Efficienza energetica comportamentale: un risparmio potenziale di 250 milioni di euro

Il risparmio energetico passa attraverso una corretta informazione fornita dalle utilities ai propri clienti sull'utilizzo quotidiano dell'energia. Ad affermarlo è il rapporto "Sbloccare il potenziale di efficienza energetica comportamentale in Europa", realizzato da Opower sulla base dei dati raccolti in 26 europei, secondo cui le famiglie europee sprecano 2,4 miliardi di euro l'anno, consumando un eccesso di energia pari a 12 TWh. L'impatto ambientale derivante da tale spreco corrisponde a 3,3 milioni di tonnellate di CO2 emesse nell'atmosfera.

Tra i vari paesi europei, sostiene lo studio, quello che guadagnerebbe in misura maggiore con un programma mirato di efficienza energetica è la Germania, che, in virtù della popolazione numerosa e degli alti costi dell'energia, potrebbe risparmiare 521 milioni di euro l'anno, corrispondenti a 2,2 TWh. Segue il Regno Unito, con un risparmio potenziale di 2,1 TWh di energia elettrica e gas ogni anno, mentre al terzo posto si posiziona la Francia, che potrebbe beneficiare di un risparmio pari a 1,9 TWh di energia. "L'efficienza energetica comportamentale" - ha dichiarato Simon Hill, Vice President for Regulatory Affairs Opower EMEA, intervenuto al VII Forum "QualEnergia?" di Roma - "rimane in gran parte non sfruttata in molti paesi europei. I programmi comportamentali rappresentano una reale opportunità per avvicinarsi agli obiettivi di efficienza energetica stabiliti dall'Unione Europea, riducendo le emissioni di gas serra in modo economicamente sostenibile e rendendo l'energia più conveniente per i consumatori".

L'adozione di misure di efficienza energetica comportamentale produrrebbe un risparmio di oltre 250 milioni di euro per i cittadini italiani

(L'adozione di misure di efficienza energetica comportamentale produrrebbe un risparmio di oltre 250 milioni di euro per i cittadini italiani)

Nella graduatoria sul potenziale di risparmio dei paesi europei stilata da Opower, l'Italia si posiziona al quarto posto. L'adozione di misure di efficienza energetica comportamentale potrebbe infatti produrre per i cittadini italiani un risparmio economico che supera i 250 milioni di euro, con una diminuzione dei consumi di circa 1,3 TWh e una riduzione di 400.000 tonnellate di CO2 emesse nell'ambiente. "L'Italia e questi altri paesi" - ha spiegato ancora Hill - "hanno un grande potenziale di risparmio energetico che può portare sia alle aziende sia ai consumatori grandi vantaggi economici e ambientali, semplicemente puntando sul ruolo che i singoli consumatori e le imprese possono svolgere attraverso il cambiamento comportamentale e la divulgazione di corrette informazioni".

I programmi di efficienza energetica comportamentale, sottolinea il rapporto di Opower, sono sostenibili e già disponibili nei vari paesi europei, e rappresentano uno dei principali contributi per raggiungere gli obiettivi fissati dall'UE di una riduzione del 20% del consumo di energia entro il 2020. A questo proposito, gli autori dello studio suggeriscono alle autorità di regolamentazione e alle aziende energetiche dei vari paesi di includere gli interventi comportamentali in tutti i progetti di efficienza energetica e negli studi del potenziale di risorse.   

AutoreDott. Andrea D'Ammando


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