Forse non tutti sanno che il letame prodotto dai bovini da latte rappresenta un'importante risorsa ai fini della produzione di energia rinnovabile.

Il concime viene raccolto e riscaldato per la creazione di un sottoprodotto naturale di gas metano e il biogas così ottenuto, diventa il combustibile utilizzato per l'alimentazione di generatori e la creazione di energia elettrica.

Molte aziende agricole in tutto il mondo, dagli USA all'Inghilterra, dall'Italia alla Cina, hanno assimilato la pratica di convertire il letame bovino in biogas rinnovabile in grado di alimentare energicamente i propri stabilimenti e fattorie oltre che gestire il proprio volume di rifiuti di origine animale.

Ciò è possibile grazie a un processo definito di digestione anaerobica.

Vediamo di cosa si tratta.

Energia rinnovabile dal letame: il processo di digestione anaerobica

La tecnologia di digestione anaerobica rappresenta un potente strumento per la gestione agricola biologica dei rifiuti biologici degli animali.

Si tratta della decomposizione batterica organica che avviene in assenza di ossigeno. Esistono batteri anaerobici naturali sul fondo di stagni, paludi e in altri luoghi umidi e senz'aria così come nei tratti digestivi di termiti e grandi animali.

Questi batteri sono tra le più antiche forme di vita sulla terra. Migliaia di anni fa, la decomposizione anaerobica di materiale organico diede vita al gas naturale, attualmente utilizzare per cucinare e riscaldarsi.

Lo stesso processo può essere ripetuto oggi con un digestore meccanico che ricrea le condizioni naturali ideali per la decomposizione. Creare un clima anaerobico fiorente, tuttavia, richiede il mantenimento di una temperatura costante, prevalentemente alta, e di una qualità della materia organica all'interno di un contenitore sigillato e privo d'aria.

La digestione anaerobica è un processo chimicamente complesso e tecnicamente impegnativo: il letame viene raccolto in grandi vasche o piscine di stoccaggio. Uno scambiatore di calore trasferisce il calore da un motore a un generatore. Il metano viene quindi intrappolato e trasformato in biogas che viene bruciato per generare elettricità o ulteriormente perfezionato per produrre biometano, un carburante paragonabile al gas naturale.  Un separatore di solidi recupera invece le sostanze solide dal processo di digestione del letame.

La materia solida rimasta, può diventare un ottimo fertilizzante facilmente applicabile alle sostanze nutrienti vegetali disponibili, con bassi livelli di agenti patogeni.

Schema digestione letame

(Schema del processo di digestione anaerobica del letame)

I benefici di questo processo 

Il processo digestivo del letame presenta molti benefici ambientali: riduce il problema dei rifiuti animali connessi con lo smaltimento del letame nelle aziende agricole, riduce l'odore stesso del letame mentre semi di piante infestanti e patogene vengono uccisi durante il processo di digestione, riducendo così la necessità di utilizzo di erbicidi e pesticidi.

Un digestore anaerobico riduce gli effetti dannosi del metano, che è 21 volte più potente del biossido di carbonio nel causare il riscaldamento globale.

Convertire il letame in energia rinnovabile impedisce al metano di raggiungere l'atmosfera, condizione importante poichè negli allevamenti da latte esso rappresenta la maggior parte delle emissioni di gas serra provenienti dall'agricoltura.

I biogas risultanti possono essere usati per creare energia elettrica, carburante per veicoli e gas naturale che può essere può essere immesso nelle reti esistenti ai fini della produzione di riscaldamento.

Non solo però biogas ma anche preziosi sottoprodotti: la maggior parte dell'azoto organico presente nel letame infatti, viene convertito in ammoniaca che può essere utilizzata come fertilizzante per le piante così come l'avanzo di solidi.

(Fonte: mrec.org)