come fonte rinnovabile. Entrambe possono risultare una soluzione ottimale per la produzione energetica sufficiente al fabbisogno domestico: conoscere le reciproche caratteristiche e le differenze è il primo passo per poter compiere una scelta oculata e in grado di rispondere alle proprie esigenze nel modo migliore.
Fotovoltaico e solare termico: come funzionano
L'impianto fotovoltaico è in grado di convertire in modo diretto l'energia del sole in energia elettrica, grazie alle celle fotovoltaiche che compongono i diversi moduli dell'impianto. L'efficienza dipende da moltissimi fattori, anche ambientali, nonché dalle prestazioni delle singole celle. Esse sfruttano il calore del sole per generare una tensione continua, la quale viene convertita in energia subito disponibile per l'alimentazione degli impianti domestici. L'energia elettrica prodotta può anche essere immagazzinata ed utilizzata durante la notte o nelle giornate a bassa produzione.
Anche il solare termico sfrutta il calore, sebbene attraverso una modalità diversa: questa tecnologia permette di avere a disposizione acqua calda, tramite la presenza di un collettore solare. Esso contiene un fluido in grado di catturare l'energia del sole per trasformarla in energia termica. La presenza di più collettori permette la produzione di maggiori quantitativi di acqua calda, che viene accumulata per rispondere in modo costante al fabbisogno energetico di chi sfrutta l'impianto.
La principale differenza tra i due tipi di impianto, dunque, risiede nella possibilità di produrre rispettivamente energia elettrica e acqua calda per l'impianto sanitario. Tuttavia, ulteriori particolarità delle due diverse tecnologie possono far propendere per una piuttosto che per l'altra.
(Impianto solare termico)
Fotovoltaico e solare termico: le differenze
Una delle principali differenze che rende il solare termico competitivo con il fotovoltaico, nonostante la funzionalità limitata al riscaldamento idrico, è la maggiore efficienza, che permette di ottenere migliori prestazioni a parità di dimensioni dell'impianto. Infatti, l'efficienza dei pannelli solari termici è circa dell'80%, dunque con una dispersione limitata al 20%. Al contrario, i pannelli fotovoltaici attualmente non superano il 30% di efficienza, nonostante la continua ricerca condotta per riuscire a superare tale limite.
Con una limitata superficie a disposizione, di conseguenza, si potrebbe avere difficoltà a produrre una quantità di energia sufficiente a coprire il fabbisogno energetico domestico, mentre si potrebbe comunque rispondere appieno alle esigenze del riscaldamento idrico di casa. Se l'impianto di riscaldamento funziona a bassi consumi, tuttavia, come nel caso del riscaldamento a parete o a pavimento, è possibile sfruttare con successo l'impianto solare termico anche per alimentare tale impianto.
In generale, a parità di potenza installata, un impianto solare termico presenta costi minori e richiede un intervento meno invasivo rispetto ad un impianto fotovoltaico, il quale offre invece una maggiore durata media. Se il primo, solitamente, ha un'aspettativa di vita pari a vent'anni, il fotovoltaico arriva invece ai 30 - 35 anni (pur mettendo in conto la progressiva perdita di efficienza).
Fotovoltaico e solare termico: gli incentivi
Nella scelta del tipo di impianto da installare in casa, si tiene necessariamente conto anche dei costi e dei tempi di ammortamento dell'investimento sostenuto. Ad oggi, sia gli impianti fotovoltaici, sia gli impianti solari termici sono soggetti ad alcuni tipi di detrazioni, che però differiscono leggermente. Con il più recente Ecobonus, l'installazione di un impianto solare termico rientra nella categoria degli interventi per la riqualificazione energetica degli edifici e permette dunque di accedere ad una detrazione Irpef pari al 65% della spesa sostenuta. Questo vale per gli impianti installati entro il 30 giugno 2015, mentre dal 1 luglio 2015 e fino al 30 giugno 2016 la detrazione scenderà al 50%. Nel caso dell'installazione di un impianto termodinamico, ovvero in grado di produrre sia energia elettrica sia acqua calda, l'agevolazione interesserà soltanto la parte di spesa relativa alla produzione di acqua calda, con un tetto massimo di 60mila euro.
Per quanto riguarda il fotovoltaico, invece, occorre fare riferimento alla normativa che disciplina le ristrutturazioni edilizie. A differenza del solare termico, dunque, le detrazioni Irpef possono coprire soltanto il 50% della spesa sostenuta, tramite un sistema di rimborso rateale spalmato su dieci anni. I tempi per usufruire di tale agevolazione, però, sono brevi: nel 2015 la detrazione scenderà al 40%, per poi attestarsi al 36% nel 2016, con un limite di spesa fissato a 48mila euro.